Segnali TV in Puglia, esclusa la prov. di Foggia [Switch off concluso il 25/05/12]

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Se ci fate caso, in questi giorni nel mux ReteA2 sono approdati molti canali di televendite prima presenti in alcuni mux locali. Secondo me Persidera (TIMB+ReteA) sta facendo di tutto per accapparrarseli per non farli chiudere, a discapito ovviamente dell'emittenza locale.

Non credo che sia quello il motivo visto che il gruppo GoldTV ha creato nuovi canali di televendite per i mux locali (Air Italia, Linea Italia ndr).

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TN deve necessariamente rimanere con quei due canali...perchè dovrebbe prendere una terza frequenza? chi gliela dà? da dove la prendono dato che non esiste? Impossibile. Per me faranno di tutto per tenersene una (non so come) ma da Montrone mi aspetto di tutto anche che le lasci accese tutte grazie a ricorsi appelli ecc...

L'AGCOM. Perchè presumo (ma posso sbagliare) che ci sia un nuovo riassetto delle frequenze deciso dal Ministero dello sviluppo Economico, mica fanno solo spegnere quelle che interferiscono senza assegnare le "libere" altrimenti si crea il caos. Concordo con te che ci saranno corsi, ricorsi e contro-ricorsi fino a quando l'UE non ci sanzionerà con una forte multa...
Le mie sono solo supposizioni, voglio vedere come andrà a finire questa storia e chi ne pagherà le gravi conseguenze. ;)
 
Sì ci dovrebbe essere un riassetto ma le frequenze libere si contano su una mano (E6-E10?-24-54?-58?) e dargliene una interamente a TN che già ne ha una (27) e possiamo dire anche un'altra (43) è inammissibile se si deve dar spazio a tutti gli altri...non possono farlo...è più probabile come dicevo prima che TN non spenga e lasci accesa una o due delle 4 frequenze che dovrebbe spegnere facendo casini vari tra ricorsi ecc. per tenerle e nel frattempo lasciandole attive...mi riferisco in particolare al ch33 o il ch23. In pratica ci sarà il caos ad ogni modo ;)
 
Allora, andando a ripescare la legge di conversione 21 febbraio 2014, n. 9 da cui tutto il discorso dello spegnimento coattivo ed improcrastinabile delle frequenze assegnate agli Stati esteri oltre-Adriatico, ha avuto origine, si legge (ho eliminato le parti meno rilevanti dell'art.6, commi 8, 9 e 9-bis, per la comprensione dei concetti di fondo):

"8.
(...) l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni avvia le procedure per escludere dalla pianificazione delle frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre le frequenze riconosciute a livello internazionale e utilizzate dai Paesi confinanti, pianificate e assegnate ad operatori di rete televisivi in Italia e oggetto di accertate situazioni interferenziali alla data di entrata in vigore del presente decreto (...).
La liberazione delle frequenze di cui al primo periodo deve avere luogo non oltre il 31 dicembre 2014. Alla scadenza del predetto termine, in caso di mancata liberazione delle suddette frequenze, l'Amministrazione competente procede senza ulteriore preavviso alla disattivazione coattiva degli impianti avvalendosi degli organi della polizia postale e delle comunicazioni (...).


9.
Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, (...), sono definiti i criteri e le modalita' per l'attribuzione, entro il 31 dicembre 2014, in favore degli operatori abilitati alla diffusione di servizi di media audiovisivi, di misure economiche di natura compensativa (...) nella misura massima di 20 milioni di euro (...), finalizzate al volontario rilascio di porzioni di spettro funzionali alla liberazione delle frequenze di cui al comma 8. (...)


