AGCOM, pubblicati i criteri del piano nazionale per le frequenze digitali (28/06/10)

digNotini ha scritto:
Filtri?
Non mettete strane idee in testa ai poveri condomini: filtri dopo lo switch off non ce ne saranno più.
I filtri servivano, come ben sapete, a selezionare uno dei più segnali diversi trasmessi sulla stessa frequenza, e/o a miscelare antenne differenti nella stessa banda.
Con l'SFN questo non servirà più, forse giusto qualche locale in zone particolarmente sfortunate, ma di base entrerà tutto senza filtri di sorta.

Si buonanotte, ti piacerebbe.....
 
digNotini ha scritto:
Filtri?
Non mettete strane idee in testa ai poveri condomini: filtri dopo lo switch off non ce ne saranno più.
I filtri servivano, come ben sapete, a selezionare uno dei più segnali diversi trasmessi sulla stessa frequenza, e/o a miscelare antenne differenti nella stessa banda.
Con l'SFN questo non servirà più, forse giusto qualche locale in zone particolarmente sfortunate, ma di base entrerà tutto senza filtri di sorta.
Seee, vabbè... :icon_rolleyes:
Non crediamo che l'avvento del digitale stravolga le regole per la corretta realizzizone di un impianto d'antenna.
E' vero che è altamente auspicabile che i vari segnali, per lo meno i principali nazionali, vengano tutti resi disponibili dai vari siti di riferimento, ma non è detto che ciò avvenga per forza, almeno in una prima fase.
E i problemi derivanti da eventuali miscelazioni di diverse antenne insistenti su bande comuni restano sempre gli stessi... :icon_rolleyes:
 
salute ha scritto:
No non è possibile identificare a priori una frequenze di serie B.
E dagli ...
Non solo è possibile, ma è stato fatto: le tv nazionali hanno avuto certe frequenze e non altre, proprio perchè queste altre non sono così affidabili come le prime. Altrimenti estrarle a sorte sarebbe stato la stessa cosa visto che "non è possibile identificarle a priori", no?
 
Ciao alexzoppi, sono d'accordissimo con te, le frequenze assegnate ai mux nazionali sono state scelte con il massimo criterio e tenendo conto anche dell'affidabilità; infatti immaginate un pò se per assurdo (o meglio se per estrazione a sorte :D ) fosse stato assegnato al mux TimB1 la frequenza Ch 62 Uhf, fra un pò di anni (nel 2014-2015 le frequenze non oltrepasseranno la Ch 61 Uhf) avrebbero dovuto nuovamente rimettere mano a tutto il PNAF; pertanto nulla è stato fatto secondo me a caso, ma tutto è stato calcolato con il massimo criterio e non certamente a sorte; lo stesso è stato valutato per le locali con la sola differenza che si è data priorità ai mux regionali cercando di assegnargli una frequenza che sia la meno problematica possibile, non cosa certamente altrettanto facile invece per le locali in senso stretto. ;)
 
alexzoppi ha scritto:
E dagli ...
Non solo è possibile, ma è stato fatto: le tv nazionali hanno avuto certe frequenze e non altre, proprio perchè queste altre non sono così affidabili come le prime. Altrimenti estrarle a sorte sarebbe stato la stessa cosa visto che "non è possibile identificarle a priori", no?

Scusami, alexzoppi, ma evidentemente non leggi i messaggi o li leggi saltando i paragrafi.

E' possibile determinare a priori che una data frequenza avrà una minore appetibilità per una TV nazionale perché essa, TV nazionale, trasmetterà, in teoria, su tutto il territorio nazionale, quindi anche nelle aree di confine e litoranee dove, eventualmente e salva verifica sul campo, è possibile che ci siano interferenze da altri stati.

Per tutte le TV locali a livello nazionale, ciò non è possibile dirlo a priori!!!

Forse a Umbria Tv gliene fregherà qualcosa di trasmettere sul 39 della Televisione Svizzera Italiana? O forse a Antenna Sicilia gli interesserà?

E' per questo che le concessioni locali verranno decise a livello di area tecnica.

Da area tecnica a area tecnica cambia la situazione!

