Ciò che non è cambiato assolutamente come rapporto Italia/Germania, sono le retribuzioni, cosicchè il potere d'acquisto reale, per noi ex utilizzatori di Lire perennnemente svalutanti, si è ridotto drasticamente.
...se la massa monetaria circolante resta quella, ovvero non la si può più svalutare di quel 10% annuo, che era nei fatti... nei fatti c'era anche una svalutazione del debito statale. Finito il giochetto alla rincorsa, il debito che lo stato deve pagare ai creditori per avere liquidità corrente non beneficia più di "sconti" e diventa, alla scadenza dei rinnovi, via via più soverchiante, fino a diventare un "buco nero" che "mangia" ogni risorsa e consuma ogni ricchezza.
Il "rigore" andava adottato nel 1996 e ribadito nel 2001, quando invece l'Euro fu preso come un'occasione... per far peggio di prima (sprechi, tangenti, sperperi, inefficienze, etc...), senza rendrsi conto di quelle che sarebbero state le conseguenze di un simile atteggiamento suicida.
(Sbagliò clamorosamente l'ex goverrnatore di Banca Italia Carli che considerò l'Euro come un obbilgo auspicabile, dato che avrebbe costretto i politici nostrani ad una serietà e correttezza che altrimenti non avrebbero mai adottato)
Ora, dopo la crisi del 2008, mentre il resto del mondo è in ripresa, l'Europa va in recessione e fa di tutto per rimanerci, perchè il pareggio di bilancio a garanzia del creditore dello Stato, da una parte è la necessità, ma dall'altra rappresenta una terapia troppo forte rispetto alle condizioni debilitate, non solo del paziente Italia, ma per i 7/8 dell'area Euro.
In assenza di interventi di politica economica e monetaria utili all'economia reale, l'Europa, nel grio di 12-24 mesi, diventerà il detonatore di una catastrofe economica planetaria.
Dubito che in Europa esistano personalità politiche all'altezza della situazione, mentre i cosiddetti "tecnici", mandati dai politici a fare il "lavoro sporco", sembrano essere in trance, interessati solo all'aspetto contabile ed alla "rassicurazione" del creditore.
