Paradox ha scritto:
Una cortesia: da profano non comprendo che cosa significhi "aggiungere un filtro" per ricevere un determinato canale. Finora io ho capito solo che per ricevere (comunque male, l'ho raccontato diverse volte qui) il ch 36 l'antennista del condominio ha dovuto togliere il filtro che "tagliava" il 36 stesso. E qui più o meno ho capito.
Mi spieghereste invece la questione del 45 (che vedo bene da sempre, senza bisogno di alcun adattamento) in termini... non esoterici? Grazie infinite.
Non è complicato! Si tratta di filtri modulari alimentati a 12V e tarati per “filtrare” una singola frequenza escludendo tutto le altre (le quali altri frequenze, in un sistema a catena passano al filtro successivo, che a sua volta catturerà un’altra singola frequenza- quella per cui è stato tarato- escludendo le altre … ecc ecc : al termine della catena ci troveremo in uscita solo la somma delle frequenze che abbiamo selezionato mediante i moduli e non tutto lo spettro. E’ il principio degli impianti “canalizzati a filtri modulari” assolutamente tipico dei condomini. I vantaggi sono che:
1) vengono filtrate solo le frequenze che si ricevono bene, così nei televisori degli appartamenti arrivano solo frequenze “buone” e non segnali che magari si ricevono bene una sera e da schifo la sera dopo (cosa facilmente prevedibile analizzando i parametri al misuratore di campo, si vede subito quali frequenze non sono robuste o sono interferite e quindi possono riceversi casualmente in un dato momento ma scomparire il giorno); il fatto di scartare subito frequenze “ballerine” ed incerte serve a non generare confusione nei condomini (che magari una sera si illudono di vedere bene un canale prima mai visto solo perché ci sono condizioni atmosferiche favorevoli alla propagazione, poi il giorno dopo lo perdono, non capiscono il perché …. e cominciano a chiamare l’amministratore che a sua volta non capisce se il motivo per chiamare l’antennista è veramente serio o se è una sciocchezza ….. e allora si filtra il meglio, quello che arriva con segnale robusto, in pratica le tv nazionali e due o tre locali ben ricevute e stop! E si contiene anche la spesa: un filtro modulare molto selettivo (a 6 celle) può costare anche 80€ …. in un impianto canalizzato in zona dove i segnali sono buoni ne vengono piazzati circa 20-25 filtri; se ne venissero piazzato di più il costo finale dell’impianto sarebbe esorbitante! Anche perché alla fine ci va l’alimentatore stabilizzato a 12V (circa 150€)e l’amplificatore (dai 100 ai 200€ a seconda della potenza e del livello massimo di uscita)… aggiungi il costo dei “ponticelli” per collegare tra lori i filtri, ovviamente il costo di palo e antenne, cavo, partitori per la distribuzione … insomma l’impianto raggiunge costi notevoli. Affidabile, ottimo … ma costoso!!! E allora si cerca almeno di contenere il numero dei filtri scegliendo le cose più importanti.
2) siccome è molto difficile che i segnali arrivino in antenna con la stessa potenza, e sarebbe invece un gran bene mandarli in amplificatore già livellati in modo da farli uscire potenziati su analoghi livelli, il fatto di poter agire sulle singole frequenze toccando la vite di amplificazione del singolo modulo mi consente di “equalizzare” meglio i segnali, ovvero di cercare di portarli ad una potenza piuttosto omogenea prima di inviarli nell’amplificatore finale;
3) utilizzare filtri modulari rende molto agevole gestire frequenze provenienti da direzioni diverse: una parte della catena di filtri può essere infatti comandata da un’antenna orientata in una certa direzione; il tratto successivo può invece essere posto sotto il controllo di un’altra antenna orientata in altra direzione e magari polarizzata diversamente. In pratica: prendo IL MEGLIO dalle singoli direzioni, filtro solo il meglio e quello che mi interessa dalle singole direzione e poi al termine della catena mi ritrovo tutte le mie frequenze scelte da diverse direzioni (una sorta di COPIA / INCOLLA!!) , le più robuste, quelle che più mi interessano e per di più “equalizzate” in potenza tra di loro pronte per essere miscelate, spedite nell’amplificatore (la cui potenza sarà rapportata al volume della distribuzione, … in soldoni alle dimensioni del condominio, e il risulto attraverso la distribuzione arriva nelle prese dei singoli appartamenti.
