Far votare gli italiani all’estero è stato giusto o no? Se sì è corretta un’organizzazione così farraginosa e manchevole? Sul referendum del 25 e 26 giugno incombe di nuovo il caos per il voto degli italiani all’estero. Ancora non si sono placati i sospetti e le polemiche riguardanti le procedure del voto per le politiche di aprile, che di nuovo la disorganizzazione ed il caso regnano sovrane anche per il referendum. Una lettera comparsa ieri su Il Giornale – e inviata anche a Il Legno Storto – ne è esatta testimonianza. In questa lettera un elettore italiano residente all’estero racconta di essere iscritto con la moglie nelle liste della Circoscrizione Estero. Prima per le Politiche e ora per il referendum hanno ricevuto entrambi il «kit», la busta contenente il materiale per votare. “Buste - prosegue la lettera - che sono arrivate per posta ordinaria, consegnate al portinaio senza ovviamente richiesta di firma per ricevuta. Il «kit» comprendeva la scheda, il tagliando del certificato elettorale e due buste: la prima dove inserire la scheda votata, la seconda per inviare il tutto all'Ambasciata o al Consolato. Alle Politiche io ho spedito le buste come da procedura, solo che ho votato anche per mia moglie. Mi spiego meglio: ho preso la scheda di mia moglie, ho tracciato con la penna la croce sulla preferenza (che d'altra parte conoscevo), ho infilato la scheda nella busta, ho allegato il tagliando del certificato elettorale e lei intestato e da bravo cittadino ho inviato il tutto all'ambasciata d'Italia. E ciò anche se il foglio illustrativo di accompagnamento recitava che «il voto è personale, libero e segreto. Chiunque violi le disposizioni in materia è punito a norma di legge». Ebbene io ho violato la legge e quel che è peggio la violerò ancora perché anche per il referendum ho intenzione di votare al posto di mia moglie e in quel momento mi sono reso conto che sarebbe stato facile appropriarmi di altre buste ed esprimere così un'altra dozzina di voti che in teoria dovrebbero essere personali, liberi e segreti. Ma la cosa più grave è un'altra: poiché il portinaio mi aveva consegnato solo una busta, la mia, gli ho chiesto di controllare meglio la posta in arrivo. Il portiere mi rispose che avrei potuto farlo io stesso e mi consegnò una scatola di cartone che conteneva una quantità di «kit» indirizzati a italiani dei quali o non conosceva il nome o trasferitisi ad altro indirizzo. Frugando liberamente all'interno ho trovato quella indirizzata a mia moglie (c'era il nome da signorina, sconosciuto al portiere) e in quel momento mi sono reso conto che sarebbe stato facile appropriarmi di altre buste ed esprimere così un'altra dozzina di voti che in teoria dovrebbero essere personali, liberi e segreti”.
Clamoroso, e purtroppo normale. Intanto il programma che doveva mandare il canale Cult su SKY e che documentava i brogli nel voto del 9 e 10 aprile è stato rinviato per Par Condicio. Quando sarà trasmesso il filmato che attesta dei brogli nelle elezioni degli italiani all’Estero? Andrà a finire come per le Politiche con la sinistra che si organizza ancora una volta meglio e fa vincere il No all’Estero?
fonte:legnostorto.it
Clamoroso, e purtroppo normale. Intanto il programma che doveva mandare il canale Cult su SKY e che documentava i brogli nel voto del 9 e 10 aprile è stato rinviato per Par Condicio. Quando sarà trasmesso il filmato che attesta dei brogli nelle elezioni degli italiani all’Estero? Andrà a finire come per le Politiche con la sinistra che si organizza ancora una volta meglio e fa vincere il No all’Estero?
fonte:legnostorto.it