AGCOM, pubblicati i criteri del piano nazionale per le frequenze digitali (28/06/10)

Primo consorzio tra locali

E' stato creato il primo consorzio volontario tra TV locali di un certo peso:

http://www.newslinet.it/notizie/dtt...-digitale-nazionale-che-veicolera-il-meglio-d

Dal comunicato stampa, a dire la verità, non si capisce se sia un accordo di produzione contenuti o di protezione nell'attribuzione delle frequenze.

La distribuzione geografica delle TV coinvolte non permette di dire che diventerà rilevante la rete trasmissiva nell'accordo, ma almeno per quelle del nord Italia il consorzio potrebbe tornare utile per "scambiarsi" i canali sulle proprie frequenze di competenza.

Più facile che l'accordo porti a coproduzioni di contenuti, come già avveniva in passato, ma meno formalmente.

Alla fine, in prossimità dello switch off, ad alcuni soggetti locali non deve essere dispiaciuto il modello consortile.

Bisognerebbe però vedere come è veramente organizzato il consorzio e quali saranno le finalità.
 
L_Rogue ha scritto:
Alla base di tutto il tuo ragionamento sta la volontà degli operatori di costituire il nuovo soggetto. Chi l'ha detto che lo vorrebbero? Dove sono i vantaggi?
Non l'ho detto esplicitamente ma mi sembrava evidente che ci volesse una volontà del legislatore perché nessuna azienda, spontaneamente, vuole abbandonare la sua condizione di monopolista/oligopolista per favorire l'entrata dei concorrenti.
La soluzione proposta serve appunto ad allocare al meglio la risorsa scarsa delle frequenze e ad aumentare la concorrenza col minimo impatto sulle aziende esistenti (che comunque hanno ricevuto ampi vantaggi in questi anni della loro posizione di oligopolisti).

L_Rogue ha scritto:
1) dovrebbero contribuire la parte di rete di loro proprietà;
Danno la rete ma diventano azionisti della nuova società quindi non cambia assolutamente nulla in quanto a diritti di proprietà.

L_Rogue ha scritto:
2) dovrebbero giustamente pagare l'affitto della banda che in quanto proprietari della rete attualmente non dovrebbero pagare. Gli eventuali profitti del nuovo soggetto sono legati al rischio d'esercizio, mentre i costi di affitto sono fissi e prestabiliti (Edit: questo è l'incubo di ogni imprenditore: costi fissi e profitti aleatori. E che ci vogliamo fare...);
Ma in quanto azionisti (inizialmente totali poi parziali) della nuova società riceverebbero pro quota buona parte di quegli affitti; inoltre proprio perché spinti dalla volontà di limitare i costi non affitterebbero inutilmente banda per canali doppioni solo per evitare l'ingresso dei concorrenti.
Infine, i nuovi entranti, se non riusciranno ad ottenere una frequenza nel concorso di bellezza allora avranno come unica modalità per entrare nel settore l'affitto della banda dai competitori esistenti (sempre che la vogliano affittare). Quindi per i nuovi entranti va bene che abbiano costi fissi a fronte di proventi incerti mentre per gli operatori esistenti no, quando con la soluzione proposta si potrebbe evitare questa asimmetria fra operatori televisivi nella struttura dei costi.

L_Rogue ha scritto:
3) la distribuzione/affitto della banda a terzi dovrebbe sottostare all'accordo con gli altri soci, mentre ora la decisione è a livello della singola azienda, indipendentemente dall'obbligo eventuale di cedere un tot di banda per forza a terzi.
E' evidente che la soluzione proposta prevede una minima rinuncia ma a fronte di un uso ottimale delle risorse e di una ampliamento effettivo del mercato.

L_Rogue ha scritto:
Da imprenditore, non lo farei mai, se non costretto.
Ci credo perché la condizione ottimale perseguita da un imprenditore è il monopolio non certo la concorrenza. ;)

L_Rogue ha scritto:
Discorso diverso se mi si dice: la rete è dello stato/terzi, tu azienda fornitrice di contenuti pagherai solo l'affitto della banda e i costi e affini della rete se li prende il soggetto gestore terzo.
Ma come? Se il gestore di rete è pubblico ti va bene che l'operatore televisivo abbia un costo fisso (l'affitto della rete) a fronte di proventi incerti (gli introiti televisivi) mentre non ti va bene la stessa cosa con un operatore di rete privato, parzialmente di proprietà degli stessi operatori tv, condizione che consentirebbe loro di recuperare una parte di quei costi fissi come proventi della società gestore di rete?

