Romani: 'Possibile anticipo, l'Italia all'avanguardia per il digitale terrestre'

Oddio è normale un calo generico degli ascolti... ci sono praticamente più di una decina di canali RAI... una persona che può non si fossilizza su i primi 7 tasti del telecomando... il digitale per principio doveva portare possibilità di scelta maggiorate e chi ha già fatto lo switch-off lo può testimonarie. Con 100 e più canali con 100 programmazioni una persona guarda un po' quello che più lo prende. Non è che guardo "La7" tutte le sere perché se no perde ascolti, allora si lasciava perdere il digitale e restevamo con 7 canali tutti contenti.

In altri termini è come una torta per 6 persone... se altre ne vogliono una fetta doppia è chiaro e logico che le 6 fette normali si rimpiccioliscano...
 
Visto il casino che c'è stato in Piemonte come puà il ministro delle telecomunicazioni a dir che ci son i presupposti per anticipar il completo switch off? è delirio puro anzi è favoritismo politico-commerciale...
 
LuProduction ha scritto:
Oddio è normale un calo generico degli ascolti... ci sono praticamente più di una decina di canali RAI... una persona che può non si fossilizza su i primi 7 tasti del telecomando... il digitale per principio doveva portare possibilità di scelta maggiorate e chi ha già fatto lo switch-off lo può testimonarie. Con 100 e più canali con 100 programmazioni una persona guarda un po' quello che più lo prende. Non è che guardo "La7" tutte le sere perché se no perde ascolti, allora si lasciava perdere il digitale e restevamo con 7 canali tutti contenti.

In altri termini è come una torta per 6 persone... se altre ne vogliono una fetta doppia è chiaro e logico che le 6 fette normali si rimpiccioliscano...
bene nell' immediato per il telespettatore
ma alla lunga nel commerciale questo discorso non funziona...
se aumenta il frazionamento della torta
tante fettine troppo piccole non saziano a dovere i commensali,
dove i commensali sono gli operatori televisivi..
 
Io sarei per completare lo switch off in tutte le regioni entro il 2010, ma visto che siamo in Italia magari si potrebbe completare lo switch over per il 2010 e lo switch off entro la metà del 2011
 
cicsu ha scritto:
Io sarei per completare lo switch off in tutte le regioni entro il 2010, ma visto che siamo in Italia magari si potrebbe completare lo switch over per il 2010 e lo switch off entro la metà del 2011

Innanzitutto mi sembra piuttosto impossibile che lo switch-off si completi nel 2010 in quanto ancora ci sono ancora tante regioni analogiche (Piemonte orientale, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) e paesi che non sanno nemmeno cos'è il digitale terrestre. L'anno prossimo ci saranno switch over e switch off più diffusi rispetto al 2009...bisogna aspettare quando uscirà il calendario a gennaio.
 
cicsu ha scritto:
Io sarei per completare lo switch off in tutte le regioni entro il 2010, ma visto che siamo in Italia magari si potrebbe completare lo switch over per il 2010 e lo switch off entro la metà del 2011
Se fosse vero quello che dici sarebbe solo un sogno che in Italia non si realizzerebbe mai!!
Pensa che la Lombardia e il Piemonte Orientale rischiano di avere lo switch-off nel secondo semestre del 2010 e sarà già un successo se le altre 4 regioni che mancano avranno lo switch-off entro il 31 dicembre 2010!!
Poi rimangono ancora 9 regioni che devono avere lo switch-off e quindi sarà un successo se si concluderà tutto entro il 31 dicembre 2011 perchè difficilmente si riuscirà a concludere tutta la digitalizzazione entro il primo semestre 2011!!
 
dado88 ha scritto:
Non ho mai capito perchè qualcuno si stupisce che i ascolti dei canali generalisti calano con lo SO avvenuto, credo che si tratta di qualcosa molto prevedibile da chiunque per un semplice motivo, ci sono più canali, se prima un utente aveva solo 6-7canali di scelta adesso si trova davanti a più di 30canali che trasmettono di tutto e credo che sia normale che questi canali rubano i ascolti alla vecchia tv generalista.

Ovviamente c'e' sempre qualche giornalista che gli piace scrive questi risultai solo per dimostrare che il digital non serve a nulla
Sono pienamente d'accordo con te perchè 40 anni fa quando c'era solo la Rai con due canali gli ascolti erano altissimi, ma poi è arrivata Rai 3, le reti Mediaset e le tv locali e gli ascolti sono scesi un pò.
Ora che c'è anche il digitale terrestre free ci sono ancora più canali ed è perfettamente normale che i primi 6-7 canali perdano ascolti!!
 
