Todt non prenderà parte alla riunione, cosa ovvia e quanto mai opportuna.
Premesso che l'attuale DS Ferrari ha dimostrato di non essere all'altezza nemmeno nelle banalità (bastava copiare i metodi utilizzati da tutti i teams), la FIA farebbe bene a cogliere l'occasione per regolamentare gli ordini di scuderia, ben presenti ed usati da tutti, piuttosto che a pensare di penalizzare il "fesso" di turno e sancire l'ipocrisia.
Se vincesse la linea Mosley, quella che vuole togliere punti a piloti e team Ferrari per vendetta, allora la FIA si ritroverebbe ben presto in un'aula di tribunale, trascinata dalla Ferrari, e li verrebbe sconfitta, peggio che per il caso Briatore.
A parte il teatrino delle verginelle che si scandalizza per cose che sono la norma (e questo è il vero spettacolo dei butrattini), i teams di F1 sanno benissimo che si tratta di una grande ipocrisia e se poi la FIA decidesse di insistere, nonostante la sentenza sfavorevole della giustizia ordinaria, allora dovrebbe formalizzare regole così stringenti contro i giochi di scuderia che tutti i teams verrebbero prima o poi penalizzati.
Risultato di una FIA che ragiona come vorrebbe Mosley sarebbero la dimostrazione che Todt conta poco e il ritorno della minaccia della Ferrari di uscire dalla F1, con la creazione di un campionato alternativo. Campionato dove, con tutta probabilità, finirebbero per migrare anche i teams dell'attuale FOTA.
Se in FIA non sono così autolesionisti, il massimo che potrebbero tentare di ottenere, andandoci leggeri, sarebbe una posizione più morbida della Ferrari circa le regole del 2013.
Vedremo quel che succederà...