stefio ha scritto:
C'è da dire una cosa che nessuno può detenere diritti per una piattaforma su cui non opera . Ora se è vero ciò sky ha i diritti Pay anche per il DTT , ma non avendo una Pay Tv attiva su tale piattaforma li deve cedere , magari attraverso un'asta competitiva tra i vari protagonisti del Dtt Pay ed a quel punto potrebbero presentarsi oltre a Mediaset anche altri in particolare Dahlia che, non dimentichiamoci, non è un piccolo gruppo ma uno dei giganti europei nel settore Pay .
No, questo non è vero. O meglio, in base agli obblighi gravanti su SKY, è vero per diritti in esclusiva su altre piattaforme che essa non può proprio detenere (ma i diritti di non esclusiva li può detenere e dai "paletti" non risulta che sia obbligata a cederli).
Il livello europeo non c'entra. Ci si deve riferire solo e soltanto la mercato della pay-tv italiana (indipendentemente dalla piattaforma tecnologica utilizzata - che per il mercato della pay-tv è soltanto un mezzo per veicolare i contenuti a pagamento e quindi non importa se su una piattaforma trasmissiva c'è un solo soggetto o 2, ma si fa riferimento a tutte le piattaforme assieme, indistintamente) e qui Mediaset è un soggetto oramai consolidato (e la situazione è molto diversa che nel 2003).
Per qunato riguarda la tempistica, SKY se l'è presa comoda perchè evidentemente riteneva di non essere tenuta a cedere nulla a Mediaset e quindi ha valutato la proposta contrattuale con i suoi tempi, ha valutato anche se era obbligata a contrattare e poi ha ritenuto che:
1) non era obbligata a cedere a Mediaset i diriti richiesti;
2) non le conveniva, in ogni caso, cederli, anche su base volontaria ed ha rifiutato la proposta di contratto (questo è un punto importante perchè in un'economia di libero mercato, solo in certi casi particolari, può essere imposto ad un soggetto di stipulare forzatamente dei contratti di cessione/vendita/prestazione di servizio: questa è una eccezione, non la regola)