E anche all'interno delle singole aree tecniche interessate dal coordinamento internazionale, vi saranno soggetti interessati a frequenze a copertura regionale, mentre altri a copertura provinciale a cui il coordinamento internazionale non fregherà nulla perché comunque il loro bacino d'utenza è talmente ridotto/lontano/protetto da non essere minimamente interessato dalle eventuali interferenze internazionali.

Le TV provinciali mantovane, bellunesi, vicentine, veronesi e chi più ne ha, più ne metta, sono interferite stabilmente dalle trasmissioni TSI dal Mendrisiotto? Le TV provinciali comasche, lecchesi, biellesi sono interferite stabilmente dalle trasmissioni croate/slovene?

Si vuole a tutti costi dire che è un problema generalizzato e nazionale delle TV locali quando invece sarà relativo solo ad alcuni soggetti concessionari, in alcune aree tecniche e solo eventualmente, perché nessuno può affermare con sicurezza che il nuovo quadro radioelettrico dell'area sarà tale da non rendere fruibile la frequenza per la trasmissione digitale.

Qui si vuol sempre battere sul fatto che le locali tutte sono state bistrattate e di qui e di là, e di sopra e di sotto, per colpa delle "frequenze di serie B".

Semplicemente non è vero!

Alcune potrebbero avere problemi e solo eventualmente.

Alle fine dei giochi, a nessuno verrà proibito di continuare con le proprie televendite, in un modo o nell'altro.
 
AG-BRASC ha scritto:
Seee, vabbè... :icon_rolleyes:
Non crediamo che l'avvento del digitale stravolga le regole per la corretta realizzizone di un impianto d'antenna.
E' vero che è altamente auspicabile che i vari segnali, per lo meno i principali nazionali, vengano tutti resi disponibili dai vari siti di riferimento, ma non è detto che ciò avvenga per forza, almeno in una prima fase.
E i problemi derivanti da eventuali miscelazioni di diverse antenne insistenti su bande comuni restano sempre gli stessi... :icon_rolleyes:

Eventualmente l'unico vantaggio con il digitale è quello di non avere le riflessioni e sdoppiamenti di immagine dell'analogico causate dagli echi nel caso di miscelare 2 antenne con direzioni diverse. Se i segnali sono buoni e ricadono degli intervalli giusti col digitale aggiungere una antenna è senz'altro meno problematico.
 
L_Rogue ha scritto:
Alcune potrebbero avere problemi e solo eventualmente.

giusto, non è che ora siano rose e fiori, le interferenze ci sono eccome, solo che con l'analogico ci si accontenta, nel futuro perlomeno la frequenza assegnata sarà pianificata radioelettricamente anche a livello internazionale, cosa che adesso non accade, quindi ci dovrebbero essere maggiori garanzie anche per la tv che utilizza quelle frequenze.
Con la situazione odierna, mettiamo il caso che dalla solvenia gli venga lo sghiribizzo di accendere un 300KW su una frequenza a loro assegnata, e su quella frequenza ci sia una tv privata che trasmette da anni (ma abusivamente rispetto al piano di Ginevra) quella frequenza risulterebbe per lei inutilizzabile e non potrebbe farci niente, altro discorso se a monte ci fosse una compatibilizzazione internazionale a cui appellarsi.
 
manfabox ha scritto:
Eventualmente l'unico vantaggio con il digitale è quello di non avere le riflessioni e sdoppiamenti di immagine dell'analogico causate dagli echi nel caso di miscelare 2 antenne con direzioni diverse.
Errore... Gli echi non si generano con le miscelazioni "alla meglio", ma col multipath provocato da ostacoli riflettenti e captati contemporaneamente da una singola antenna, con fasi e ritardi differenti (da cui gli sdoppiamenti, in analogico). :icon_rolleyes:


manfabox ha scritto:
Se i segnali sono buoni e ricadono degli intervalli giusti col digitale aggiungere una antenna è senz'altro meno problematico.
NO! Il problema derivante dalle miscelazioni di antenne diverse su stessa banda restano SEMPRE GLI STESSI.
Il digitale NON CAMBIA le regole di installazione ed il comportamento delle onde radio!
Usare più antenne su bande comuni senza opportuni filtraggi (e, peggio ancora, senza un minimo non sindacabile di esperienza sul campo) significa introdurre su ognuna di esse fasi e ritardi differenti che, sommando vettorialmente i vari segnali miscelati, genera non tanto echi, ma veri e propri ANNULLAMENTI reciporci di segnale! :evil5:

