Para-pa-”ponzi”, Gli Stati Fan Crack!

Stato
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avevo cancellato la mia frase 4 minuti prima del tuo intervento. che tempismo :)

be non dirlo a me, io le grandi spese le facevo sempre all'estero --ora vado meno spesso purtroppo--, il cambio marco-lira non era mai favorevole per noi eppure conveniva eccome. dai vestiti all'elettronica.
e segnalo che per noi in Italia 1 euro = 2000 lire (circa), mentre lì da loro è stato solo una cambio lessicale e basta!! hehe

a proposito dello stato che fa crack: senza governo "governante", senza papa, senza pres della repubblica (tra poco)....siamo liberi siamo... ;)
 
sopron ha scritto:
e segnalo che per noi in Italia 1 euro = 2000 lire (circa), mentre lì da loro è stato solo una cambio lessicale e basta!! hehe

C'è anche chi dice che alle industrie italiane una mano potrebbe darla il ritorno alla lira.. forse no, ma a questo punto bisogna dirlo chiaramente: la moneta unica ha fallito.

a proposito dello stato che fa crack: senza governo "governante", senza papa, senza pres della repubblica (tra poco)....siamo liberi siamo... ;)

Non è solo un crack economico....
 
hai ragione, per me è un crack anche sociale, morale, comportamentale, di educazione...per questo apprezzai Bisio a Sanremo il quale puntò il dito contro noi stessi... :eusa_whistle:
 
massera ha scritto:
ma a questo punto bisogna dirlo chiaramente: la moneta unica ha fallito.
non sono invece d'accordo con la moneta unica fallimentare: in Germania non è fallimentare! come dissi, solo un cambio lessicale fu!! :evil5:
quindi il problema non è la moneta unica.
 
stefio ha scritto:
Allora io risponderei così :

Caro amico gli italiani sono stufi di dover sottostare ai voleri di altri Stati , quando gli altri stati i nostri non li cagano proprio , sono stufi di sottomettersi alla finanza di carta e guardano la vera economia , che è quella delle loro tasche , che in questi ultimi mesi, in particolare, hanno visto sempre più vuote e non perchè hanno portato più "pane" a casa, anzi in molti casi di meno; si son ritrovate le tasche sempre più vuote perchè sono aumentate le tasse ed anche le tasse sulle tasse ( in Germania avete anche voi questa usanza di tassare le imposte oltre ai servizi ? ) che si ritrovano in bolletta per quelli di Luce, gas e Telefono . A ciò è da aggiungere che l'Imu ha dato una bella mazzata e molti sono arrivati al punto che se li si mette a testa in giù dalle tasche non gli cade manco un cent .
Tutto ciò ha portato gli stessi ad esser stufi dei soliti partiti responsabili di averli messi in tali condizioni ed hanno votato per un nuovo entrato che ha preso pochi voti, visto le lamentele della gente .

L'occupazione la creano solo le piccole e medie imprese, e va data una mano a queste riducendo tasse e contributi. Gli statalismi hanno sempre fallito e falliranno sempre, fermo restando che nessuno va lasciato indietro altrimenti ci ritroviamo tanti poveri così come ci sono per es. in alcune zone degli Usa.
Pagare tutte 'ste tasse perché ci sono politici e altro da mantenere, oltre a tanti dipendenti pubblici in eccesso (ne entrano tanti anche se ne servono di meno solo per certi "giochetti politici") che spesso (non sempre, ma spesso) sono fannulloni, crea questo tipo di reazioni.
Questo per dire che tassando non si risolve sempre tutto, e occorre diminuire (ove si può) la spesa pubblica per diminuire anche il debito.
Alla fine il popolo si stufa, e i disoccupati, altri disperati e perché no, anche tanti giovani animati da buone intenzioni, fanno si che si arrivi a ciò che è successo in questi giorni.
 