L_Rogue ha scritto:
Vedo vantaggi diretti e immediati, costi iniziali non soggetti al rischio d'impresa (pago per il servizio offertomi e non per l'alea dell'esercizio di un'impresa di gestione della rete), vivo tranquillo, si fa per dire con l'aria che tira al giorno d'oggi. :D
Guarda che già adesso tutti gli operatori televisivi sostengono i costi e l'alea dell'esercizio di un'impresa di gestione della rete (la propria) con un meccanismo analogo perché dal punto di vista societario operatore televisivo e gestore di rete sono soggetti distinti (Rai e Raiway; Mediaset ed Elettronica Industriale, ...) il primo che utilizza a pagamento la rete del secondo che sostiene i costi per manutenerla.

L_Rogue ha scritto:
Per quanto riguarda l'1/3 alle locali credo che ci siamo arroccati su due posizioni contrapposte da cui non ci spostiamo: perché dare solo un terzo alle locali oppure perché dare più di un terzo alle locali?
Ho fatto un discorso molto diverso e se rileggi i miei messaggi si capisce. Non ho mai detto che alle locali bisogna dare più di un terzo (sulla bontà o meno di questa cifra non mi sono proprio espresso); ho solo ribattuto che la delibera non prevede l'assegnamento 1/3 alle locali e 2/3 alle nazionali (come è stato arbitrariamente affermato) ma una cosa ben diversa e in base a questa considerazione ho spiegato che:
  • non ha senso che le locali contestino questo valore fissato dalla delibera che per loro non è limite ma una tutela,
  • non ha senso affermare che siccome non lo contestano allora va bene assegnare 1/3 alle locali e 2/3 alle nazionali perché fissare un minimo di 1/3 alle locali non è equivalente a dire ripartiamo le frequenze 1/3 alle locali e 2/3 alle nazionali. E' una semplice constatazione logica.
Poi finirà che, effettivamente, alle locali verrà dato il minimo sindicale per rispettare quel vincolo ma questo dipende appunto dalla volontà politica (e su questo non mi sono mai pronunciato) e non, ripeto, da quello che c'è scritto nella delibera. Al più ti potrei dire che quel limite minimo di 1/3 mi sembra un po' piovuto dal cielo (così come il numero di frequenze nazionali) e non riesco a vedere dietro queste scelte delle chiare motivazioni logiche.

Saluti
 
Ultima modifica:
Fatto stà che i consorzi suggeriti dai legislatori avrebbero senso se avvenissero fra tv della stessa regione come raccomandato,
il primo improprio "consorzio" che è entrato in scena è fra tv di differenti regioni ("Rete Digitale Nazionale")...
Spero l' abbian fatto per mostrare un po' i muscoli all' AGCOM e per varare il canale televisivo per il meglio delle loro produzioni-tv perchè se invece estende a piccole quote le proprietà degli editori sulla rete extra-regionale degli altri partecipanti mi farebbe da ridere immaginare un interesse di TeleLombardia per la Sicilia o di AntennaSud per il Triveneto....saremmo alla barzelletta....
Sono favorevole invece a VERI CONSORZI A BASE REGIONALE partecipati da tv che sono dislocate in province della stessa AREA...
 
EteriX ha scritto:
Fatto stà che i consorzi suggeriti dai legislatori avrebbero senso se avvenissero fra tv della stessa regione come raccomandato,
Ma che problema ti da se l'unione avviene fra locali di regioni diverse?
Anche far vedere le locali di una zona in un altra è un modo per aumentare l'offerta televisiva e male non fa di certo. Se un canale ha produzioni valide non capisco perché gli si debba impedire di farle vedere anche in altre zone d'Italia visto che il digitale potenzialmente lo consente. E comunque meglio vedere una tv locale di un'altra zona piuttosto che l'ennesimo doppione di una già esistente in zona.
Mi pare poi che Romani avesse solo suggerito alle locali di consorziarsi ma non avesse mai detto "ma solo fra locali della stessa regione". Mi dai un link dove hai letto raccomandazioni in tal senso?

