AGCOM, pubblicati i criteri del piano nazionale per le frequenze digitali (28/06/10)

Mi sa che l'AGCom ha una gran paura a pubblicare questo piano perche' poi partiranno a raffica ricorsi da tutte le parti....;)

Prevedo un gran lavoro per i TAR...
 
eragon ha scritto:
Mi sa che l'AGCom ha una gran paura a pubblicare questo piano perche' poi partiranno a raffica ricorsi da tutte le parti....;)

Prevedo un gran lavoro per i TAR...

Non è che sia molto d'accordo con questa linea di pensiero.

Il legislatore è sempre impositivo, quello che dice è legge... se ha dato compito ad una azienda di fare un piano delle frequenze secondo determinate regole quello è e va accettato.
Solo in casi di grave incostituzionalità dovrebbe essere possibile ricorrere... ma comunque non contro il provvedimento ma contro la legge stessa.

é come se gli spacciatori di droga facessero ricorso al TAR perchè la legge antidroga gli rovina gli affari.
 
commento

Qui a Roma, di Mux inutili ce sarebbero e come come per esempio 7 Gold che irradia 7 o 8 canali che trasmettono la medesima programmazione e quindi questo Mux potrebbe esser spento e 7 Gold confluire in altro MUX magari quello di Reteblu, altro esempio T9 e Teleroma 56 che irradiano gli stessi canali (ossia T9 Teleroma e Teleradio Stereo ottimi per seguire i programmi che parlano di SS Lazio), TV 2000 che è irradiato su 2 mux ossia quello RAI e quello Reteblu dove ci sta anche la versione + 1 ora del canale e quindi potrebbe uscire dalla RAI.
 
Beh se proprio dovrei lasciare un mux lo lascierei proprio a 7 gold....
Vedrai che prossimamente ci saranno nuovi canali. l'hanno annunciato. Il fatto che ci siano doppioini quello è un altro problema... ma non occupano spazio in piu nel mux

Per tv 2000 se no mai puo uscire dal mux della tv locale e non dalla rai!!!
 
War3333 ha scritto:
Il legislatore è sempre impositivo, quello che dice è legge... se ha dato compito ad una azienda di fare un piano delle frequenze secondo determinate regole quello è e va accettato.
Il ricorso nelle sedi competenti contro qualunque decisione, legge o norma, e' un diritto inalienabile dei cittadini, fino (se ammesso e proponibile, e con le modalita' previste) al ricorso alla Corte Costituzionale o alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in Lussemburgo.

Tra l'altro nel caso delle Authority il ricorso contro le loro decisioni e' gia' espressamente previsto (non e' mica il Parlamento!).

Poi... se chi ha fatto ricorso perde, peggio per lui, ha speso dei soldi per niente.
Ma il suo diritto di fare ricorso e' sacro, ci mancherebbe!
 
Ultima modifica:
Purtroppo e' la giustizia italiana che e' lenta, negli altri paesi si riesce a decidere anche in un mese...
 
In ogni caso che si vuole fare? Dare a TV-MonteCrespino 3 frequenze? Darne 2 a Tv-FiumeBello?

Non siamo ridicoli... quelle frequenze devono essere utilizzati per progetti nazionali seri. Sinceramente 3 le lascerei a broadcaster emergenti... magari non del tutto, ma emergenti nel digitale [SKY ad esempio].

Ma dare altro alle tv locali mi pare ridicolO!
 
Stefano G ha scritto:
Concordo. Per esempio il gruppo di Telecity in analogico occupava 3 canali (7 Gold-Telecity / Italia 8 / Telestar). Non vedo perché adesso le servano 3 MUX quando con una frequenza sola riesce a trasmettere gli STESSI 3 canali di prima oltre ad avere la possibilità di diffonderne altri.