9-bis.
L'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni stabilisce le modalita' e le condizioni economiche secondo cui i soggetti assegnatari dei diritti d'uso in ambito locale hanno l'obbligo di cedere una quota della capacita' trasmissiva ad essi assegnata, comunque non inferiore a un programma, a favore dei soggetti legittimamente operanti in ambito locale alla data di entrata in vigore del presente decreto, che procedano al volontario rilascio delle frequenze utilizzate di cui al comma 8 o a cui, sulla base della nuova pianificazione della stessa Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni,
trovandosi in* posizione NON piu' utile nelle graduatorie di cui all'articolo 4 del decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34 (...), sia revocato il diritto d'uso."

* mie parole per rendere il senso della lettera della norma

Quindi, il senso è che le frequenze definite non utilizzabili dall'Italia, secondo le zone in quanto stabilito dal provvedimento, devono essere spente entro il 31 Dicembre di quest'anno e in mancanza, intervengono d'imperio gli organi della polizia postale e delle telecomunicazioni; le frequenze utilizzabili restano comunque accese (cioè, da noi, 27-29-35-39-43-46).
E' prevista una procedura di rilascio volontario delle frequenze (e possono essere rilasciate anche quelle 6 frequenze utilizzabili): gli operatori di rete che concordano il rilascio della frequenza avranno un indennizzo (la somma complessiva messa a disposizione per tutti gli operatori di rete in tutta Italia è pari come importo massimo possibile a € 20.000.000).
Gli operatori di rete che procedono al rilascio di frequenze non più utilizzabili oppure i raggruppamenti di operatori di rete che non rientrano in un'apposita graduatoria che sarà stilata dall'AGCOM riseguendo la procedura già prevista per lo switch-off, ma a livello di nuovi raggruppamenti di operatori di rete che si formeranno e faranno richiesta, avranno diritto ad essere ospitati nei mux regionali legittimati ad operare; si specifica che i soggetti assegnatari di questi diritti d'uso avranno l'obbligo di cedere una quota di capacità trasmissiva pari ad almeno un programma/canale, ma sarà l'AGCOM, secondo le Regioni, a specificarne il numero che potrà essere anche pari a 2 o 3 (comunque almeno 1).
Questo significa che i soggetti che hanno avuto la fortuna di essere assegnatari di una frequenza non inibita, non sono costretti a rottamare, ma lo possono anche fare; se non rottamano, saranno costretti a cedere spazio ad 1 o 2 o 3 canali di terzi che o sono stati costretti a subire lo spegnimento della loro frequenza o che hanno deciso di partecipare alla procedura di rilascio e di costituzione di raggruppamenti/consorzi per l'assegnazione di una frequenza e non sono riusciti ad ottenerla perché fuori dalla graduatoria corretta ri-redatta dall'AGCOM sulla base delle richieste giunte (a quanto pare, la definizione di queste ennesima graduatoria ricalcherà quella già predisposta per lo switch-off, ma cumulando i punteggi che a suo tempo furono ottenuti daggli attuali operatori di rete assegnatari, almeno così sembra dedursi!).
In ogni caso, i soggetti che hanno una frequenza assegnata, avranno l'obbligo di ospitare 1 o 2 o 3 canali fra quelli che non sono riusciti a disporre di una frequenza su cui trasmettere. Credo che sia questa la procedura che le autorità (poco autorevoli, a dire il vero) competenti abbiano inteso predisporre per risolvere 'sto gran casino che esse stesse sono state tanto brave a generare.


Continuerò presto a completare ed editare il tutto.


