Domanda: tra i campionati stranieri c'è un "rapporto" tra soldi incassati dai diritti domestici e da quelli stranieri?
no, la commercializzazione estera dei vari tornei dipende, più che altro, dalla "fama" (dal potere mediatico + gli stereotipi duri a morire + le affinità linguistico-culturali tra territori) che si sono costituiti nel tempo...
ad esempio, la Premier Inglese rimane inarrivabile perchè può contare sull'affinità linguistica e non solo con il continente Nordamericano, sulla lunga tradizione nella trasmissione e, soprattutto, la possibilità di scommetterci sopra di cui gode in tutto il Sud-Est Asiatico, sulla penetrazione televisiva più o meno ovunque nel resto del mondo che gode sempre del vantaggio di essere stata la prima a sbarcare su molti mercati creando così una base di appassionati che altre realtà arrivate solo in seguito non hanno chance di colmare...
la Liga, invece, gode dell'inarrivabile prestigio di nomi come Real Madrid FC e Barcelona FC, che da soli, grazie agli innumerevoli trionfi e ai nomi dei calciatori più famosi al mondo che hanno giocato e giocano nelle loro fila, smuovono miliardi di tifosi in ogni angolo dell'Orbe Terracqueo come se vivessero tutti a Madrid o a Barcellona...
senza contare anche nel caso Spagnolo le affinità socio/cultural/linguistiche con tutto un "continente" calcisticamente importante come il Centro/Sud-America...
e così via con le varie caratteristiche che distinguono ogni torneo...ad esmpio, i grandi successi della Germania e la fama di grande organizzazione spingono la Bundesliga...e poi...poi c'è anche l'Italia, che, nonostante tutto, mantiene sempre alcune zone di grande influenza, zone in cui il nostro calcio, ancorchè "bolso" in questa fase storica, continua ad essere seguito con interesse...il problema principale per noi è che queste zone, Paesi del Golfo a parte, sono aree che non si possono definire "ricche" (penso in primis all'Est Europa, ma anche Nordafrica e, in parte, alcuni Paesi Sudamericani) e che quindi non costiuiscono mercati in grado di pareggiare nella spesa per il "prodotto calcio" internazionale quelli dove spadroneggiano altre realtà...
i diritti domestici, invece, riflettono solo ed unicamente l'interesse dei media e la popolarità del calcio in un singolo Paese in rapporto alla ricchezza interna...quindi è ovvio che in Paesi ricchi come Germania, Inghilterra o Spagna (e Italia) dove il calcio è lo sport primario (se non unico) verranno mosse cifre apparentemente enormi, mentre in altri Paesi che hanno la stessa calciofilia nostra, ma mercati interni poveri, non vedremo mai certe cifre spese per il calcio...
allo stesso tempo, negli USA o in Giappone, pur essendo mercati televisivi potenzialmente illimitati, dal momento che il calcio ha un ruolo marginale nell'interesse pubblico, vedremo sempre altri sport (che magari a noi sono sconosciuti o quasi) smuovere sempre molto più denaro e ottenere molti più titoli sui giornali che non alle nostre latitudini...