NASCAR @ Kansas Speedway
La vittoria di un cinismo quasi preoccupante del campione in carica Joey Logano (nel senso più positivo del termine per lui, ovviamente) in quel del Texas, ha fatto iniziare una settimana a dir poco ricca di news che sono arrivate dal mondo NASCAR.
Notizie di programmazione del calendario annunciano qualche modifica: partendo da quelle un po meno di rilievo ci dicono che almeno per la stagione 2026 l'esordio/esibizione di The Clash rimarrà negli States anche se ancora non è stata data ufficialità della sede, con il Bowman Gray Stadium che comunque rimane favorito, spinto da Dale Earnhardt Jr. che lo ha fortemente voluto e sponsorizzato, spinto anche dalla miglior cornice di pubblico che si potesse chiedere; non è escluso che in un prossimo futuro si possa praticare la strada di portare questo evento fuori dagli Stati Uniti.
Poi, e ben più importante, si è data l'ufficialità del ritorno del Homestead-Miami Speedway come sede della Championship Week: nel 2026 infatti si torna nel sud della Florida che per tanti anni, dai primi anni 2000 e fino al 2019 era già stata sede fissa della settimana finale.
Pista che aveva perso da quell'anno un po una collocazione fissa nel calendario, prima messa a primavera, poi rimessa nel finale di stagione, poi ancora indietro ma ora ritrova quella che è un po la sua collocazione naturale; c'è da dire che però non sarà sempre Homestead ad ospitare le finali, dal prossimo anno infatti inizierà una turnazione delle sedi, con nomi da annunciare (tra i quali rientra anche l'uscente Phoenix) che va un po ad assomigliare a quello che succede negli altri Sport Pro e universitari americani, basti pensare alle sedi del Superbowl o delle finali NCAA che ogni anno ruotano.
Questa è la strada che la NASCAR inizierà ad intraprendere dal prossimo anno appunto, con la principale cosa da valutare che consisterà in quelle sedi che sono favorevoli anche da un punto di vista climatico perchè in quel periodo (verosimilmente sempre la prima settimana di novembre) non sarà facile da trovare, in aggiunta al fatto che gli SuperSpeedway e le piste che offrono gare di pack racing (Daytona, Talladega e Atlanta) non vorrebbero essere prese in considerazione per l'assegnazione del titolo ma si è orientati a Short-Track e piste da miglio / miglio e mezzo; quindi occhi puntati alla Sun Belt con Phoenix, Texas, Homestead, sicuramente incursione a Charlotte, ci potrebbe stare Las Vegas e pure Nashville rientra tra le papabili.
Aggiornameti giungono anche dalla causa legale in corso tra NASCAR e i team di 23XI Motorsports e Front Row Motorsport: cercando di sintetizzare al massimo, anche per non annoiare, i due team avevano intentato causa alla NASCAR accusandola di posizione di monopolio, rifiutandosi di firmare il contratto delle licenze (Charter) ma chiedendo ed ottenendo di correre comunque sotto quelle regole durante la durata della causa, in attesa che vengano modificate, per evitare una fuga di sponsor e di contratti sottoscritti dai fornitori, i quali senza i soldi di suddette licenze avrebbero perso tutte le garanzie finanziarie per poter operare.
Le ultime notizie dicono invece che il nuovo giudice accusa i due team di volere competere in condizioni di "botte piena e moglie ubriaca" perchè se un contratto proposto non gli sta bene semplicemente basta non sottoscriverlo, non accettarlo per prendere i soldi e con la pretesa che venga pure cambiato per accomodarli; oltretutto la NASCAR attraverso il suo legale rincara la dose dicendo che il fatto che i due team stiano prendendo temporaneamente i compensi, toglie soldi (2/15 degli stessi) agli altri 13 team, creandogli un danno.
Insomma si cerca di procedere verso una "mediazione obbligatoria" per cercare una via di mezzo che accontenti tutti e per cui tutte le parti sono comunque disposte ad intraprendere, fermo restando che la NASCAR non vuole riscrivere i contratti Charter.
Nella speranza di non essersi dilungati troppo ricordo che stasera si corre in quel Kansas Speedway, che lo scorso anno ha regalato il finale più stretto di sempre quando Kyle Larson ha battuto Chris Buescher sulla linea del traguardo per un solo millesimo di secondo; altra pista velocissima da un miglio e mezzo, altra gara da 400 miglia, altri 267 giri da percorrere su questo triovale con stage intermedi al giro 80 e 165.
Giornata soleggiata, la bandiera verde è fissata per le 21.13