In Lombardia, come praticamente in tutto il resto d'Italia (escluse le autostrade), le vie di comunicazioni "per gomma" sono complessivamente in uno stato di manutenzione pietoso. Se non siamo ai limiti del percorribile, sicuramente, molti tratti dissestati o con "larghezze di carreggiata" non agiornate ai moderni veicoli, costituiscono un serissimo problema alla viabilità ed alla sicurezza.
Attenzione a non dare per scontata una situazione che era "buona" 25 anni fa ma che ora non lo è più, collocandoci dai primi posti in Europa della fine anni 70 all'attuale retroguardia.
Attenzione che i tempi di percorrenza e gli incidenti hanno un forte impatto sui costi, quindi sull'efficienza dell'intero sistema.
Le grandi opere sono necessarie, ma è una grande opera anche aggiornare la rete viaria esistente.
Nell'attuale emergenza e carenza di fondi, andrebbero anche considerate le priorità, che significa investire risorse in opere utili a tutti, non solo a chi le costruisce.... opere il cui ritorno economico sia concretamente calcolabile e non è troppo lontano nel tempo. (altrimenti i calcoli non saranno affidabili)
Investire in "grandi opere" che si prevedono di concludere in 30 anni, in un mondo che corre sempre più velocemente ed in modo poco prevedibile, non mi pare una scelta saggia, dato che da qui a pochi anni potrebbero cambiare completamente i contesti, o con una drastica contrazione del tenore di vita delle persone, o con una nuova esplosione qualora, ad esempio, fosse resa disponibile una nuova fonte energetica per usi individuali.
Attenzione a non dare per scontata una situazione che era "buona" 25 anni fa ma che ora non lo è più, collocandoci dai primi posti in Europa della fine anni 70 all'attuale retroguardia.
Attenzione che i tempi di percorrenza e gli incidenti hanno un forte impatto sui costi, quindi sull'efficienza dell'intero sistema.
Le grandi opere sono necessarie, ma è una grande opera anche aggiornare la rete viaria esistente.
Nell'attuale emergenza e carenza di fondi, andrebbero anche considerate le priorità, che significa investire risorse in opere utili a tutti, non solo a chi le costruisce.... opere il cui ritorno economico sia concretamente calcolabile e non è troppo lontano nel tempo. (altrimenti i calcoli non saranno affidabili)
Investire in "grandi opere" che si prevedono di concludere in 30 anni, in un mondo che corre sempre più velocemente ed in modo poco prevedibile, non mi pare una scelta saggia, dato che da qui a pochi anni potrebbero cambiare completamente i contesti, o con una drastica contrazione del tenore di vita delle persone, o con una nuova esplosione qualora, ad esempio, fosse resa disponibile una nuova fonte energetica per usi individuali.
alessandro21 ha scritto:In Lombardia le strade non mancano..