Dato che si è molto discusso su come si lavora qui in Italia e delle specificità del paese e degli obblighi europei, ecc, sono andato a guardare il paese mediterraneo che più ci somiglia da tutti i punti di vista, anche orografico, cioè la Spagna.
A parte il fatto che da loro passeranno praticamente tutti insieme tra 118 giorni (hanno il conto alla rovescia sul sito del ministero), da loro hanno agito così:
1) nell'aprile 2009 ci sono state le riunioni tecniche tra amministrazioni pubbliche, associazioni di fabbricanti di apparecchi elettronici, operatori televisivi, sviluppatori di applicazioni, fabbricanti di equipaggiamento di ricezione, operatori di rete, fornitori d'accesso;
2) il 18 giugno 2009, megariunione presso il ministero competente per definire
una volta per tutte le specifiche tecniche di tutti gli apparecchi di ricezione e decodifica vendibili sul territorio spagnolo.
(
Fonte)
Poche complicazioni, una pianificazione che si possa chiamare tale.
Credo che a Madrid la televisione nazionale non dovrà suggerire ai propri utenti di utilizzare "Germania" come zona di ricezione durante l'installazione, vista la precisione con con cui si è stabilito tutto
quasi un anno prima dello switch off...
Da noi la canalizzazione europea VHF è stata scelta
ufficialmente a luglio, se non sbaglio, quando già la Sardegna era passata e le altre l'avrebbero seguita a partire da settembre.
Se comincio a invidiare l'organizzazione degli spagnoli (che non sono mai stati precisi come i tedeschi, tanto per dire), siamo messi propri male.
P.S. notare sulla prima pagina del sito del
MINISTERIO DE INDUSTRIA, TURISMO Y COMERCIO la sezione "Otras formas de acceso a la TV Digital", con la corretta informazione sulle alternative digitali.