Naufragio all'isola del Giglio

....ma la capacità di esercitare una forte influenza sugli altri in condizioni standard, non implica necessariamente la freddezza e la lucidità necessaria ad essere il valido punto di riferimento nei momenti topici.
Come ho già detto, ho visto persone riconosciute come "carismatiche" ed autoreferenziali, che in normali condizioni gestiscono 600 sottoposti (e farlo effettivamente non è "fama"), andare completamente "nel pallone" quando l'evento imprevisto (ma anche non) li ha coinvolti direttamente, o molto da vicino.
Pertanto, il carisma di un comandante in senso lato (chi comanda), dal punto di vista psicologico non è necessariamente a prova di stress.
E' sicuramente possibile fare delle selezioni psico-attitudinali per "estrarre" dal gruppo degli "psicologicamente carismatici" gli individui che sono anche a prova di stress, ma resto dell'idea che non ci sia un'automatica correlazione.
;)

relop.ing ha scritto:
@Tuner
Carisma in senso psicologico (non in senso biblico), cioè capacità di esercitare una forte influenza verso terzi. :)
 
Tuner ha scritto:
....ma la capacità di esercitare una forte influenza sugli altri in condizioni standard, non implica necessariamente la freddezza e la lucidità necessaria ad essere il valido punto di riferimento nei momenti topici.
Come ho già detto, ho visto persone riconosciute come "carismatiche" ed autoreferenziali, che in normali condizioni gestiscono 600 sottoposti (e farlo effettivamente non è "fama"), andare completamente "nel pallone" quando l'evento imprevisto (ma anche non) li ha coinvolti direttamente, o molto da vicino.
Pertanto, il carisma di un comandante in senso lato (chi comanda), dal punto di vista psicologico non è necessariamente a prova di stress.
E' sicuramente possibile fare delle selezioni psico-attitudinali per "estrarre" dal gruppo degli "psicologicamente carismatici" gli individui che sono anche a prova di stress, ma resto dell'idea che non ci sia un'automatica correlazione.
;)
Tu semplifichi e tendi ad associare la figura del capo (capo azienda, capo reparto, capo agenzia, capo ripartizione, ecc.) con quella di un Comandante.
Un capo azienda ha in mano i posti dei suoi dipendenti. Un Comandante ha in mano la vita dei suoi sottoposti. Come hai potuto osservare in questi giorni c'è una gran bella differenza.
Un Comandante deve possedere un grande ascendente nei confronti dei suoi sottoposti. Il rapporto umano rimane sempre al primo posto.
Ora non vorrei fare retorica, ma le mostrine, i gradi sulla divisa e le onorificenze che porta al petto raccontano la sua storia ancora prima di conoscerlo.
La differenza fra un capo qualunque ed un Comandante si evidenzia proprio nei momenti di stress, di imprevisto, di pericolo.
La scuola di Comando serve proprio a selezionare gli elementi migliori fra i migliori.
I test di psicologia sono il perno della selezione dei futuri Comandanti.
Non è una mia opinione: è la base su cui si fonda la F.A.
 
relop.ing ha scritto:
La mia idea si appoggia ai dati pervenuti dalla C.P. di Livorno.
A quanto pare dalla nave hanno staccato il GPS in corrispondenza del cambio di rotta, presumibilmente al fine di non lasciarne traccia, con l'intenzione di riaccenderlo nel momento di ripresa della rotta concordata.
E' esattamente questo che mi inquieta ! Deliberata trasgressione alle regole ... :doubt:

Il resto, se possibile, è stato anche peggio ...
 
sopron ha scritto:
Ho sentito ora la telefonata postata qui sopra: Schettino non è normale! gli hanno fatto le analisi per accertare la presenza di qualche sostanza stupefacente?

In questo momento al Tg1 annunciano che lo sottoporranno a test tossicologici...meglio tardi che mai...speriamo che nel frattempo non si sia recato ai servizi:icon_rolleyes: senza parole.

PS: sembra che la distanza non sia "solo" 150m da terra, ma 92, voleva superare se stesso e i suoi colleghi quanto ad arditezza (o imbecillità)?
 
Ultima modifica:
relop.ing ha scritto:
La differenza fra un capo qualunque ed un Comandante si evidenzia proprio nei momenti di stress, di imprevisto, di pericolo.
La scuola di Comando serve proprio a selezionare gli elementi migliori fra i migliori.
I test di psicologia sono il perno della selezione dei futuri Comandanti.
Non è una mia opinione: è la base su cui si fonda la F.A.

eppure mi sembra di conoscere qualcuno con il grado di Comandante anche solo dopo essersi diplomato al nautico (+ qualche viaggetto per apprendistato)...:icon_rolleyes:
 
sopron ha scritto:
eppure mi sembra di conoscere qualcuno con il grado di Comandante anche solo dopo essersi diplomato al nautico (+ qualche viaggetto per apprendistato)...:icon_rolleyes:

Io mi sono sempre riferito ad esempi della mia Forza Armata, la MM.