Scusate il parziale OT, ma sempre più spesso mi sto trovando nella condizione di dover CONTINUAMENTE chiarire che il DTT e la SFN non rappresentano una specie di miracolo che regala a piene mani tutte le facilitazioni del mondo nel realizzare impianti (specie coi segnali Mediaset, per i quali si è fatta la scelta SCELLERATA di usare i FEC a 5/6), magari in zone storicamente più complesse... :icon_bounce:
Il beneficio portato da DTT ed SFN consiste semplicemente (in soldoni) nel non rilevare particolari problemi, ma anzi, un'interferenza costruttiva (ecco quindi il vantaggio) nel caso in cui UNA SINGOLA antenna sia in grado di captare due segnali (o più) co-canale trasemssi tra loro in SFN. ;)
 
AG-BRASC ha scritto:
Scusate il parziale OT, ma sempre più spesso mi sto trovando nella condizione di dover CONTINUAMENTE chiarire che il DTT e la SFN non rappresentano una specie di miracolo che regala a piene mani tutte le facilitazioni del mondo nel realizzare impianti (specie coi segnali Mediaset, per i quali si è fatta la scelta SCELLERATA di usare i FEC a 5/6), magari in zone storicamente più complesse... :icon_bounce:
Il beneficio portato da DTT ed SFN consiste semplicemente (in soldoni) nel non rilevare particolari problemi, ma anzi, un'interferenza costruttiva (ecco quindi il vantaggio) nel caso in cui UNA SINGOLA antenna sia in grado di captare due segnali (o più) co-canale trasemssi tra loro in SFN. ;)

Mai pensato a creare un messaggio tipo FAQ da far inchiodare nel forum? :D

Sarebbe molto utile avere le tue risposte risposte a domande tipo:

1) quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei SFN?

2) veramente non devo modificare la mia antenna per il digitale terrestre?

3) l'esperienza sul campo dell'analogico è divenuta completamente inutile col digitale?

So che hai risposto tante volte a molte altre domande nei vari thread, ma so anche che ti piace essere organico nelle risposte e hai fornito messaggi riassuntivi anche in altre occasioni, quindi, magari, se ti avanza un po' di tempo quest'estate... ;)
 
L_Rogue ha scritto:
Mai pensato a creare un messaggio tipo FAQ da far inchiodare nel forum? :D

Sarebbe molto utile avere le tue risposte risposte a domande tipo:

1) quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei SFN?

2) veramente non devo modificare la mia antenna per il digitale terrestre?

3) l'esperienza sul campo dell'analogico è divenuta completamente inutile col digitale?

So che hai risposto tante volte a molte altre domande nei vari thread, ma so anche che ti piace essere organico nelle risposte e hai fornito messaggi riassuntivi anche in altre occasioni, quindi, magari, se ti avanza un po' di tempo quest'estate... ;)
Potrei anche provarci, però è anche vero che nella sezione tecnica, in rilievo, ci sono già almeno due thread dove questi argomenti vengono dettagliatamente trattati.
Solo che, chissà perché, noto con dispiacere che la maggior parte degli utenti tralasciano di leggere questi thread, spesso assai fondamentali... Almeno, affermo ciò alla luce delle domande che spesso mi sento rivolgere e alle quali si troverebbe una risposta già solo leggendo i titoli dei thread in rilievo (che il più delle volte mi trovo a linkare proprio nelle risposte che fornisco)... :doubt:
 
AG-BRASC ha scritto:
Potrei anche provarci, però è anche vero che nella sezione tecnica, in rilievo, ci sono già almeno due thread dove questi argomenti vengono dettagliatamente trattati.
Solo che, chissà perché, noto con dispiacere che la maggior parte degli utenti tralasciano di leggere questi thread, spesso assai fondamentali... Almeno, affermo ciò alla luce delle domande che spesso mi sento rivolgere e alle quali si troverebbe una risposta già solo leggendo i titoli dei thread in rilievo (che il più delle volte mi trovo a linkare proprio nelle risposte che fornisco)... :doubt:

Probabilmente non leggono per la stessa ragione per cui gli utenti di personal computer, elettrodomestici, auto, ecc, ecc.