La moneta unica ed il metodo tedesco, sono un'accoppiata devastante per chi ha debiti ed è in recessione, che rischia di avvitarsi in un circolo economico perverso ed irreversibile, venendo alla fine strozzato e comprato in saldo dai paesi più forti.
Intendiamoci, non è la Germania che ha sbagliato ad approfittare di scenari favorevoli e dell'Euro per risanare i suoi conti dopo la riunificazione e fino al 2009, ma sono state le "cicale mediterranee" a cucirsi addosso da sole il vestitino funebre, dando retta a chi gli raccontava balle e si disinteressava di governarle e risanarle, risultando però simpatico perchè cantava la canzoncina tranquillizzante ed ottimista che tutti volevano sentire.
Del resto, anche la stessa Germania è un po' come il pollo di Trilussa, perchè se andiamo a vedere gli effetti del "rigore" nella ex DDR, non è che il risultato sia stato propriamente brillante, per opportunità di lavoro, per retribuzioni e per tenore di vita.
Una banca centrale ed una moneta unica, hanno una ragione di esistere "sociale e popolare" soltanto in presenza di una politica economica e monetaria comune, che deve portare ad un livellamento continentale delle situazioni dei cittadini europei, non a creare pochi grandi patrimoni e centri di potere politico-finanziario.
Se, introducendo l'Euro prima dell'Europa unita si è messo il carro davanti ai buoi, dalla sua introduzione ad oggi, complice la crisi finanziaria globale, l'Europa è molto più disomogenea e disunita di quanto non fosse ai tempi di Maastricht.
Invece di pensare a completare i processi di unificazione, l'impressione è che qualcuno stia invece pensando di approffittare della crisi e delle posizioni di vantaggio per giocare il suo Risiko.


sopron ha scritto:
non sono invece d'accordo con la moneta unica fallimentare: in Germania non è fallimentare! come dissi, solo un cambio lessicale fu!! :evil5:
quindi il problema non è la moneta unica.
 
Non posso che concordare con te perché fai analisi veritiere ed approfondite, ma mi meraviglio che si dia la colpa alla moneta unica-- e questo accade ancora nel 2013!! Riassumerei dicendo "chi è causa del suo mal....dia la colpa agli altri"
Infatti mi ricordo bene il *generale* entusiasmo per l'Europa di Maastricht e furono principalmente i Tedeschi a brontolare per l'Europa e per la perdita del loro "gigante" (banconota da 1000 marchi), ma questo forse era dovuto all'essere saldamente legati alle tradizioni ed ad un fatto psicologico nell'imminenza del passaggio.
Nella DDR il minimo sindacale era garantito, ora molti di loro possono aspirare ad arricchirsi ma in realtà sono assai assai più indigenti di prima, liberi ma indigenti, liberi di andare a rifarsi gli occhi nelle vetrine di negozi in Ku'damm, ma appunto solo guardare! ;)
 
Lo "choc" di lunedì scorso è ancora forte, vero, ma sembra che non ci siano ancora sbocchi alla nostra situazione politica e a livello economico le reazioni dei mercati e degli altri paesi dell'area Euro per ora non promettono nulla di buono.
 
Come devo interpretare il silenzio tedesco? nessuna dichiarazione ufficiale ancora. Concordo con il "trauma" citato da massera.
Intanto Napolitano "ha dovuto" (forse non in cuor suo...) rinunciare alla cena tedesca...e non a causa dei grassi saturi tipici delle loro pietanze serali hehe
 
sopron ha scritto:
Come devo interpretare il silenzio tedesco? nessuna dichiarazione ufficiale ancora. Concordo con il "trauma" citato da massera.
Intanto Napolitano "ha dovuto" (forse non in cuor suo...) rinunciare alla cena tedesca...e non a causa dei grassi saturi tipici delle loro pietanze serali hehe

E' chiaro che i tedeschi sono la locomotiva (?) economica dell'Europa, ma io comincio a pensare, come qualcuno di voi ha già detto, che nell'area euro se c'è un paese che va bene ce ne deve essere per forza qualcuno che soffre..:5eek:
Il "botto" verificatosi domenica e lunedì ha spiazzato tutti, e si temono situazioni simili in altri paesi europei tali da compromettere anche la stabilità (?) economica.
 