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.... concordo pienamente, il casino l'hanno combinato i legislatori quando hanno previsto pari frequenza analogico digitale ... e tornare indietro la trovo dura ...
casi come telecity ce ne sono altri vedi ... E21-rete canavese-rete st.vincent-studio nord; telestudio-quinta rete-sesta rete; primantenna-motori tv; antenna 3-canale6-telelombardia-videogruppo; telenova-telesubalpina; tele novara-teleritmo e qui ci vedo assieme anche rete biella tv; rete55-quadrifoglio e altre .... e tante altre in giro per l'italia
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Claudio
 
salussolanet ha scritto:
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.... concordo pienamente, il casino l'hanno combinato i legislatori quando hanno previsto pari frequenza analogico digitale ... e tornare indietro la trovo dura ...
casi come telecity ce ne sono altri vedi ... E21-rete canavese-rete st.vincent-studio nord; telestudio-quinta rete-sesta rete; primantenna-motori tv; antenna 3-canale6-telelombardia-videogruppo; telenova-telesubalpina; tele novara-teleritmo e qui ci vedo assieme anche rete biella tv; rete55-quadrifoglio e altre .... e tante altre in giro per l'italia
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Claudio

A voler star li a pensare a cosa si poteva fare la scelta era semplice.
1 Mux a testa a chi aveva una o più concessioni nazionali
Per le locali un MUX ogni 3 canali posseduti o 1 MUX a consorzi di almeno tre canali.
Il resto venduto a caro prezzo tramite concorso.

Ma oramai così l'hanno pensata e così ce la teniamo.
 
risposta agli utenti precedenti

Caro Ale 89, sono d'accordo con te su 7 Gold che in futuro irradierà nuovi canali( sul quella discussione ci sono anche miei interventi) ma per adesso irradia su 7 o 8 canali irradia la stessa programmazione.
Chi citava SKY, sfonda una porta aperta in quanto ho commentato sulla discussione su Cielo il possibile ok dall'UE per partecipare al beuaty contest e la composizione del mux.
Il mio piano frequenze ideale resta questo:
i Mux nazionali li lascerei così come stanno con la sola eccezione del Mux 2 Rai dove ci inserirei Tv 2000 + 1 ora per far chiudere il Mux Reteblu TeleLazio e chiudere Boing + 1 che irradia la medesima programmazione di Boing
Per quanto riguarda i mux locali:
7 Gold con un solo canale (in attesa che attivino gli altri previsti) e spostandolo sul mux lascaito libero da Rete Blu TeleLazio
Super 3 invariato
T9 dove ci sono anche Teleroma 56 e Teleradio Stereo così si chiude il mux Teleroma 56 che è doppione
Europa 7 con un solo canale ( pure lui irradia doppioni)
RomaUno con 2 soli canali ossia Roma Uno e Radio Radio TV
Per il resto i mux locali li lascerei così come sono invitando le singole emittenti a non inserire canali che irradiano la medesima programmazione del canale principale ossia canale X e canale X 2 che irradia gli stessi programmi di canale x.
 
Mah per quello che dici tu per prima cosa dovrebbero fare una specie di legge in cui non si possono inserire doppioni canali +1 che invece trasmettono la stessa cosa... non inserire schermi neri canali test...

Secondo me le frequenze vanno bene cosi come sono... se le tv locali capissero che invece di inserire continuamente canali di televendite... (ok si guadagna...)
si puo affittare la banda!! Ci sono dei canali satellitari che non dispiacerebbe avere sul dtt... eppure no niente continuano a inventarsi canali inutili e questo il problema!!
 
risposta all'utente precedente

Caro Ale 89, basterebbe un regolamento ministeriale che vieti ai broadcaster di mettere sui loro MUX reti che irradiano la medesima programmazione e comunque sarebbe opportuno che l'AGCOM faccia finire questo far west al più presto dato che non se può più delle lagnanze delle reti locali. Ah, i canali dopo il 9 fino al 20 dovrebbero esser assegnate alle reti locali che sono radicate sul territorio e che propongono trasmissioni interessanti e nel Lazio ci vedrei volentieri 7 Gold, Super 3, T9, Teleroma 56, Teleradio Stereo, Roma Uno, Radio Radio TV e Europa 7.
 
