Leggevo un articolo sulla liberazione dei canali 61-69 UHF (che dovrebbe avvenire nei primi mesi del prossimo anno e non più entro il 2015, sempre se non cade il governo e slitta tutto) per far posto alla banda larga e che gli indennizzi che riceveranno le tv locali che attualmente le occupano saranno davvero minimi (240 milioni di euro, ma da dividere tra tutte le tv locali italiane che occupano quelle frequenze), quindi l'unica soluzione sarebbe quella di creare dei consorzi tra le tv locali per continuare a sopravvivere.
In Campania ci sono anche emittenti abastanza grandi che occupano queste frequenze e che rischiano grosso: sul 61 Julie Italia (che contiene anche la storica Telelibera 63), sul 62 Italiamia (che, se sparisce, non fa danno a nessuno, anzi...

), sul 63 Televomero (che da poco a Caserta ha perfino acquistato la frequenza da Casertamia, bell'investimento...

), sul 64 Levante TV (che è un doppione del mux Canale 9 sul 42, quindi anche qui non è una grossa perdita), sul 65 varie piccole tv locali (che credo si faranno ospitare in altri mux se vogliono andare avanti), sul 66 Lunaset 2 (niente di che), sul 67 mi sembra che TivuItalia stesse creando un network nazionale (e adesso dovrà arrangiarsi in altra maniera), sul 68 e 69 altre tv locali con bacini d'utenza più piccoli.
Insomma, si prevedono altre battaglie e ricorsi all'orizzonte...