Ti faccio un esempio con la mia zona che è bella incasinata tra diversi trasmittenti attivi e diverse polarizzazioni e quindi rende bene!! Allora, ad Arona, nella mia zona, i segnali arrivano bene da : Varese Campo dei Fiori in pol. orizzontale, Varese Campo dei Fiori in pol. verticale, qualcosa in verticale dal Mottarone, qualcosa in orizzontale dal Monte Penice e qualcosa pure da Laveno Sasso del Ferro in verticale! Un impianto canalizzato ideale potrebbe essere così: filtri modulari tarati sulle frequenze orizzontali provenienti da Varese CDF, ovvero: 21 (Videonovara) – 23 (Rai mux1)- 26 (rai mux 3) – 27 (tv italia)- 30 (rai mux 2) – 32 (Rete7) – 39 (Vco Azzurra) – 40 (Rai mux4): l’antenna verso CDF orizzontale la collego al primo modulo e i segnali si trasferiscono a cascata a quelli successivi filtrazione dopo filtrazione; proseguo la catena con filtri che collegherò all’antenna verticale verso il Mottarone, uno solo, il 22 (mux 1 Rai Piemonte); proseguo con altri filtri che invece faccio controllare dall’antenna orizzontale verso Monte Penice, perché li ricevo bene solo da lì: il 24 (Videostar), il 31 (Studio 1) … se fossi proprio un fanatico anche il 28! (Sol Regina Po); quindi allungo la catena con i filtri il cui segnale sarà fornito dall’antenna verticale verso CDF … e qui sono davvero tanti, volendo mettere tutto quello che arriva bene potrei mettere: il 33 (Deejay ecc) – 34 (Tele7laghi)-35 (canale 6 ecc) – 36 (mediaset, quello con Iris) – 42 (Studionord) – 44 (Cielo ecc)- 46 (Antenna 3/telelombardia ecc) – 47 (timb) – 48 (timb con La7)- 49 (mediaset, quella principale per i canali free) – 50 (se mi interessa mediaset premium)- 51 (Espansione TV) – 52 (mediaset premium se interessa) – 56 (mediaset premium se interessa) – 59 (telenova) – 60 (timb) . E stop! Non andrei a proporre a nessuno di spendere soldi in filtri per le frequenze 61-69 perché entro l’anno passano ad internet. Ho selezionato solo quello che si riceve bene in questa zona (e infatti vedrai che mancano i mux 41,43 e 45 di 7gold che da me si ricevono malissimo), manca il 53 di Canale Italia che si riceve in modo discontinuo e allora non vado a selezionarlo ecc ecc secondo il principio che spiegavo prima: i segnali migliori, più affidabili, più robusti, scelti (in questo specifico caso) per forza da direzioni diverse.
A questo punto poi è possibile scremare e rinunciare a quello che non interessa e limitare il numero magari a 20, massimo 25 moduli per ragioni di spesa.
Altre zone sono più fortunate di questa, ovvero ricevono tutto bene da una singola direzione o da due direzioni: i segnali magari arrivano già piuttosto equalizzati … e allora è inutile ricorrere ad una filtrazione a moduli . Si ricorrerà ai classici centralini UHF + ingresso IV° banda + ingresso V° banda+ingresso III° banda: la gestione dei segnali sarà molto più semplice! Ad esempio: tutto il blocco delle frequenze provenienti da Monte Penice (OPPURE in alternativa al Penice le orizzontali provenienti in IV° banda da Campo dei Fiori) nell’ingresso di IV° banda e tutte le frequenze orizzontali provenienti da Valcava (OPPURE in alternativa a Valcava quelle verticali di V° banda da CDF) nell’ingresso di V° banda.
Questo esempio vale ovviamente per la mia specifica zona di Arona … serve solo per spiegare il principio della filtrazione.
In linea di principio: più è incasinata la zona dalla quale ricevi (alcuni segnali buoni da una parte, altri importanti dall’altra e altri da un’altra ancora…) e più conviene (o si è obbligati ad usati filtri modulari); se invece lo schema di ricezione di una zona è molto semplice (ricevo tutto da una o due direzione … allora si risparmiano un bel po’ di soldi e si usa un normalissimo centralino a bande IV/V separate).
Diciamo in conclusione che nei condomini l’abitudine generale in voga da almeno 25 anni è quello fare sempre impianti canalizzati con filtri, soprattutto per quanto spiegavo al punto 1): = fornisco ai condomini solo quello che è certo e affidabile, evito di fornirgli segnali che oggi ci sono e domani no …. evito rogne, malintesi, chiamate future per questioni già previste da subito ma che poi …. vagli a spiegare ai vari inquilini che se prima vedevano tanto bene Tele “xyz” era solo una botta di c*** temporanea dovuta al tasso di umidità di quei giorni ma che il segnale in sé e debole e non si può fare niente: meglio non illuderli nemmeno e non farglielo nemmeno vedere da subito!!
Se invece un filtro per una data frequenza all’inizio non è stato installato per risparmiare sul costo (80€ circa l’uno) pur essendo quella frequenza che si è esclusa forte …. ecco che in futuro si può sempre cambiare idea. Del tipo: prima avevo risparmiato sul filtro del ch45 perché non mi interessava … ma adesso nel 45 c’è Boing per il quale i figli insistono tanto e che sul 36 vedo male: chiamo l’antennista e gli dico, mettimi quel filtro per 45 che avevamo escluso perché adesso trasmette anche Boing che interessa ai miei figli! In tal senso “si aggiunge un filtro” alla catena.
La catena dei filtri può essere ovviamente modificata qualora dovessero cambiare direzione di provenienza o polarizzazione dei segnali. Non solo: un filtro modulare , ENTRO CERTO LIMITI, può essere ritarato dall’antennista su un’altra frequenza (servono un generatore di rumore ed un analizzatore di spettro). Un 23 può essere trasformato in 26 … in un 21 … in un 30 al limite …… ma non in un 64, troppo lontano!!! Così come un 60 potrà essere ritarato in 62, in un 56 ….. ma non in 22!!)
Spero di averti sciolto i dubbi … o almeno di non averne aggiunti altri!!!!
