Sul DVBT-2 vorrei esprimere alcuni pensieri:
MEDIASET: Hanno bisogno di spazio e il T2 sarebbe davvero l'ideale. Distribuiscono già un decoder studiato su misura per la loro offerta a pagamento e gli ci vorrebbe davvero poco per implementare questa tecnologia e poi urlare ai quattro venti: "Col nostro decoder vedi meglio e di più" in stile Europa 7. Tra i MUX in asta nella gara di bellezza ce n'è anche uno per il DVB-H (applicazione dalla scarsa appetibilità, considerando l'esistenza di altri due operatori molto forti, di cui uno (mediaset) fornisce il servizio a terzi). La gara potrebbe andare semideserta e con poco sforzo Mediaset potrebbe aggiudicarsi un secondo MUX DVB-H.
A che pro? (direte voi)
1) I mux DVB-H non rientrano nel conteggio ufficiale tetto massimo dei mux posseduti da un solo operatore: Mediaset avrebbe quindi il 7° MUX di proprietà.
2) I MUX DVB-H possono essere usati anche per il DVBT-2 (come insegna la Rai).
Ora fate 1+2 e immaginate il risultato.
RAI: Come accennato RAI ha già pianificato di partire con un MUX sperimentale. Trasmetterà presumibilmente canali HD in chiaro. Mediaset, pubblicizzando il suo decoder, potrà tranquillamente affermare che fa vedere meglio anche i canali Rai.
SKY: Sky atterrerà sulla Terra, ma dovrà farlo in chiaro per parecchi anni, però... se trasmettesse con uno standard "In chiaro" che può essere ricevuto solo dai suoi decoder e pochi altri sarebbe quasi come allargare l'offerta PAY.
I suoi decoder sono già dotati di chiavetta per il digitale terrestre, anche qui c'è il bonus dei canali Rai in alta definizione ma l'applicazione più avveniristica di questo Mux in futuro potrebbe essere la trasmissione di eventi Pay sportivi regionali solo nelle aree interessate. Utilissimo per la serie B e per liberare spazio sul satellite ad esempio per aumentare l'offerta HD.
Europa7: Dal momento in cui le apparecchiature saranno installate non si tornerà indietro. O loro o qualcun altro trasmetterà un mux in T2.
Siamo già a 4 mux nazionali, abbastanza per far credere agli utenti di non essere al pari con la tecnologia e a spingere il mercato verso un nuovo cambio, magari legato alla tecnologia 3D.