L'AGCOM. Perchè presumo (ma posso sbagliare) che ci sia un nuovo riassetto delle frequenze deciso dal Ministero dello sviluppo Economico, mica fanno solo spegnere quelle che interferiscono senza assegnare le "libere" altrimenti si crea il caos. Concordo con te che ci saranno corsi, ricorsi e contro-ricorsi fino a quando l'UE non ci sanzionerà con una forte multa...
Le mie sono solo supposizioni, voglio vedere come andrà a finire questa storia e chi ne pagherà le gravi conseguenze. ;)
Comunque, la procedura suddetta, mi sembra sia stata congegnata per evitare troppi ricorsi e contro-ricorsi: se sei su una frequenza inibita, o rilasci volontariamente la frequenza o ti viene spenta dopo il 31/12. Se la rilasci, quale operatore di rete avrai un indennizzo; potrai partecipare alla definizione della nuova graduatoria come operatore di rete da solo o meglio in raggruppamento con altri operatori perché le frequenze sono poche: se ottieni la frequenza, la utilizzi insiemi ai tuoi compagni di frequenza; se non la ottieni, hai diritto a farti ospitare in una delle frequenze operative (anche se qui le frequenze sono troppo poche e lo spazio è quello che è, ma ci si può far star tutto, ma ritengo sempre con almeno 8 - 9 frequenze).
Non farei affidamento sul 54 o il 57 (attualmente di Retecapri se non si sposta sul 54) perchè se TN perde il 59, anche se rimane con il 27 e il 43 prenderà una terza frequenza. Se non erro, il 43 non è di TelePuglia anche se consociata con TN? E in questo caso o spengono TP oppure prendono una nuova frequenza... Ammeno che Tn non accetti di rimanere con 2 canali ma in cambio prende la LCN 7 perchè anche in questo c'è un ricorso vinto da varie emittenti (NDR), potrebbe optare "per uno scambio" favorevole per lei. Se prende una nuova frequenza TN, le libere si riducono ancora e non bisogna dimenticare che in seguito i canali 51-60 dovranno essere liberate e MDS con il 52 e TIMB con il 55/60 (ancora per poco) devono scendere sotto e occupare canali liberi... ma quali? Bel problema... di non poco conto per la emittenza locale pugliese. Per il vhf E10 non credo CanaleItalia lo liberi, alcuni canali sono doppioni del 46 ma non credo entrino tutti in un solo mux. Rimane l'E6, ma TeleRegione potrebbe spostarsi su questa frequenza altrimenti dove andrebbe a finire? E si riducono ancora le libere che non devono interferire con le regioni limitrofe (in primis il ch 24 con il mux1 Rai) :eusa_think:
In aggiunta, qui va detto che un utilizzo di frequenze come il 54 (o 57 se Retecapri passa al 54) e 58 non è poi, improbabile come opzione. La liberazione delle frequenze superiori al 50 (o 49) è previsto per il futuro, ma avverrà necessariamente contestualmente al passaggio al DVB-T2 e sarà un'altra storia. La questione LCN, poi, è tutt'altra storia soggetta ad altri principi e procedure che non hanno nulla a che fare con questa storia. TeleNorba non può pretendere LCN che non le competono in base alla normativa nazionale (mi sa che il nuovo Piano LCN prevede che le LCN 7 - 8 - 9 vadano sempre a canali di livello nazionale), ma avendo 2 frequenze non inibite, può tenersele (tanto societariamente si tratta della stessa cosa) e le altre 4 le può rottamare che le conviene di più, dato gli utilizzi che ne ha fatto finora (ma non dilunghiamoci sui singoli soggetti). Il VHF E10 è utilizzato da CanaleItalia2 (in realtà, è in gestione in pendenza di procedura concorsuale di TivùItalia) in base ad un diritto d'uso transitorio sempre revocabile dal Ministero per esigenze superiori, com'è verosimilmente in questo caso.
Ciao!
 
Ultima modifica:
Come ha scritto Eliseo citando pezzi della Legge, si evince che la graduatoria per l'assegnazione delle frequenze venga fatta in base alla procedura già attuata prima dello switch off , in base anche al punteggio ottenuto in precedenza, volevo chiedervi che fine faranno tutte quelle emittenti che sono nate dopo lo switch off, esempio Punto tv o Manfredonia tv, ma c'è ne sono tante altre ancora.
 