Ancora nessuna l'ha scoperta, questa ragione, ma è bello sentire risposte tipo: "Ah, sì? Quella spia rossa lampeggiante sul cruscotto era quella dell'olio? Davvero? Chi l'avrebbe mai detto. Ma è per quello che non va più l'auto? Perché era accesa la spia?" :badgrin:

Comunque, pensaci, se ne hai voglia, a un messaggio di megaFAQ.
 
AG-BRASC ha scritto:
Errore... Gli echi non si generano con le miscelazioni "alla meglio", ma col multipath provocato da ostacoli riflettenti e captati contemporaneamente da una singola antenna, con fasi e ritardi differenti (da cui gli sdoppiamenti, in analogico). :icon_rolleyes:

NO! Il problema derivante dalle miscelazioni di antenne diverse su stessa banda restano SEMPRE GLI STESSI.
Il digitale NON CAMBIA le regole di installazione ed il comportamento delle onde radio!
Usare più antenne su bande comuni senza opportuni filtraggi (e, peggio ancora, senza un minimo non sindacabile di esperienza sul campo) significa introdurre su ognuna di esse fasi e ritardi differenti che, sommando vettorialmente i vari segnali miscelati, genera non tanto echi, ma veri e propri ANNULLAMENTI reciporci di segnale! :evil5:

Scusate il parziale OT, ma sempre più spesso mi sto trovando nella condizione di dover CONTINUAMENTE chiarire che il DTT e la SFN non rappresentano una specie di miracolo che regala a piene mani tutte le facilitazioni del mondo nel realizzare impianti (specie coi segnali Mediaset, per i quali si è fatta la scelta SCELLERATA di usare i FEC a 5/6), magari in zone storicamente più complesse... :icon_bounce:
Il beneficio portato da DTT ed SFN consiste semplicemente (in soldoni) nel non rilevare particolari problemi, ma anzi, un'interferenza costruttiva (ecco quindi il vantaggio) nel caso in cui UNA SINGOLA antenna sia in grado di captare due segnali (o più) co-canale trasemssi tra loro in SFN. ;)

Non ho mai detto che il DTT sia una tecnologia miracolosa quanto hai detto è tutto esattissimo, ma vorrei chiarire che come dici tu il multipath è provocato da ostacoli riflettenti e captati contemporaneamente da una singola antenna, ebbene mentre questo inficia fortemente la visione analogica, a volte può non influire su quella digitale rendendo un buon livello visivo dove prima l'analogico non era fruibile pu avendo un ottimo livello in db. questo per lo meno ho notato nelle nostre strette valli liguri, dove non è raro, anzi è la regola, avere piccoli impianti singoli con 2 UHF in diverse direzioni, ad es per prendere rai e private che, mentre prima era indispensabile filtrare ora con i segnali digitali a volte può non essere necessario, ma si ottiene una buon livello di segnale semplicemente miscelando.
Poi al contrario di voi laziali, noi liguri non siamo ancora alla digital, quindi avremo certamente da fare esperienza con i segnali digitali SFN trasposti nella nostra complessa orografia, dove a volte becchi a malapena da un ponte e in altre zone hai copertura da tre ripetitori differenti posti a pochi chilometri uno dall'altro e spero potranno mettere in SFN tutto perfettamente.
 
L_Rogue ha scritto:
E' possibile determinare a priori che una data frequenza avrà una minore appetibilità per una TV nazionale perché essa, TV nazionale, trasmetterà, in teoria, su tutto il territorio nazionale, quindi anche nelle aree di confine e litoranee dove, eventualmente e salva verifica sul campo, è possibile che ci siano interferenze da altri stati.

Per tutte le TV locali a livello nazionale, ciò non è possibile dirlo a priori!!!

Scusami, ma ci sei o ci fai? Hai scritto tu o no che è possibile determinare a priori l'appetibilità o meno di una frequenza?
Quindi la differenza tra frequenze esiste e questo vale anche per le tv locali, in maniera differente da zona a zona certo, ma con questa scelta di sicuro le tv nazionali problemi non ne avranno mentre alcune locali sì, poche o tanto che siano; però questa scelta (25 frequenze x le nazionali) non è l'unica possibile come ripetuto enne volte, ma su questo si svicola invece ...
Volendo si poteva salvare capra e cavoli, ma ovviamente la capra vale di più e chi se ne frega se qualche cavolo marcisce ...
 