EteriX ha scritto:
il primo improprio "consorzio" che è entrato in scena è fra tv di differenti regioni ("Rete Digitale Nazionale")...
Il nome scelto per la società consortile la dice lunga sulle intenzioni. Non gli danno (secondo loro) spazio sufficiente a livello locale a scapito delle nazionali e allora diventano, di fatto, operatori nazionali così da poter giocare ad armi pari nell'assegnazione delle frequenze. Tutto sommato mi sembra un atteggiamento più costruttivo della minaccia di bloccare tutto o della richiesta di rinviare il passaggio al digitale a data da destinarsi.

EteriX ha scritto:
degli altri partecipanti mi farebbe da ridere immaginare un interesse di TeleLombardia per la Sicilia o di AntennaSud per il Triveneto....saremmo alla barzelletta....
Forse l'interesse delle tv locali del nord per le regioni del sud è limitato ma il contrario non è detto perché nel nord Italia vivono tante persone del sud a cui potrebbe interessare continuare a seguire le tv locali delle rispettive zone di origine.

Saluti
 
Un nuovo elemento è arrivato ad aggiungersi a questa contorta vicenda tutta italiana: SKY ha avuto il via libera per partecipare alla (vergognosa) gara di bellezza, e i precedenti partecipanti che erano già pronti a fregarsi le mani in vista di una facile vittoria ora sono un bel po' preoccupati.
Non che cambierà molto per loro a livello di assegnazione: a restare escluso sarà qualche piccolo operatore onesto di secondo piano, ma poi ci sarà da fare i conti con un operatore che ha le spalle forti... molto forti.
Inevitabile il ricorso di Mediaset, che allungherò a dismisura i tempi di istituzione della suddetta gara.
Curioso vedere come chi si lamenta di presunti ricorsi delle tv locali che rompono le scatole o di imprenditori alternativi come europa 7 non dica nulla sui ricorsi mediaset. Eppure anche questo rischia di snaturare i tempi e il valore dello switch-off.
In teoria quello del prossimo settembre in lombardia avrebbe dovuto assegnare le frequenze in modo DEFINITIVO a tutte le emittenti autorizzate a trasmettere in tale area, permettendo investimenti e la normalizzazione in SFN dai vari ripetitori sia per le locali che per le nazionali.
Con questo rinvio ci si arriverà al 99% senza aver assegnato 5 frequenze nazionali, che, come è già successo nelle altre aree di switch-off già effettuato, saranno assegnate alle locali più o meno in esubero.
Quindi è ipotizzabile una terza data di Switch-cerotti in cui il ministro dovrà, dopo l'assegnazione delle ultime 5 concessioni nazionali, liberare le frequenze necessarie dalle tv precedentemente autorizzate da lui, o dal giudice di turno, che messo di fronte ad un ricorso e trovandosi una frequenza disponibile, magari ha riconosciuto la possibilità a qualche tv privata di continuare a trasmettere su tale frequenza.
Ricordo inoltre che le 5 frequenze nazionali in gara sono quelle da incerottare in molte zone con canali non espressamente definiti nazionali dal PNAF e quindi ancor più difficili da difendere.
Mi immagino tra uno o due anni, quando si dovrà liberare un CH del veneto dove trasmette una privata, magari importante, da ormai parecchi mesi.
Da un giorno all'altro gli si dice: "Ok, da domani tu non hai più la concessione a trasmettere. Spegni tutto. " :icon_rolleyes:
 
Comunque il beauty contest con o senza ricorso non sarebbe avvenuto prima dello switch off della Lombardia, già qualche mese fà si parlava dell'inizio 2011...sinceramente non ricordo dove l'avevo letto ma comunque da più parti....questo non per difendere il ricorso Mediaset ma perchè non mi pare che la partenza dello switch off del Nord Italia sia subordinato al beauty...L'eventuale slittamento dello switch mi darebbe fastidio ma comunque il ricorso delle locali è un loro diritto ci mancherebbe...come è diritto di MDS di fare il suo
 
Ultima modifica:
Ma almeno si sa gia' quali sono queste 5 frequenze da assegnare con il beauty contest?