Beh europa 7 non penso che almeno per ora avra una lcn intanto sarà iricevibile con il dvb-t2 e poi 7gold non è da mettere tra le locali ma tra le nazionale ;)
 
Io ci vedrei meglio ReteOro di alcune che hai detto... Poi anche ReteSole e TeleStudio
 
Aerenti Corallo pensa di ricorrere al TAR

Aerenti Corallo pensa di ricorrere al TAR per, quando uscirà, il piano delle frequenze del digitale e per l'assegnazione delle frequenze a Europa 7 (come riporta Avvenire di oggi). Ah, comunque i Mux locali erano riferiti a quelli ricevibili a Roma.
 
pierluigi da roma ha scritto:
Aerenti Corallo pensa di ricorrere al TAR per, quando uscirà, il piano delle frequenze del digitale e per l'assegnazione delle frequenze a Europa 7 (come riporta Avvenire di oggi). Ah, comunque i Mux locali erano riferiti a quelli ricevibili a Roma.
che centra aeranti corallo con europa7. e poi europa 7 aveva diritto a quelle frequenze aeranti corallo lo dovrebbe sapere
 
Secondo il commissario Mannoni dell'agcom, il piano dovrebbe essere pubblicato la prossima settimana
speriamo.
 
Ultime news al riguardo in rete

da newslinet.it

Settimana prossima dovrebbe essere pubblicato il Piano di assegnazione delle frequenze digitali revisionato da un'Agcom in burrasca. A seguito d'indiscrezioni, già si sa, però, che muteranno molte cose rispetto ad oggi.
A parte l’introduzione di reti k-SFN, in deroga al principio iniziale del single frequency network assoluto (per i privati), varieranno le frequenze del dividendo (che diventerà più appetibile) e le assegnazioni ad alcuni operatori di rete nazionali. Il tutto, ovviamente, a danno delle emittenti locali. O almeno questo è quanto sostengono gli editori areali, che non ci stanno e minacciano guerra giudiziaria e tecnica. Sul primo fronte, infatti, già nel prossimo mese di luglio potrebbero essere notificati centinaia di ricorsi al TAR contro il nuovo Piano delle frequenze, che inevitabilmente saranno seguiti da istanze cautelari di sospensione dell'efficacia dei provvedimenti amministrativi in occasione delle assegnazioni dei diritti d’uso per i canali digitali nell’Area Tecnica 3 (Lombardia, con esclusione della provincia di Mantova, dal Piemonte orientale e dalle province di Parma e Piacenza). Ai ricorsi contro il Piano si aggiungeranno, inevitabilmente, le impugnazioni degli specifici provvedimenti di assegnazione agli operatori dell’AT3, che si preannunciano molto restrittive, un po’ per la superficialità con cui è stato condotto l’accertamento sugli impianti esistenti in Lombardia e un po’ per i limiti che la scarsità di risorse frequenziali a disposizione implica. Il tutto inasprito dalla valutazione oggettiva che alle locali finiranno avanzi frequenziali conseguenti alla selezione effettuata per i nazionali e per il dividendo, con una disponibilità oltremodo limitata dalla previsione della destinazione, dal 2015, dei canali dal 61 al 69 UHF allo sviluppo della tecnologia Wi-Max. Per la seconda linea di fuoco, le stazioni locali starebbero poi pensando – e questa sarebbe l’iniziativa più dirompente – addirittura di boicottare lo switch-off, passando sì al DTT integrale, ma sulle frequenze già esercite (quelle attuali). Un’ipotesi che, di fatto, annienterebbe l’intero processo. Ma lo scioglimento del nodo gordiano delle frequenze non è l’unica richiesta di editori locali infuriati più che esasperati: sul tavolo c’è anche la spinosa vicenda dei logical channel numbers (LCN), la cui soluzione preventiva alla migrazione dell’AT3 è considerata imprescindibile, per scongiurare il collasso delle imprese televisive esistenti per azzeramento della presintonizzazione. Insomma, un’estate che si annuncia, televisivamente parlando, incandescente. (A.M. per NL)
 
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