A questo punto della discussione sarebbe giusto definire meglio cosa è una tv locale (per intenderci quelle che hanno diritto a 1/3 delle frequenze e LCN da 10 a 20) perchè il pnaf è carente sotto questo profilo.
Parametri di valutazione potrebbero essere l'area di copertura e tipo di programmazione, ma la prima è praticamente ininfluente allo stato attuale se si considera che alcune tv come telenorba coprono più superficie del mux 2 di Rete A.
L'area di copertura sarà assegnata ai vari tavoli tecnici e distinta in regionale (copertura intera area tecnica) sub regionale (copertura di una porzione di area tecnica). Quindi sarebbe bello avere queste distinzioni anche a livello di LCN per capire se una tv subregionale può avere speranza di buscare un numero tra 10 e 20.
Ovviamente la risposta è no, ma sarebbe giusto riservarne almeno 1 o 2.
Per quel che riguarda la programmazione, non trovo giusto che non influisca sulla determinazione del titolo di tv regionale: Canale italia ha ad esempio una programmazione svincolata dal territorio locale e sarebbe da considerare nazionale a tutti gli effetti.
Stessa cosa dicasi per 7 gold, tlc, studio 1, e tutta una serie di tv svincolate dal territorio locale.
Il rischio è che i pochi canali riservati alle locali siano assegnati a tv con programmazione nazionale.
Io valuterei l'introduzione di parametri come un TG provinciale/regionale, eventi e rubriche autoprodotte sul territorio, tipologia di spot pubblicitari trasmessi.
 
manfabox ha scritto:
Non ho mai detto che il DTT sia una tecnologia miracolosa quanto hai detto è tutto esattissimo, ma vorrei chiarire che come dici tu il multipath è provocato da ostacoli riflettenti e captati contemporaneamente da una singola antenna, ebbene mentre questo inficia fortemente la visione analogica, a volte può non influire su quella digitale rendendo un buon livello visivo dove prima l'analogico non era fruibile pur avendo un ottimo livello in db.
Infatti non sarebbe certo la prima volta che laddove prima da un dato sito di trasmissione si riceveva un dato segnale in analogico con terribili sdoppiamenti d'immagine (multipath), in digitale invece si usufruisce di una ricezione fluida e stabile.
Però prima mi pareva che tu avessi parlato della possibilità di superare il problema delle fasi differenti introdotte nal caso ddell'utilizzo di diverse antenne della stessa banda:
manfabox ha scritto:
Eventualmente l'unico vantaggio con il digitale è quello di non avere le riflessioni e sdoppiamenti di immagine dell'analogico causate dagli echi nel caso di miscelare 2 antenne con direzioni diverse.
 
L_Rogue ha scritto:
Qui tutti continuano a lamentarsi dell'aumento delle frequenze RAI/Mediaset, ma anche da me occuperanno meno spazio di prima.
Vorrei ben vedere, altrimenti il passaggio alla tecnologia SFN non si capirebbe per quale motivo sia stato fatto. Tanto valeva a quel punto limitarsi al passaggio dall'analogico al digitale con la semplice riconversione delle frequenze esistenti.

Vorrei ricordare che il "passaggio al digitale" avrebbe dovuto essere lo strumento per aumentare la concorrenza anche grazie alla scelta della tecnica SFN per le emittenti nazionali che consente di trasmettere un canale televisivo a livello nazionale occupando 1 sola frequenza invece delle 3/4 necessarie per una rete MNF. Quindi da una parte si scopre l'acqua calda dicendo che ora Rai, Mediaset, TIMB e ReteA/L'Espresso hanno ora meno frequenze di prima perché questo è proprio quello che si doveva ottenere col passaggio alla tecnica SFN, dall'altro si fa una affermazione senza senso perché per giustificare il "possesso" delle frequenze si confrontano fra loro tecniche trasmissive differenti che per loro natura richiedono un numero di frequenze diverso.