Vuoi vedere che tra le emittenti rimane TBM, e molti saranno costretti ad andare su un mux con i canali spenti ? :D
 
Alla fine se fanno mega consorzi si traarranno solo benefici. In quanto, rimarranno meno siti dalla stessa postazione e quindi meno antenne da puntare con vari filtri e porcherie varie.
 
Come ha scritto Eliseo citando pezzi della Legge, si evince che la graduatoria per l'assegnazione delle frequenze venga fatta in base alla procedura già attuata prima dello switch off , in base anche al punteggio ottenuto in precedenza, volevo chiedervi che fine faranno tutte quelle emittenti che sono nate dopo lo switch off, esempio Punto tv o Manfredonia tv, ma c'è ne sono tante altre ancora.
Diciamo che tutto sommato, i canali regionali attuali validi saranno una sessantina in tutta la Regione, compresi quelli nativi digitali, e tenendo conto che il mux di CanaleItalia (che ha status regionale) potrebbe essere costretto ad ospitare al massimo 3 canali regionali e volendo preservare i canali più importanti di livello nazionale ospitati in mux regionali (soprattutto nel mux 7GOLD), allora diaciamo che con 8 - 9 mux in modulazione 64QAM e FEC=3/4 si possono ospitare circa 9 canali per mux con un livello di bit-rate per canale abbastanza decente: penso che se la emittenza regionale pretende 8-9 mux (magari 10 che darebbe maggiori margini di sicurezza e risponderebbe pienamente alla ratio della attuale normativa, considerando anche le frequenze VHF e magari anche 54 e 58) senza accontentarsi dei 6 e se si organizzano e collaborano fra loro, si potrebbe riuscire ad avere 9 mux ben fatti con una copertura abbastanza buona su tutto il territorio regionale, salvando esattamente tutti i canali regionali decenti attualmente presenti ed eliminando doppioni, canali tematici inutili, slot vuoti e buona parte dei canali di televendite (oramai poco remunerativi, data la enorma concorrenza anche da paret di emittenti di livello (quasi-)nazioanle.

Vuoi vedere che tra le emittenti rimane TBM, e molti saranno costretti ad andare su un mux con i canali spenti ? :D
Fortunatamente, una delle poche cose buone di tutto questo, è che anche il canale 41, ora appannaggio di TBM, è fra quelli da disattivare: così è la volta buona che finisce questa agonia di questa rete spesso mal-funzionante e mai davvero decollata ................
Alla fine se fanno mega consorzi si traarranno solo benefici. In quanto, rimarranno meno siti dalla stessa postazione e quindi meno antenne da puntare con vari filtri e porcherie varie.
In effetti, attraverso i consorzi fra 2 o + operatori di rete e con meno frequenze, può essere la volta buona che attuino un utilizzo più razionale ed efficiente delle postazioni, ad esempio, fra tutte, concentrando tutte le emissioni su Cassano e mettendo da parte, una volta e per sempre, Modugno.

:hello:
 
Ultima modifica:
Diciamo che tutto sommato, i canali regionali attuali validi saranno una sessantina in tutta la Regione, compresi quelli nativi digitali, e tenendo conto che il mux di CanaleItalia (che ha status regionale) potrebbe essere costretto ad ospitare al massimo 3 canali regionali e volendo preservare i canali più importanti di livello nazionale ospitati in mux regionali (soprattutto nel mux 7GOLD), allora diaciamo che con 8 - 9 mux in modulazione 64QAM e FEC=3/4 si possono ospitare circa 9 canali per mux con un livello di bit-rate per canale abbastanza decente: penso che se la emittenza regionale pretende 8-9 mux (magari 10 che darebbe maggiori margini di sicurezza e risponderebbe pienamente alla ratio della attuale normativa, considerando anche le frequenze VHF e magari anche 54 e 58) senza accontentarsi dei 6 e se si organizzano e collaborano fra loro, si potrebbe riuscire ad avere 9 mux ben fatti con una copertura abbastanza buona su tutto il territorio regionale, salvando esattamente tutti i canali regionali decenti attualmente presenti ed eliminando doppioni, canali tematici inutili, slot vuoti e buona parte dei canali di televendite (oramai poco remunerativi, data la enorma concorrenza anche da paret di emittenti di livello (quasi-)nazioanle.