Comandante non è un grado, è una funzione. :)
 
sopron ha scritto:
In questo momento al Tg1 annunciano che lo sottoporranno a test tossicologici...meglio tardi che mai...speriamo che nel frattempo non si sia recato ai servizi:icon_rolleyes: senza parole.

PS: sembra che la distanza non sia "solo" 150m da terra, ma 92, voleva superare se stesso e i suoi colleghi quanto ad arditezza (o imbecillità)?

Ormai credo non si possa più tracciare la presenza di queste sostanze. Al massimo si potrà verificare se è un consumatore abituale di sostanze stupefacenti, ma non proverebbe che ne ha fatto uso durante la tragedia. Che io ricordi, queste categorie sono comunque sottoposte a test periodici.
 
Va bene. :)
allora bisognerebbe organizzare anche corsi per civili se vogliono comandare una nave, francamente il nautico mi sembra un po' poco :icon_rolleyes:
oppure riservare il comando esclusivamente a militari... insomma mi preoccupo della formazione e delle autorità che rilasciano patentini (tralascio di descrivere come si possa ottenere una patente nautica in Italia...in allegria ecco).
 
Chi ha avuto delle responsabilità in questa tragedia
dovrà pagare...non si fa inabissare una nave con
oltre 4000 persone a bordo per un capriccio di
qualche scellerato....:mad:
Ho appena sentito la telefonata tra la Capitaneria
e il comandante...ma che razza di uomo è..?
 
alex86 ha scritto:
Ormai credo non si possa più tracciare la presenza di queste sostanze. Al massimo si potrà verificare se è un consumatore abituale di sostanze stupefacenti, ma non proverebbe che ne ha fatto uso durante la tragedia. Che io ricordi, queste categorie sono comunque sottoposte a test periodici.

per questo, con l'ennesima amara ironia, mi auguravo che non si fosse ancora recato al bagno :doubt: ed ero rimasto senza parole.
 
La capitaneria via radio, si mette in contatto con la plancia di comando.
"Concordia, è



tutto ok?".
"Positivo", rispondono dalla nave, "abbiamo solo un piccolo guasto tecnico".

Sono le 21.49. Il Concordia era già sulla secca dove si trova adesso. Cinque minuti dopo, la sala operativa di Livorno sollecita ancora una volta il Concordia: lo fanno perché i carabinieri di prato gli riferiscono il contatto con un passeggero che parla di problemi e pronuncia la parola naufragio.
"Concordia, chiediamo se da voi è tutto ok", è ancora la domanda del comandante di turno.
"Solo un problema tecnico".
"Ci comunicate la vostra posizione?".
"Abbiamo solo un problema tecnico e non siamo in grado, ma appena risolto vi comunichiamo noi".
"Quante persone ci sono a bordo?".
Risposta: "due, trecento".
La nave invece sarebbe ancora piena, sono trascorsi 40 minuti dall'ordine di evacuazione. "Torno sul ponte, vado a vedere".

Alle 0.42 una seconda telefonata, in cui la capitaneria chiede: "Quanta gente deve scendere?".
"Ho chiamato l'armatore e mi dicono che mancano una quarantina di persone".
"Com'è possibile così poche persone? Ma lei è a bordo?".
"No, non sono a bordo perché la nave sta appoppando, l'abbiamo abbandonata".
"Ma come, ha abbandonato la nave?", chiede la guardia costiera.
"No, ma che abbandonata, sono qui, sto coordinando i soccorsi".
"Cosa sta coordinando lì. Si sta rifiutando? Vada a bordo e coordini i soccorsi da lì"
"No no non mi sto rifiutando"

All'1.46 la terza telefonata, quella più concitata. In un crescendo di toni.
"Parlo con il comandante?", dice l'ufficiale della capitaneria.
Dopo qualche secondo di pausa. "Sì, sono il comandante. Si sono Schettino".
"Allora, ci sono persone intrappolate, lei adesso torna a bordo, risale la bigaccina (scaletta, ndr.) E torna a bordo della nave, mi ripota quante persone ci sono. Io sto registrando questa telefonata comandante Schettino".