Lo switch off nel 2010 è impossibile, Romani ha parlato di un anticipo di un anno...Cioè 2011...;)
 
luc1428 ha scritto:
Se fosse vero quello che dici sarebbe solo un sogno che in Italia non si realizzerebbe mai!!
Pensa che la Lombardia e il Piemonte Orientale rischiano di avere lo switch-off nel secondo semestre del 2010 e sarà già un successo se le altre 4 regioni che mancano avranno lo switch-off entro il 31 dicembre 2010!!
Poi rimangono ancora 9 regioni che devono avere lo switch-off e quindi sarà un successo se si concluderà tutto entro il 31 dicembre 2011 perchè difficilmente si riuscirà a concludere tutta la digitalizzazione entro il primo semestre 2011!!

ma guarda che l'Emilia Romagna switcha entro ottobre prossimo...
 
BoJ ha scritto:
Digitale Pedestre! - Con lo switch-off all'amatriciana crollo verticale degli ascolti: nel Lazio LA7 perde 1/3 dei telespettatori, RAI3 -21%, RAI1 -14%, ITALIA1 -16% - in totale le vecchie tv analogiche perdono il 9%, mentre Sky vola a +56%.

Fonte: Dagospia
Ma è una notizia fantastica.... l'aumento dell'offerta apre il mercato e s'avvicina la fine del maledetto duopolio. Sarà finalmente liberata l'Italia dalle Marie De Filippi e dalle Isole dei Famosi!!!!
Speriamo che la tendenza continui!!!!!!!!!!!
 
giulieo ha scritto:
Ma è una notizia fantastica.... l'aumento dell'offerta apre il mercato e s'avvicina la fine del maledetto duopolio. Sarà finalmente liberata l'Italia dalle Marie De Filippi e dalle Isole dei Famosi!!!!
Speriamo che la tendenza continui!!!!!!!!!!!

Guarda che probabilmente si finirà col calcolare in futuro uno share di gruppo anziché di rete e a fare i contratti pubblicitari in base a quello.

Se ho 5 canali che mi fanno il 10% di share ciascuno, fa il 50% in totale e si devo solo veicolare la pubblicità in base al target di pubblico del singolo canale.
 
per esempio mediaset, nel 2003 aveva il 42% di share con 3 reti, oggi ha il 38% con 5 reti.
 
Siamo talmente all'avanguardia sul digitale terrestre che in Danimarca tutti i canali digitali sono trasmessi in MPEG-4 h.264 con audio AAC HE... sia in standard definition, sia in HD.

Siamo talmente all'avanguardia sul digitale terrestre che in Inghilterra hanno deciso di impedire il lancio di canali in alta definizione fino all'uscita sul mercato dei ricevitori DVB-T2, per impedire che fra 2 o 3 anni al massimo nasca la terza guerra mondiale, quando gli utenti incacchiati come belve prenderanno d'assalto i broadcaster perchè i loro "costosissimi ricevitori hd" saranno divenuti roba buona solo per le pattumiere.

Siamo talmente all'avanguardia che pure in Slovenia trasmetteranno in MPEG-4 h.264...
 
Ultima modifica:
Switch-off nel Lazio: i dati medi Auditel della prima settimana dopo il passaggio al Digitale Terrestre

L’Italia sta progressivamente passando al Digitale Terrestre che dal 2012 sarà la piattaforma attraverso cui si potranno seguire i canali generalisti come Canale 5 o RaiUno, RaiDue o Italia 1, trasmessi oggi in analogico. Per effettuare questo passaggio, nel corso del 2009 molte regioni passeranno o sono già passate alla nuova tecnologia attraverso il cosiddetto switch-off, ossia lo spegnimento totale dell’analogico e l’accensione del digitale. Questo è avvenuto in Sardegna, usata come regione test, poi più recente in Piemonte (dove il Biscione ha organizzato per sensibilizzare la popolazione del luogo i Mediaset Days con il concerto di Amici e il Talk sul GF9), dal 16 novembre il Lazio, esclusa la provincia di Viterbo, è migrata al Dtt e tra breve anche la Campania.

Come sempre accade in questi casi, la migrazione non avviene in un giorno ma richiede un periodo di assestamento affinchè le famiglie, che non sono ancora dotate di decoder o di televisore abilitato alla ricezione, abbiano a disposizione le strutture necessarie per poter tornare a seguire la tv tradizionale. Nei giorni scorsi a questo proposito, alcuni organi di stampa web hanno diramato dei dati allarmistici per quanto riguarda la cosiddetta tv generalista che facevano supporre che il Lazio, a differenza poi di quanto avvenuto in Piemonte e nella stessa Sardegna dove la situazione si è normalizzata, avesse abbandonato completamente la tv tradizionale per passare totalmente a quella satellitare.

