paolobov ha scritto:
Ciao, cerco conforto per quanto riguarda I canali RAI che si ricevono dal chiunzi s.angelo, ho da poco interpellato telefonicamente il tecnico rai che nei giorni scorsi aveva misurato il segnale con la sua strumentazione in piazza S. Alfonso e ni diceva che il segnale era ottimo e loro non avrebbero più modificato nulla, mi chiedevo se altri sul forum ricevono bene la RAI sul canale 9 VHF dal chiunzi, e se avete consigli o lamentele da rivolgere alla RAI, uniamoci. Ciao
Non credo che abbiamo avuto a che fare con lo stesso tecnico Raiway. Quello che ha fatto rilevamenti all'incrocio di Barbazzano con via Arcivescovo Cesarano ed è stato anche ospitato da Telenuova, per controlli minuziosi sul segnale, ha parlato di segnale debole con riferimento al mux 1 che trasmette sul canale 9 in VHF. Gli aggiustamenti - a distanza di almeno dieci giorni -devono però ancora arrivare. Noi aspettiamo...
jumper ha scritto:
Voglio spezzare una lancia a favore della RAI.
Un mio amico aveva lo stesso problema, è bastato sostituire il cavo antenna (il suo era vecchio di almeno una decina di anni) e si vede tutto benissimo senza squadrettamenti.
Purtroppo con il segnale digitale tutto è più "sensibile".
basta una piccola interferenza per vedere male.
Quindi, a mio avviso, le prime cose da fare sono quelle di controllare l'impianto di casa
Convengo certamente sul fatto che qualche antenna non è perfettamente a punto. Ma da qui a difendere l'operato della RAi ce ne corre.
E dico anche perchè, senza peli sulla lingua:
1) Nella qualità di produttore e distributore di un servizio pubblico, la RAI aveva il dovere di effettuare prove e controprove prima del fatidico giorno dello switch-off per evitare brutte sorprese alla maggior parte degli utenti; operazione fatta invece da quasi tutte le emittenti private. Se le hanno fatto, in incognito, sono state del tutto fallimentari.
2) i signori di Raiway che hanno curato il passaggio al digitale avrebbero dovuto innanzitutto - nella composizione dei mux - dare la precedenza ai tre canali principali, quelli storici, vale a dire Raiuno, raidue e raitre. Dare precedenza significa mettere
tutti, e sottolineo tutti, quelli che prima vedevano la tv analogica di vedere quella digitale senza ricorrere ad astruserie tecniche. Dovevano ricordarsi che la popolazione italiana è composta in gran parte da anziani che mal si adattano alle novità tecnologiche e che - se proprio si devono adattare per stare al passo con i tempi - non possono essere torturati con nozioni ai più incomprensibili. Inoltre avrebbero dovuto curare il trapasso nei minimi particolari trasmettendo - per facilitare i più - i tre principali canali in UHF, o tutt'al più in VHF ma sulla stessa frequenza dell'analogico Raiuno.
La qualcosa - in presenza di un segnale opportunamente potenziato -non avrebbe causato disagi alla maggior parte degli utenti dell'agro nocerino.
3) Chiudo citando l'infelice pubblicità che ci sta accompagnando da tempo. "LA RAI E' DI CASA", ma a casa di chi, di grazia? Forse a casa di chi - potendo disporre di un buon reddito - si è attrezzato con decoder satellitare TIVUSAT o SKY? suvvia, siamo seri!!! e soprattutto non scherziamo con chi deve tirare la cinghia in ogni momento del mese per vivere dignitosamente e si sente preso in giro perchè è dalla data dello switch-off che non vede più Raiuno,due e tre.
Quei soldi spesi per la pubblicità, scomodando personaggi che comunque sono retribuiti, in un modo o in altro, potevano essere spesi più saggiamente per aggiornare gli obsoleti impianti di trasmissione. Soprattutto per far vedere i programmi prodotti a chi paga regolarmente un canone.
E come diceva il buon Peppino a Totò
"Ho detto tutto".
O quasi.