Fortunatamente, una delle poche cose buone di tutto questo, è che anche il canale 41, ora appannaggio di TBM, è fra quelli da disattivare: così è la volta buona che finisce questa agonia di questa rete spesso mal-funzionante e mai davvero decollata ................

In effetti, attraverso i consorzi fra 2 o + operatori di rete e con meno frequenze, può essere la volta buona che attuino un utilizzo più razionale ed efficiente delle postazioni, ad esempio, fra tutte, concentrando tutte le emissioni su Cassano e mettendo da parte, una volta e per sempre, Modugno.

:hello:
Dimentichi le emissioni da Bari.
 
Diciamo che da Bari, ci sono emissioni VHF e quelle possono restare da lì. Mi riferivo ai mux in UHF. Tanto, vanno sempre impiegate 2 antenne distinte. Ciao
No no. Da Bari ci sono le uhf anche. TELEBARI E ANTENNA SUD. Almeno se non ricordo male.
 
No no. Da Bari ci sono le uhf anche. TELEBARI E ANTENNA SUD. Almeno se non ricordo male.
Ma appunto, io dico che con 8-9 mux dove ciascun mux è consorzio fra 2 o + degli attuali operatori di rete, sarebbe meglio razionalizzare anche le postazioni. Ad esempio, i canali storici dell'attuale mux AntennaSud e quelli del ch.22 potrebbero confluire su un unico mux e impiegare, per la copertura di Bari e dell'ovest barese, solo la postazione di Cassano, sfruttando i sistemi radianti attuali (cosa che sarà facilitata dal minor numero di emissioni che ci sarà da ogni postazione). [ma questo è solo un esempio fra i tanti possibili, tanto per dire ..........]. Ciao
 
Certo che di qui a poco ne vedremo delle belle. Anche se il rischio che emittenti storiche vengano spente è molto alto, un po per il periodaccio che sta attraversando il nostro Paese e un po per la mancanza di volontà da parte di tutti gli opetatori di unirsi tutti insieme e fare fronte comune.
 
Da Bari-Modugno trasmettono:

ch45 AntennaSud;
ch22 TeleBari;
ch39 TeleSveva;
ch35 7Gold;
ch57 ReteCapri;
ch23-27-34-43-59 TN.
 
Da un conteggio che ho fatto, rimarrebbero ai locali queste frequenze in UHF: 24, 25,27,29,35,39,43,46,54,57,58 (quelle in grassetto al momento non sono utilizzate).

Sarebbe l'occasione per condividere risorse, attrezzature e materiali per formare un bel bouquet pugliese che occuperebbe dalla 10 alla 19, oltre che poi riprendere la numerazione in base ai criteri dell'AGCOM. Speriamo che è la volta buona :icon_redface:

Se ne è già parlato: il ch.24 sì, ma sarà destinato al mux 1 RAI in Basilicata e Molise e quindi sarebbe un canale molto limitato ed utilizzabile solo da alcune postazioni. Il ch.25 è stato assegnato all'asta a Cairo e questo nuovo mux nazionale sarà attivato a partire da Gennaio/Febbraio 2015. Il ch.57 è assegnato al mux naz. di ReteCapri. I canali 54 e 58, in linea di massima, sono utilizzabili. Anche le frequenze VHF E6 e E10 sarebbero utilizzabili, Per quanto concerne i mega-consorzi, li dovranno fare, se vogliono sopravvivere tutti, ma per ragioni di procedura legale e amministrativa e per ragioni tecniche, non credo che è possibile, nè conveniente arrivare ad una soluzione come quella da te prospettata, ad es, di un mux con tutti i canali nelle posizioni LCN 10-19.
Per il resto, si è già scritto molto nel week-end, nei vari post precedenti.
Ciao ;)
 