Il problema, a mio parere, è che lo spazio che di fatto viene assegnato loro è eccessivo rispetto alla quantità di contenuti che veicolavano prima a danno sia degli operatori locali sia di altri soggetti che per poter entrare nel settore si vedono costretti a mendicare spazio ai soliti operatori che già detenevano il controllo del settore in analogico e continuano a controllarlo in digitale.
Perché se da un lato Romani dice, giustamente, che molte locali sprecano banda con doppioni o canali inutili perché allora non dice che anche le TV nazionali sprecano banda. Nelle aree di switch off abbiamo:
  • il mux2 di ReteA fotocopia del primo;
  • il mux4 Mediaset che per tre quarti è sprecato;
  • il mux3 Mediaset che dovrebbe essere usato per il DVB-H ma è veramente utilizzato?
  • il mux6 Rai (il mux5 quale sarebbe ;)) che avrebbe dovuto essere utilizzato per il DVB-H ma ora contiene solo doppioni;
  • i canali Mya +1 e La5 presenti in due differenti mux nazionali di due diversi operatori: un vero assurdo;
  • i canali +1 sparsi in tutti i mux che per le locali sono doppioni inutili mentre per le nazionali vanno bene;
  • i nuovi pseudo canali RaiExtra, La7d, La5 che trasmetterano pure programmi di qualità ma al momento sono per l'80%/100% la riproposizione di programmi già trasmessi sulle rispettive reti generaliste.

L'unica soluzione corretta sarebbe stata la separazione tra chi gestisce l'infrastruttura di rete e le frequenze (di fatto un monopolio naturale) e chi veicola contenuti. Ipotesi realizzabile tecnicamente ma in pratica impossibile senza una vera volontà legislativa perché i pochi operatori nazionali esistenti hanno tutto l'interesse a evitare l'ingresso di nuovi operatori oppure, al più, a consentirlo alle loro condizioni concedendogli di far parte dei loro mux.
In proposito cosiglio la rilettura del seguente articolo del Corriere della Sera del 5 giugno 2006.

Con riferimento ad Antonio Sassano (docente e consulente Agcom), citato nel precedente articolo, segnalo inoltre l'intervista più recente (del 5 luglio 2010) apparsa su Corriere Economia.

Di questo piano nazionale, riassumendo, mi sembra eccessivo lo spazio concesso alle frequenze nazionali e soprattutto non vedo correttivi che favoriscano realmente nuovi entranti (i nuovi entranti possono essere benissimo aziende già attive in altri settori che decidono di investire anche nel settore televisivo oppure aziende del settore di altri paesi che vogliono investire in Italia; non è detto che debbano essere solo nuove imprese nate da zero); mi sembra assurdo che venga pianificato l'uso della risorsa in base al tipo di tecnologia (leggasi DVB-H e DVB-T2) perché con la velocità con cui evolve la tecnologia si rischia solo di avere un piano già vecchio alla nascita;
non riesco a capire perché, se veramente le frequenze sono già poche per il settore televisivo, se ne siano riservate due al DAB.

Saluti

P.S. Per semplicità ho citato solo il messaggio di L_Rogue (non me ne voglia :D ) ma la risposta è chiaramente rivolta a tutti quelli che hanno sollevato questa considerazione per giustificare l'esorbitante (secondo me) numero di frequenze che, di fatto, verrà assegnato agli operatori nazionali esistenti.
 
Beh ma se adesso i mux sono uguali o ripetono in piu mux gli stessi canali è a causa della diversita tra zone switch off e non!! A fine switch off di tutta italia vedrai che i mux cambiano!!
 
Beh diciamo che i canali fatti di repliche (i +1 esclusi che li ritengo inutili pure io) non mi dispiacciono... specie se ripropongono show interessanti ad orari diversi quindi andando a soddisfare gente che ha orari diversi dai soliti.
Ed i +1 REALI delle nazionali sono perlomeno utili per alcuni versi.... i +1 delle Locali tutte le volte che mi è capitato di vederli non sono traslati di un'ora quindi sono pure bugiardi.