Quello che è successo lunedì in borsa è chiaro . C'è stato un flusso di vendite di titoli per realizzo , molti speculatori hanno tirato i remi in barca ,poichè hanno capito che aveva vinto largamente la parte politica che voleva mettere la Tobin Tax ( vedremo se ci riusciranno a metterla comunque ) , almeno secondo gli Exit Pool poi qualcuno si è mangiato le mani per averlo fatto di certo.
 
E' chiaro che in borsa c'è sempre fermento, e così si comincia a speculare già all'uscita degli exit poll senza aspettare risultati politici veri e propri, ma tant'è.
Però la borsa ieri pomeriggio era risalita...:eusa_think:
 
Tuner ha scritto:
La moneta unica ed il metodo tedesco, sono un'accoppiata devastante per chi ha debiti ed è in recessione, che rischia di avvitarsi in un circolo economico perverso ed irreversibile, venendo alla fine strozzato e comprato in saldo dai paesi più forti.
Intendiamoci, non è la Germania che ha sbagliato ad approfittare di scenari favorevoli e dell'Euro per risanare i suoi conti dopo la riunificazione e fino al 2009, ma sono state le "cicale mediterranee" a cucirsi addosso da sole il vestitino funebre, dando retta a chi gli raccontava balle e si disinteressava di governarle e risanarle, risultando però simpatico perchè cantava la canzoncina tranquillizzante ed ottimista che tutti volevano sentire.
Del resto, anche la stessa Germania è un po' come il pollo di Trilussa, perchè se andiamo a vedere gli effetti del "rigore" nella ex DDR, non è che il risultato sia stato propriamente brillante, per opportunità di lavoro, per retribuzioni e per tenore di vita.
Una banca centrale ed una moneta unica, hanno una ragione di esistere "sociale e popolare" soltanto in presenza di una politica economica e monetaria comune, che deve portare ad un livellamento continentale delle situazioni dei cittadini europei, non a creare pochi grandi patrimoni e centri di potere politico-finanziario.
Se, introducendo l'Euro prima dell'Europa unita si è messo il carro davanti ai buoi, dalla sua introduzione ad oggi, complice la crisi finanziaria globale, l'Europa è molto più disomogenea e disunita di quanto non fosse ai tempi di Maastricht.
Invece di pensare a completare i processi di unificazione, l'impressione è che qualcuno stia invece pensando di approffittare della crisi e delle posizioni di vantaggio per giocare il suo Risiko.

Non avevo letto prima questo messaggio..:5eek: lo noto solo ora e lo quoto... a questo punto è meglio riprenderci la nostra sovranità monetaria, che però ha un senso se tutti abbandonano l'idea dell'Euro. Se ne usciamo solo noi, sarà la nostra fine.
Tuttavia la politica di rigore che c'è adesso favorisce solo i tedeschi, a nostro discapito.
 
Ultima modifica:
In effetti in questo caso l'austerità non serve a nulla.

Riguardo alla svalutazione della moneta, è chiaro che non sarebbe certo positivo, ma forse a lungo andare potrebbe essere un vantaggio...:eusa_think:

Detto questo il tuo discorso è validissimo, e lo quoto nella parte finale quando scrivi dei paesi del mediterraneo.
 
Qualche novità...

- E' di questi giorni la notizia che ci sarebbe un gruppo di industriali tedeschi che vedrebbe di buon occhio l'uscita dell'Italia dall'Euro.