Se ne è già parlato: il ch.24 sì, ma sarà destinato al mux 1 RAI in Basilicata

ci sarebbe la possibilità, vista la situazione, di assegnare a Rai 1 Basilicata una delle frequenze che da noi deve essere spenta?, magari spostando un mux che ora occupa in Basilicata tale frequenza, ad esempio il 34 o il 51?
in questo modo almeno il 24 sarebbe utilizzabile
 
Sarebbe da lasciare il 29 per il mux 1 rai basilicata dato che da voi il 29 dovrebbe essere liberato. Resta il problema Pierfaone, temo che con la sua posizione e la sua antenna sbarchi al di la del mare. Non ho dati con la nuova antenna, ma con la vecchia era avvistato in sicilia.

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se non ho capito male le frequenze da escludere sono UHF 21 - 22 - 23 - 28 - 31 - 33 - 34 -41 - 45 - 51 - 53 - 59, pertanto la 29 è ancora utilizzabile.
Assegnare alla Basilicata una tra le frequenze presenti tra quelle da eliminare mi sembra una ottima soluzione, per lasciare alla Puglia una frequenza in più e garantire alla Basilicata che non ci siano interferenze con noi pugliesi.

Ma si sa, le cose fatte bene in Italia non esistono e quindi non lo faranno mai
 
ci sarebbe la possibilità, vista la situazione, di assegnare a Rai 1 Basilicata una delle frequenze che da noi deve essere spenta?, magari spostando un mux che ora occupa in Basilicata tale frequenza, ad esempio il 34 o il 51?
in questo modo almeno il 24 sarebbe utilizzabile

Sarebbe da lasciare il 29 per il mux 1 rai basilicata dato che da voi il 29 dovrebbe essere liberato. Resta il problema Pierfaone, temo che con la sua posizione e la sua antenna sbarchi al di la del mare. Non ho dati con la nuova antenna, ma con la vecchia era avvistato in sicilia.

se non ho capito male le frequenze da escludere sono UHF 21 - 22 - 23 - 28 - 31 - 33 - 34 -41 - 45 - 51 - 53 - 59, pertanto la 29 è ancora utilizzabile.
Assegnare alla Basilicata una tra le frequenze presenti tra quelle da eliminare mi sembra una ottima soluzione, per lasciare alla Puglia una frequenza in più e garantire alla Basilicata che non ci siano interferenze con noi pugliesi.

Ma si sa, le cose fatte bene in Italia non esistono e quindi non lo faranno mai

Allora, in effetti, avevo anche ventilato l'ipotesi che, assegnando al mux 1 RAI per la Basilicata, una delle frequenze da liberare in Puglia anziché il ch.24, quest'ultima frequenza sarebbe assegnabile in Puglia ad un mux regionale, ma le cose non sono così facili: bisognerebbe trovare sì, una frequenza libera in Puglia, ma anche facilmente compatibilizzabile con le emissioni regionali di altre Regioni confinanti con la Basilicata, e poi, bisogna anche tener conto del suo possibile impiego in Molise sempre per il mux 1 RAI, ma anche in Molise ci sono molte frequenze da liberare per la questione delle interferenze ai danni dei Paesi esteri; tuttavia, se ci si sforzasse, si potrebbe trovare il modo per consentire alla Puglia l'uso di una frequenza aggiuntiva a favore dei mux regionali, dato che ne restano davvero pochissime per la emittenza regionale.
Mentre il ch.29, da noi, come detto, è da NON liberare, cioè potrà/dovrà continuare ad essere utilizzato e, a maggior ragione, adesso, per rendere di più ampia copertura questa frequenza in Puglia senza le attuali limitazioni, è bene che il mux 1 RAI Basilicata abbandoni il ch.29 e passi ad altra frequenza. Ciao ;)
 
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