aristocle ha scritto:
E perché?
Secondo come dici tu con la scusa dell'offerta ppv dovremmo favorire il duopolio concedendo mux a oltranza e giocando soprattutto sul fatto che per la legge Gasparri non vengono conteggiati come canali !!
Non hai risposto all'altra domanda: credi giusto che Rai e Mediaset non fanno alcuna gara per trasmettere mentre gli altri debbono farlo?
Secondo te, togliendole le frequenze, Mediaset rinuncerebbe ad alcuni canali oppure semplicemente aumenterebbero la compressione?
Inoltre c'è sempre la speranza di vedere qualche offerta HD free che, per ragioni economiche, in Italia può essere offerta solo da Rai e Mediaset: se togli le frequenze, dove mettono l'HD?
Riguardo la domanda: premesso che sono poco informato circa le gare per l'assegnazione di frequenze tv, da quanto ne so non c'è stata alcuna gara nemmeno per le frequenze già utilizzate da altri operatori, quindi non vedo dove sia il problema.
aristocle ha scritto:
Fammi capire, se mediaset fa televendite e suonerie va bene, se trasmette a bitrate basso va bene, ma se lo fanno gli altri sono degli incapaci?
Non mi risulta che Mediaset trasmetta prevalentemente televendite, lettura del futuro via telefono, intrattenimento telefonico a luci rosse e via dicendo.
Così come non mi risulta che Mediaset o altri operatori nazionali trasmettano con qualità audio/video degna di una videochiamata tramite cellulare 3G con poco segnale: certo la qualità è molto bassa (ed io sono uno dei primi a lamentarsi, basta dare un'occhiata ai miei post), ma esistono situazioni peggiori.
Se hai un'antenna satellitare su 13E, fatti un giro tra i vari canali italiani "minori", guarda con che qualità trasmettono e dimmi se non è una vergogna.
aristocle ha scritto:
1.Per farli essere all'altezza devi metterli a pari condizioni: è vergognoso che ci siano reti nazionali con coperture sproporzionate rispetto ad altri operatori.
Capisco che a chi ragiona in un certo modo piace oscurare gli altri, ma bisogna dare spazio a tutti e poi chi è più bravo si vedrà.
2.Come sai anche tu è pieno di lamentele sulla qualità editoriale rai e mediaset, semplicemente le cose non cambiano perché è pieno di persone come te che si accontentano di quello che il cavo coassiale fa entrare dentro il televisore, e addossando la colpa agli altri mischiando cause ed effetti.
3.Pensi davvero che gli altri siano autolesionisti?
4.Non pensi che la pubblicità raccolta da rai e mediaset penalizzi l'ingresso di nuovi editori, in primis le tv locali che se sforano i limiti devono chiudere?
5.Però stavolta rispondi, non tagliarmi il post a strisce.
1. A quali altri operatori ti riferisci? Comunque vorrei riportare un dato particolarmente interessante: molti broadcaster locali trasmettono sia sul terrestre, sia sul satellite (molti da 13E, la principale posizione orbitale per gli italiani) eppure nessuno li guarda, un motivo ci sarà.
L'attuale posizione di Mediaset è stata creata dal mercato (Rai è un broadcaster di stato quindi si è affermato in modo un pò diverso), forse con qualche aiutino esterno, ma sempre dal mercato, quindi perchè stravolgere tale situazione?
2. Esistono molte persone che si stanno rendendo conto degli enormi problemi di Rai e Mediaset, ma affermare che io "mi accontento di quello che il cavo coassiale fa entrare dentro il televisore" è quasi un insulto
3. Non ho mai accusato nessuno di essere autolesionista, semplicemente non mi sembra molto sensato togliere frequenze a due giganti anzichè toglierle a chi le spreca.
4. No, secondo me l'ostacolo non è la posizione dominante di Rai e Mediaset.
5. "Tagliare il post a strisce" è una tecnica per favorire la leggibilità dei thread, in alcuni forum è addirittura vietato quotare un intero post e si viene invitati a evidenziare solo i punti salienti da cui prendere spunto per la risposta.
aristocle ha scritto:
Appunto.
Ci andassero Rai e Mediaset se davvero conviene.
In genere sono i big a fare da traino, non i poveracci. Tu che dici?
Concordo, tuttavia anche i piccoli broadcaster potrebbero accettare la sfida piuttosto che lamentarsi senza fare nulla.