Altrimenti... campa cavallo che l'erba cresce....;)
 
eragon ha scritto:
Ma almeno si sa gia' quali sono queste 5 frequenze da assegnare con il beauty contest?

Altrimenti... campa cavallo che l'erba cresce....;)

Queste le frequenze nazionali pianificate:

5,9,23 Mux1 Rai
8 Europa7
7
26 Rai Mux 3
59
30 Rai Mux 1
36 Mediaset 2
25 Rai Mux 6
40 Rai Mux 4
44 Rete A 2
33 Rete A 1
47 TimB 1
48 TimB 3
49 Mediaset 4
50 Dfree
52 Mediaset 1
55
56 Mediaset 5
57 R.Capri
58 TimB 2
60

38 DVB-T
37 DVB-T
54
11 Rai DVB-X

Se ne desume che restano da assegnare il 7,55, 59 e 60 come DVB-T e un 54 in DVB-H
Da quel che si dice al contest possono partecipare anche Rai e Mediaset (Max per 1 frequenza) e si da per scontato che la ottengano.
Restano quindi ben due frequenze per i nuovi operatori che vogliano entrare nel dvb-T, e tra questi ovviamente avremo SKY che dopo tutto quel che ha fatto una se la piglia.
Resta ancora una frequenza, e io azzarderei che sarà il 7 incerottato, a cui ambiscono telecom (in corsa anche per l'ultimo DVB-H), europa7, Screenservice, Dfree.
Tl dividendo digitale offrirà quindi la possibilità di ingresso a SKY e a 1 nuovo operatore nazionale, sempre che sia in grado di battere Telecom, Dfree, europa7 e chiunque altro degli attuali operatori che partecipasse al contest.
 
Le frequenze da assegnare per il dividendo digitale del DTT (no DVB-H) dovrebbero essere 5, quindi ne mancherebbe 1...:5eek:

E non mi stupirei se a Sky assegnassero il 7...;)
 
Questi risulterebbero essere i criteri dei definizione ed assegnazione del dividendo digitale:

estratto dal comunicato stampa dell'AGCom (08/04/2009):
(http://www.governo.it/backoffice/allegati/43741-5318.pdf)

all’esito della conversione dell’attuale sistema televisivo nazionale risulterà disponibile un dividendo nazionale di 5 reti.

Il dividendo digitale verrà messo a gara con criteri che garantiranno la massima apertura alla concorrenza ed alla valorizzazione di nuovi programmi. Alla gara saranno ammessi tutti i soggetti operanti nello spazio economico europeo (SEE).

Sono previste, nell’atto programmatico adottato, una serie di importanti misure asimmetriche destinate ad aumentare il livello di concorrenza del sistema televisivo nazionale.

I cinque lotti messi a gara (cioè 5 reti televisive nazionali) saranno suddivisi in due parti:

1) parte A, pari a tre lotti, riservata ai nuovi entranti. Non potranno presentare offerte gli operatori che hanno la disponibilità di due o più reti televisive nazionali in tecnica analogica;

2) parte B, pari a due lotti, aperti a qualsiasi offerente.
 
digNotini ha scritto:
Queste le frequenze nazionali pianificate:

5,9,23 Mux1 Rai
8 Europa7
7
26 Rai Mux 3
59
30 Rai Mux 1
36 Mediaset 2
25 Rai Mux 6
40 Rai Mux 4
44 Rete A 2
33 Rete A 1
47 TimB 1
48 TimB 3
49 Mediaset 4
50 Dfree
52 Mediaset 1
55
56 Mediaset 5
57 R.Capri
58 TimB 2
60

38 DVB-T
37 DVB-T
54
11 Rai DVB-X

Se ne desume che restano da assegnare il 7,55, 59 e 60 come DVB-T e un 54 in DVB-H
Da quel che si dice al contest possono partecipare anche Rai e Mediaset (Max per 1 frequenza) e si da per scontato che la ottengano.
Restano quindi ben due frequenze per i nuovi operatori che vogliano entrare nel dvb-T, e tra questi ovviamente avremo SKY che dopo tutto quel che ha fatto una se la piglia.
Resta ancora una frequenza, e io azzarderei che sarà il 7 incerottato, a cui ambiscono telecom (in corsa anche per l'ultimo DVB-H), europa7, Screenservice, Dfree.
Tl dividendo digitale offrirà quindi la possibilità di ingresso a SKY e a 1 nuovo operatore nazionale, sempre che sia in grado di battere Telecom, Dfree, europa7 e chiunque altro degli attuali operatori che partecipasse al contest.
Sicuro? Perche il 59 e il 60 vengono usati dalle tv locali ;)
 
Molti danno quasi certa la vincita da parte della rai e mediaset del beauty contest. Ora mi domando cosa potranno offrire per vincere questa "gara di bellezza"?