- Referendum in Svizzera. Il 67 per cento dei votanti si dichiara favorevole sul porre un tetto agli stipendi e alle buonuscite dei Top Manager

- Il Consiglio regionale del Lazio, quello uscente, ha speso ben 2 milioni di euro solo per spese di rappresentanza, utilizzati per acquistare agende, penne, biglietti da visita, ecc. In Germania spendono 20 volte di meno.
 
L'uscita dall'euro dell'Italia è un problema che non si pone, nel senso che provocherebbe un effetto domino devastante per tutta l'area Euro... e non solo su quella. Non usciremo dall'euro, semplicemente, perchè non ci lasceranno mai uscire.
Anzi, sono quasi sicuro che basterebbe l'uscita della Grecia per far saltare l'economia del vecchio continente. A tal proposito, mi piacerebbe tanto avere qualche indiscrezione sul fantomatico piano d'uscita che sarebbe stato studiato dalla BCE e dagli organismi europei.
 
Giusto per precisare, quotando ciò che hanno detto proteasi e tuner, sta nascendo anche in Germania un movimento che vuole uscire dall'Euro, quindi proprio come abbiamo detto già si può verificare l'effetto domino in tutta europa prendendo "slancio" da quello che è successo da noi il 24/25 febbraio.

Il movimento suddetto sarà presente alle prossime elezioni tedesche.
 
Ultima modifica:
Altra notizia allarmante riguarda le famiglie che rischiano la povertà.
Dal 1982 al novembre 2011, la percentuale di queste famiglie si è sempre stabilizzata dal 5 al 15 per cento, toccando una punta del 20 per cento solo nel 1996.

Ebbene, da un anno e mezzo a questa parte, le famiglie che rischiano la povertà sono arrivate al 33 per cento.
 
La finanza si è abituata a pretendere guadagni troppo rapidi e consistenti dal denaro, incompatibili ai tempi tecnici in cui l'economia reale ed il mercato possono generare il plusvalore necessario a rimborsare gli interessi sui prestiti concessi.
Il forte indebitamento rende però gli stati dipendenti dai prestiti, quindi dal sistema bancario e finanziario, per la liquidità corrente, ma anche per rimborsare gli interessi sui prestiti già ottenuti. In particolare, sono più soggetti a questa sudditanza dal sistema bancario e finanziario gli Stati che subiscono una politica monetaria scollegata dall'attualità e dai loro bisogni, che finisce per favorire chi sta gà bene e svantaggiare chi è invece in difficoltà.
La finanza, da una parte ha fatto un uso smodato dei cosiddetti derivati per incamerare in anticipo i profitti futuri, mentre la sua posizione dominante rispetto alle necessità degli stati, gli ha permesso di girare le perdite subite dei sistemi bancari e finanziari sul sistema economico produttivo, che improvvisamente si è visto tagliare risorse, inceppandosi in modo irreversibile.
Se pochi hanno moltissimo e quei pochi investono il loro il capitale in attività speculative, s'innesca un circolo vizioso inarrestabile, dove l'impoverimento generale finisce per cancellare la domanda e con essa anche il mercato. Ma se scompare il mercato e la ricchezza diventa di pochissimi, come può lo stato trovare le risorse per garantire i servizi e per rimborsare gli interessi ed il debito consolidato?
Un processo si arresta solo quando cambia lo scenario, ma lo scenario cambia solo se si arriva alla morte o se qualcuno (in grado di farlo) decide di fermare il processo in corso.
La domanda, allora, non è tanto cosa fare, ma piuttosto chi potrebbe fare ciò che è utile alla collettività.
 
A completamento del tuo discorso, Tuner, potrei citare questa battuta

"In Belgio sono 3 gatti e hanno i soldi, in Italia siamo tanti e solo 3 gatti hanno i soldi"

Intanto sembra ci sia una dichiarazione della Merkel, che dice che non si immaginava come fossero stati tassati gli italiani e dei sacrifici che hanno dovuto sopportare nell'ultimo anno e mezzo.
 
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