Per il DVB-H effettivamente è un flop ma ritengo deleterio tagliargli le ali togliendo le frequenze... ma se la rete cellulare raggiungerà livelli tali da permettere lo streaming di massa è solo spreco di frequenze e verrà riassegnato sicuramente.
 
alexzoppi ha scritto:
Scusami, ma ci sei o ci fai? Hai scritto tu o no che è possibile determinare a priori l'appetibilità o meno di una frequenza?
Quindi la differenza tra frequenze esiste e questo vale anche per le tv locali, in maniera differente da zona a zona certo, ma con questa scelta di sicuro le tv nazionali problemi non ne avranno mentre alcune locali sì, poche o tanto che siano; però questa scelta (25 frequenze x le nazionali) non è l'unica possibile come ripetuto enne volte, ma su questo si svicola invece ...
Volendo si poteva salvare capra e cavoli, ma ovviamente la capra vale di più e chi se ne frega se qualche cavolo marcisce ...

Mi dispiace dirlo, alexzoppi, ma è oltremodo faticoso discutere con te.

Anche indicandoti uno a uno i passaggi logici, proponi un discorso che altro non è se non la ripetizione all'infinito della solita idea, male argomentata.

TNG ha scritto:
P.S. Per semplicità ho citato solo il messaggio di L_Rogue (non me ne voglia :D )

Figurati, quando la discussione viene portata avanti seriamente, puoi anche maltrattarmi. ;)

Vorrei ricordare che il "passaggio al digitale" avrebbe dovuto essere lo strumento per aumentare la concorrenza anche grazie alla scelta della tecnica SFN per le emittenti nazionali che consente di trasmettere un canale televisivo a livello nazionale occupando 1 sola frequenza invece delle 3/4 necessarie per una rete MNF. Quindi da una parte si scopre l'acqua calda dicendo che ora Rai, Mediaset, TIMB e ReteA/L'Espresso hanno ora meno frequenze di prima perché questo è proprio quello che si doveva ottenere col passaggio alla tecnica SFN, dall'altro si fa una affermazione senza senso perché per giustificare il "possesso" delle frequenze si confrontano fra loro tecniche trasmissive differenti che per loro natura richiedono un numero di frequenze diverso.

Guarda che erano altri che dicevano che col digitale aumentavano le frequenze destinate ai "soliti noti". Leggiti bene i messaggi passati, il discorso è sempre quello. ;)

Quindi confermi che in DTT e SFN le nazionali usano meno frequenze per area tecnica?

Occhio alla risposta, perché altrimenti ti contraddici. :D

ma la risposta è chiaramente rivolta a tutti quelli che hanno sollevato questa considerazione per giustificare l'esorbitante (secondo me) numero di frequenze che, di fatto, verrà assegnato agli operatori nazionali esistenti.

Quindi ora il problema non è più il numero assoluto di frequenze nazionali in presenza di una risorsa limitata (le frequenze), ma il loro numero relativo, in riferimento al rapporto con altri utilizzi infra- e extratelevisivi delle stesse.


La prima e fondamentale obiezione che posso portare a questa tesi è: perché si deve considerare eccedente l'assegnazione di frequenze alle nazionali e non invece quelle assegnate alle locali o, molto più correttamente, quelle assegnate semplicemente alle TV?
Edit2: dato per scontato che vengano rispettate le proporzioni di 1/3 e 2/3 delle frequenze accettate dalle locali che ora contestano la qualità e non la quantità delle frequenze.

Fosse per me, avrei dato 15 frequenze al broadband wireless...

Se l'argomento del "cavolo che marcisce" ha un qualche valore per le locali, dovrebbe valere ugualmente per le nazionali. O in questo caso non ha rilevanza, perché alcune frequenze sono assegnate a un soggetto determinato ben conosciuto?

Secondariamente, solo le frequenze sono un bene pubblico. L'infrastruttura di rete è largamente privata, al contrario di quel che avviene per esempio nella telefonia fissa, dove comunque la separazione che proponi non è stata fatta, sebbene più semplice. Che si fa quindi, si nazionalizza? Con che soldi? Quelli dell'asta delle frequenze? Alle locali, che già piangono miseria adesso, le regaliamo dandogli un vantaggio concorrenziale o le pagano anche se dicono di essere già sul lastrico?

Per quel che riguarda i nuovi entranti, ci sono questo benedetto dividendo digitale interno e quell'obbrobriosità del beauty contest che però non è stato affatto contestato dall'UE.

Edit: ho scritto obbrobrioso perché io sono tra quelli che avrebbe messo all'asta tutte le frequenze. Ma sulla loro gratuità nazionali e locali già operanti si sono stranamente trovate d'accordo...
 
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