Si è parlato molto della possibile offerta di SKY sul DTT (Cielo1, Cielo2, Sky TG24, Sky Meteo 24, Sky Sport 24, ....) ma poco o nulla delle altre pretendenti in gara.
 
Stabiese ha scritto:
Molti danno quasi certa la vincita da parte della rai e mediaset del beauty contest. Ora mi domando cosa potranno offrire per vincere questa "gara di bellezza"?

Si è parlato molto della possibile offerta di SKY sul DTT (Cielo1, Cielo2, Sky TG24, Sky Meteo 24, Sky Sport 24, ....) ma poco o nulla delle altre pretendenti in gara.

:D chissà... :D
 
all’esito della conversione dell’attuale sistema televisivo nazionale risulterà disponibile un dividendo nazionale di 5 reti.

Il dividendo digitale verrà messo a gara con criteri che garantiranno la massima apertura alla concorrenza ed alla valorizzazione di nuovi programmi. Alla gara saranno ammessi tutti i soggetti operanti nello spazio economico europeo (SEE).

Sono previste, nell’atto programmatico adottato, una serie di importanti misure asimmetriche destinate ad aumentare il livello di concorrenza del sistema televisivo nazionale.

I cinque lotti messi a gara (cioè 5 reti televisive nazionali) saranno suddivisi in due parti:

1) parte A, pari a tre lotti, riservata ai nuovi entranti. Non potranno presentare offerte gli operatori che hanno la disponibilità di due o più reti televisive nazionali in tecnica analogica;

2) parte B, pari a due lotti, aperti a qualsiasi offerente.

Aperti a qualsiasi concorrente, compresi gli operatori che hanno la disponibilità di due o più reti televisive nazionali in tecnica analogica: niente massima apertura alla concorrenza, niente nuovi programmi, niente aumento del livello di concorrenza del sistema televisivo nazionale.

In queste direttive si parla di tutto e del contrario di tutto.

Diamo 3 mux a 3 operatori e poi diamo il sesto a rai e a mediaset per aprire alla concorrenza, portare nuovi programmi e anche aumentare il livello di concorrenza!
 
Ultima modifica:
Stabiese ha scritto:
Molti danno quasi certa la vincita da parte della rai e mediaset del beauty contest. Ora mi domando cosa potranno offrire per vincere questa "gara di bellezza"?

Si è parlato molto della possibile offerta di SKY sul DTT (Cielo1, Cielo2, Sky TG24, Sky Meteo 24, Sky Sport 24, ....) ma poco o nulla delle altre pretendenti in gara.
LA Rai sicuramente i canali li ha da trasmettere: C'è Rai Med, Rai Scuola, Rai Nettuno, i due canali del Parlamento in quando la Rai essendo servizio pubblico deve irradiare
 
Euplio ha scritto:
LA Rai sicuramente i canali li ha da trasmettere: C'è Rai Med, Rai Scuola, Rai Nettuno, i due canali del Parlamento in quando la Rai essendo servizio pubblico deve irradiare
Per la Rai potrebbe esserci anche:
* Rai 5
* Rai 6 (se ne era parlato)
* Euro News
* Rai Uno +1
* Rai Due +1
* Rai Tre +1

Per Mediaset:
* Italia 2
* Bis
* All News
 
Euplio ha scritto:
LA Rai sicuramente i canali li ha da trasmettere: C'è Rai Med, Rai Scuola, Rai Nettuno, i due canali del Parlamento in quando la Rai essendo servizio pubblico deve irradiare
Perchè 5 mux non le bastano? 5 (canali) x 5 (mux) = 25 (canali), mi sembrano che bastino per un'offerta di 13 canali no? E ci puoi aggiungere anche HD e +1 ;) ...
 
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