Lui sta in silenzio. Dopo qualche istante.
"Comandante le dico una cosa"
"Parli a voce alta, metta le mani davanti alla bocca e parli a voce alta, ha capito?"
"Comandante in questo momento la nave è inclinata"
"Ho capito. Ascolti! C'è gente che sta scendeno dalla biscaccina di prua. Lei quella biscaccina la percorra in senso inverso, sale sulla nave e mi dice quante persone, cosa hanno a bordo, mi dice se ci sono donne, bambini o persone bisognose di assistenza e mi dice il numero di ciascuna di queste categorie, è chiaro? Guardi Schettino che lei si è salvato forse dal mare ma io la porto veramente male, le faccio passare un mare di gui
L'ufficiale insiste. "Lei deve risalire e mi deve dire quante persone ci sono, quanti passeggeri, donne e bambini e lì coordina i soccorsi".
Lui esitante: "Capitano per cortesia."
"No per cortesia lei ora prende e va a bordo, mi assicuri che sta andando a bordo. Comandante questo è un ordine, adesso comando io, lei ha dichiarato l'abbandono della nave e va a coordinare i soccorsi a prua. Ci sono già dei cadaveri", dice l'ufficiale da livorno.
Schettino alla parola cadaveri chiede: "Quanti sono?".
Dall'altro capo: "Dovrebbe dirmelo lei".
Schettino agitato ribatte "Comandante ma si rende conto che è buio e che non si vede niente qui"
Ma l'ufficiale perentorio insiste "Cosa vuole fare, vuole andare a casa? Lei ora torna sopra e mi dice cosa si può fare, quante persone ci sono, e di cosa hanno bisogno. Ora."

Dopo ulteriori tentennamenti Schettino accetta "Va bene, sto andando".
 
dangerfamily ha scritto:
sembrerebbe sia stato programmato da tempo. Non è che il mondo si può fermare (sopratutto se non intralcia le operazioni di soccorso).
Sì, sono d'accordo. Il mondo non si deve fermare. Ma mi auguro che Google sia pronta a usare photoshop per coprire salvagenti o altre cose arenate sugli scogli :doubt:

Si poteva tranquillamente rimandare, vista la situazione.
 
relop.ing ha scritto:
Una biscaggina (o biscaglina) è una scala di corda con gradini in legno, larga più di un passo d'uomo (più di 60 cm).
E' molto più facile salire che scendere. Se non si è portatore di handicap, la si puo' percorre abbastanza facilmente.
Forse sono io che non capisco ma... come poteva il comandante risalire dalla scaletta per tornare sulla barca, se questa nel frattempo veniva utilizzata dai passeggeri per scendere??? :eusa_think: Mi sembra un po' impossibile! :eusa_shifty:
 
Non sono io che semplifico, ma sei tu che usi un metro particolare applicato alla generalità.
Sono il primo a dire che sarebbe indispensabile un test psicologico per chiunque abbia responsabilità di altri, e non è affatto vero che nel mondo civile manchino figure da cui dipende la vita di altri, ma non mi par proprio che ciò avvenga.
Lascio cadere sull'ascendente, perchè andiamo ad imbarcarci in un territorio ancor più minato ed ambiguo rispetto al carisma, dato che noti truffatori, impostori e manipolatori, giocano appunto sull'ascendente... psicolgicamente inteso.
;)

relop.ing ha scritto:
Tu semplifichi e tendi ad associare la figura del capo (capo azienda, capo reparto, capo agenzia, capo ripartizione, ecc.) con quella di un Comandante.
Un capo azienda ha in mano i posti dei suoi dipendenti. Un Comandante ha in mano la vita dei suoi sottoposti. Come hai potuto osservare in questi giorni c'è una gran bella differenza.
Un Comandante deve possedere un grande ascendente nei confronti dei suoi sottoposti. Il rapporto umano rimane sempre al primo posto.
Ora non vorrei fare retorica, ma le mostrine, i gradi sulla divisa e le onorificenze che porta al petto raccontano la sua storia ancora prima di conoscerlo.
La differenza fra un capo qualunque ed un Comandante si evidenzia proprio nei momenti di stress, di imprevisto, di pericolo.
La scuola di Comando serve proprio a selezionare gli elementi migliori fra i migliori.
I test di psicologia sono il perno della selezione dei futuri Comandanti.
Non è una mia opinione: è la base su cui si fonda la F.A.
 
Comunque e' inutile che Costa Crociere si giudica parte lesa e che si dissocia dalle malefatte del capitano. Chi l'ha messo in quella posizione? Chi avrebbe dovuto attestare che il capitano di una nave del genere fosse adatto al comando? Non certo io.

Spero che, da quest'orribile esperienza, Costa abbia almeno imparato ad inserire i test psicoattitudinali e un bell'incontro con i vari psicologi per attestare l'attitudine al comando (che si fanno anche se fai un banale VFP1)
 
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