Partiamo dal discorso principale che il condensatore serve per cedere energia durante il fronte in discesa della sinusoide, per poi ricaricarsi durante il fronte di risalita. Questo per fare in modo che tra una sinusoide e l'altra non vi sia mancanza di energia, e la tensione non è più pulsante ma in un certo qual modo continua.
A parità di frequenza, ad es. 50 Hz, se il condensatore è piccolo di capacità e/o insufficiente in base alla corrente di lavoro, si scarica velocemente causando la non linearità della tensione, inoltre subisce dei cicli di carica/scarica quasi completi. Questo porta all'asciugatura dell'elettrolita in pochissimo tempo, causando anche una diminuizione della tensione di lavoro.
Diversamente se la capacità è abbondante, non fa tempo a cominciare a scaricarsi che già il fronte di risalita lo ricarica nuovamente, e la linearità della tensione rimane pressoché costante. Questo fa anche sì che l'elettrolita dura molto più a lungo, mantenendo le caratteristiche di tensione di lavoro invariate.
Di contro però, occorre anche sapere che più la capacità è grossa, più sarà lo spunto di assorbimento all'atto dell'accensione, in quanto in condizioni di scarica completa, all'atto dell'accensione è come un corto circuito, sottoponendo a stress il ponte dei diodi, il trasformatore, le piste del circuito stampato, e soprattutto le saldature. Ma questo problema non si pone se l'alimentatore è acceso 24 ore su 24.