La realtà dei fatti è diversa. Si è trattato di un errore di valutazione in quanto, per certificare i numeri non si sono andati a prendere i valori medi (che per intenderci sono quelli che vediamo tutti i giorni nel post Auditel) bensì i contatti. Facciamo un esempio pratico: sarebbe come se per citare gli ascolti di Chi ha incastrato Peter Pan? anzichè i 7 milioni e 400mila realizzati nell’ultima puntata, andassimo a prendere lo share degli oltre 19 milioni di contatti o se per Annozero, anzichè i 4.600.000, dicessimo che è stato visto da uno share di x pari a 14 milioni). E’ evidente quindi l’errore. Ci siamo pertanto andati a informare quali fossero i dati REALI della prima settimana (dal 16 al 22 novembre) nel Lazio e abbiamo scoperto quello che vedrete dopo il salto.

Ne viene fuori un’immagine diversa rispetto a quanto scritto nei giorni scorsi. Sul totale di share delle 24 ore del totale individui nel Lazio, RaiUno è a -2,9% (da 23,2% a 20,3%), RaiDue è in crescita a +0,8% (da 8.4% a 9.2%) e RaiTre è in discesa a -1,5% (da 10.1% a 8.6%). Il totale delle tre reti pubbliche rispetto alla settimana 2-15 novembre quindi hanno un decremento del 3,6% passando dal 41,7% al 38,1% complessivo. Rai 4 è pressochè invariata a 0,0% (da 1.0% a 1.0%) e le Altre Rai viceversa crescono ad un +2,2% (da 1,0% a 3,2%).

E per quanto riguarda Mediaset, anche qui, la situazione è abbastanza normale. Canale 5 perde lo 0,2% (da 19,9% a 19,7%), Italia 1 -0,7% (da 7,8% a 7,1%) e Rete 4 +0,5% (da 4,7% a 5,2%). Il totale delle tre reti Mediaset dunque perde lo 0,4% passando dal 32,4% al 32%. Iris resta invariata allo 0,0% (da 0,6% a 0,6%) e Boing guadagna un +0,1% (da 1,3% a 1,4%).

Per quanto riguarda La7, è a -1,3% (da 3,8% a 2,5%) e le Altre Terrestri aumentano +2,2% (da 6,7% a 8,9%). E Sky?
La tv satellitare di Murdoch guadagna lo 0,8% passando dall’11,5% al 12,3%.

Dati decisamente diversi rispetto a quelli diffusi qualche giorno fa. Li ripetiamo sinteticamente per completezza di informazione.
RaiUno: -14%
RaiDue: -3%
RaiTre: -21%
Canale 5: -13%
Italia1: -16%
Rete4: +0,3%
La7: - 29%
Sky: +56%
Totale ascoltatori Lazio: -9%

E’ logico che la tv satellitare, che ha pochi spettatori distribuiti su molti canali, benefici di un dato basato sui contatti unici ma nella rilevazione che è stata fatta dei dati Auditel dal 1987 ad oggi questo non è mai stato preso in considerazione. Si è trattato quindi senz’altro di un errore e di fatto i dati da valutare sono quelli menzionati più sopra.
In attesa di capire anche cosa accadrà con l’arrivo di Cielo dal 1 dicembre abbiamo ritenuto per dovere di cronaca riportare come stanno effettivamente le cose dopo lo switch off nel Lazio.

TVBLOG
 
xyz ha scritto:
Siamo talmente all'avanguardia che pure in Slovenia trasmetteranno in MPEG-4 h.264...

In Slovenia stanno già trasmettendo con l'MPEG-4 fin dai primi test in DVB-T. Il segnale lo ricevo anch'io. Lo switch-off avverrà il 1° dicembre 2010.
Non si deve sottovalutare la Slovenia solo perchè viene associata al fatto che un tempo faceva parte della Jugoslavia. E' un paese moderno sotto molti punti di vista, e pur essendo un piccolo paese, in molte questioni, anche importanti come il fisco, la tutela sociale, l'amministrazione del territorio, ecc, è migliore dell'Italia.
 
possiamo chiedere tutti noi del forum l'anticipo dello S.OFF al 2011 al Ministero delle Comunicazioni?
Personalmente credo proprio di si.
 
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