VILLO1988 ha scritto:
M'aggrego anch'io alla discussione..
Tu hai ragione ad utilizzare il termine "selezione naturale" anche se è un termine forte, perchè se andiamo a vedere l'opinione pubblica come vede il ruolo delle locali(contro il digitale,e quindi vs la modernità ed il progresso) e poi analizziamo la situazione si nota che la piccola emittente deve subire dei costi esagerati per poter continuare a trasmettere e passare al digitale..
Se poi, a questo aggiungi che le nazionali hanno anche frequenze migliori; io direi che forse non sono proprio state favorite e s'è cercato per davvero di fare pulizia in questo etere a favore di pochi..
Che ci sia stato un eccesso di risorse per il duopolio rai-mediaset è abbastanza evidente.
Ci ha quasi rimesso la stessa TIMB.
Ma stante la situazione politica attuale (poi giuro di politica non parlo più!), difficile potesse andare diversamente!!!
Però non si può nemmeno pretendere di avere tante frequenze quanti sono i trasmettitori adesso attivi!!!
Era giusto regolamentare l'occupazione dell'etere ed il principio di una sola frequenza per ogni mux omogeneo era corretto!
Diciamo che è stato male applicato!
Esempio: perchè una rete locale come rete Unica, che è la TV di Lecco, deve avere un suo Mux con la sua frequenza?
Si associ e condivida la sua frequenza con altri: permette ad altri di arrivare sul territorio lecchese e permette a se stessa di uscire dal proprio confine.
O si ha paura della concorrenza?
O si considera del tutto inutile allargare un po' i propri orizzonti?
Sinceramente mi sembra di essere tornato al rinascimento: ogni città era stato a sè. Così vorrebbero le locali.
Ma se non ci fosse ormai uno scambio di informazioni a livello mondiale, che ne sarebbe di questa società??