Ho letto tutti i post sulla questione mux 4 RAI, e quindi voglio dire anch'io la mia. Innanzitutto sulla questione canone, anch'io sono d'accordo sul fatto che si debba pagare indipendentemente da ciò che si riceve, essendo un'imposta quindi obbligatoria e non facoltativa com'è invece per il caso della tassa.
Ma c'è anche un altro dato su cui riflettere, i soldi del canone se li intasca sempre la RAI, per cui se è un'imposta sul possesso dell'apparecchio televisivo, e nessuno dice che non sia così, allora perchè quei soldi non finiscono nelle casse del Ministero Sviluppo economico - dipartimento comunicazioni ?
Si è vero la RAI è statale, ma lo Stato non ha un solo euro di introiti dalla RAI, i soldi del canone vanno nelle casse della RAI e li rimangono dove poi vengono sprecati per varie amenità e ridicolagini che non hanno niente a che fare con la funzione di servizio pubblico.
Detto ciò si è detto anche della questione impianti e frequenze, e della loro semplice conversione al digitale, ebbene ai Camaldoli, c'erano ben 5 frequenze RAI tra Napoli Camaldoli e Napoli Eremo, a Napoli Eremo c'erano i 3 analogici, a Napoli Camaldoli c'erano il mux A che irradiava in ogni direzione se non sbaglio coprendo quindi tutto quanto non era coperto dal Faito, e un 57 analogico che replicava Rai 3 solo verso le zone ad Est di Napoli.
Ora invece di accendere un inutile 23 mux 1, potevano convertire il mux A in mux 4 con la stessa configurazione cioè irradiando a 360°, invece no, per la loro stramaledetta mania di voler garantire ad ogni costo la copertura del mux 1 hanno acceso questo inutile 23 UHF, ma prima Rai 1 in analogico come si riceveva in UHF ?????
Voglio capire il caso del Faito dove Rai 1 era sul canale B della I banda che è stata dismessa con il DTT e quindi non essendoci mai stato un impianto in VHF3 si è deciso di trasmetterlo in UHF, ma dai Camaldoli che bisogno c'era ?
Il mux 1 è già coperto più che sufficiente per le zone non raggiunte dal Faito, sia da Montevergine sul 5, che dai Camaldoli sul 6, oltre che da altri piccoli micro-ripetitori locali, come ad esempio a Sorrento sul 9 o sull'11, o come il caso del Castello di Avella per la bassa irpinia, stefio potrà dare conferma.
Infine per quanto riguarda la disparità di trattamento con il nord, c'è stata eccome se non c'è stata, come giustamente diceva massera anche località liguri di 8.000 abitanti hanno avuto i 4 mux sia dai ripetitori di prima fascia che da quelli locali, ed il bacino d'utenza dei Camaldoli o di Montevergine o di Caserta non è certamente da meno di quello di una di queste località liguri da 8000 abitanti con tutto il rispetto dovuto.
