AGCOM, pubblicati i criteri del piano nazionale per le frequenze digitali (28/06/10)

EliseO ha scritto:
Sì, che c'è. E intendevo che forse ne hanno già tenuto conto.
Però, dato che di casi come questo, se ne potrebbero verificare altri, non è che ogni volta si dovrà rivedere integralmente il piano per trovare un'unica frequenza nazionale. In questi casi, a mio avviso (ma anche per logica) si applicherà il sistema k-SFN limitatamente a questo mux (aspirante) nazionale (dato che il principio della SFN nazionale è un principio generale che si applica ogni qualvolta possibile come per i mux nazionali "originari" previsti già in partenza; ma è un principio derogabile - come risulta dalla comunicazione dell'AGCom), individuando frequenze diverse da area ad area, tenendo conto delle frequenze già acquisite in certe aree (operazione che, appunto, ha permesso il superamento del 50% della popolazione servita; ciò che permette appunto di farsi qualificare operatori di rete di livello nazionale e non più locale)


Beh casi come tivu Italia si potrebbero ripetere.
Tu che idea ti sei fatto di tutto ciò?
È possibile che alla fine assisteremo a soggetti che acquisteranno frequenze locali per farsi un mux nazionale secondo te?
 
Io questi burocrati non li capisco proprio...
E' tanto difficile capire che se la banda UHF è divisa in 4° e 5° si doveva cercare di piazzare tutti i mux nazionali in modo più omogeneo?
Perchè rai non potrebbe avere 22-23-24-25 (se poi il 24 va depotenziato in alcune zone di confine si trovano cerotti o comunque è pur sempre il 5° MUX assegnato allo stesso operatore).
Perchè Mediaset non potrebbe stare sui canali 54-55-56-57-58 ( col 57 simile al 24 rai)
Tim: 36-37-38
Rete A: 44-45
D free: 52
Retecapri: 28
Europa 7: 26
TV Italia: 33
DVBH: 47-48-49
A gara : E10-30-40-50-60

In tutto se non erro ci sono 57 canali riservati alle TV, Il 30% va lasciato alle private (19 canali) restano al massimo 38 canali per mux nazionali.
5 Rai, 5 Mediaset, 3 Tim, 2 Rete A, 4 ad altri operatori, 3 Dvb-H, 1 Dab sono 23.
Più i 5 per la gara fanno 28, ne restamo 10 per altri operatori che dovessero farne richiesta (Canale italia, TLC, 7Gold, La9, ecc) che se anche restassero regionali potrebbero ottenere una frequenza unica nazionale.
Poi con 2 frequenze gestite direttamente dallo stato (magari in vhf) ed affittate alle emittenti locali non interessate a diventare operatori di rete resterebbe molto spazio per le altre private.
 
digNotini ha scritto:
Io questi burocrati non li capisco proprio...
E' tanto difficile capire che se la banda UHF è divisa in 4° e 5° si doveva cercare di piazzare tutti i mux nazionali in modo più omogeneo?
Perchè rai non potrebbe avere 22-23-24-25 (se poi il 24 va depotenziato in alcune zone di confine si trovano cerotti o comunque è pur sempre il 5° MUX http://www.digital-forum.it/images/smilies/new/icon_rolleyes.gifassegnato allo stesso operatore).
Perchè Mediaset non potrebbe stare sui canali 54-55-56-57-58 ( col 57 simile al 24 rai)
Tim: 36-37-38
Rete A: 44-45
D free: 52
Retecapri: 28
Europa 7: 26
TV Italia: 33
DVBH: 47-48-49
A gara : E10-30-40-50-60

In tutto se non erro ci sono 57 canali riservati alle TV, Il 30% va lasciato alle private (19 canali) restano al massimo 38 canali per mux nazionali.
5 Rai, 5 Mediaset, 3 Tim, 2 Rete A, 4 ad altri operatori, 3 Dvb-H, 1 Dab sono 23.
Più i 5 per la gara fanno 28, ne restamo 10 per altri operatori che dovessero farne richiesta (Canale italia, TLC, 7Gold, La9, ecc) che se anche restassero regionali potrebbero ottenere una frequenza unica nazionale.
Poi con 2 frequenze gestite direttamente dallo stato (magari in vhf) ed affittate alle emittenti locali non interessate a diventare operatori di rete resterebbe molto spazio per le altre private.
Te la canti e te la suoni da solo eh?!:icon_rolleyes: :icon_rolleyes: :icon_rolleyes:
Mi domando che utilità ci sia nello scrivere interventi come questo.
In ogni caso, generalmente nel conto delle frequenze disponibili non rientrano quelle in vhf, che, per evidenti problemi di cui tutti siamo a conoscenza (troppa propagazione, quasi impossibilità di fare una sfn), col digitale non riescono a dare una copertura equivalente all'uso del uhf. Quindi in tutto le frequenze dovrebbero essere 24 in uhf per le locali e 25 in uhf per le nazionali. Sul vhf c'è sostanzialmente il mux1 della rai in mfn. Al massimo, e solo nelle aree dove la rai era trasmessa in terza banda, in caso di eccessiva presenza di tv locali sono stati assegnati anche frequenze in vhf, ma quando non ricorrevano queste due condizioni si è preferito evitare. Se dai ad una locale una frequenza in vhf in una zona dove nessuna abitazione monta un'antenna vhf 3a banda, è come condannare quell'assegnataria al fallimento.:eusa_naughty: :eusa_naughty: :eusa_naughty:
 
Leggete questo articolo del Sole24ore
Cito alcuni passaggi salienti:
Un interrogativo sul Piano riguarda il destino dei tre canali per la tv mobile in Dvb-h, uno dei quali sarà assegnato con procedura pubblica.
Questo, come ho sempre sostenuto, conferma che verrà messo all'asta un mux per il dvb-h (visto che gli altri due ci sono già, mediaset e la3)
il Piano prevede, secondo l'intesa con l'Unione europea, che cinque frequenze terrestri siano assegnate con procedura pubblica: una in Vhf e quattro in Uhf.
Quindi questa è una grossa anticipazione, nel dividendo ci saranno 4 frequenze buone ed una vhf... che secondo me finisce a qualcuno che dovrà fare ricorsi per anni per avere i cerotti integrativi... indovinate a chi sto pensando... oppure
Il Piano prevede anche che una rete Rai in VHF sarà utilizzata per sperimentare il DVB-T2, lo standard che aumenta in modo considerevole la capacità trasmissiva e la qualità delle immagini e dell'audio, quello con il quale Europa 7 sta per lanciare i suoi programmi .
Questo passaggio però, se i giochi fossero già fatti, lascerebbe intendere che la Rai prenderebbe parte alla "gara" per il dividendo e si accaparrasse la frequenza in vhf... altrimenti vuol dire che uscirà comunque fuori un mux6 della Rai in dvb-t2.
E in ultimo:
Il piano
Il Piano prevede 57 canali per la tv. Otto sono nella banda VHF, di cui uno, il 12, riservato alla radio digitale Dab, con il 6 e il 10 d'appoggio (due mux assicurati). L'8 è per Europa 7, il 7 è per la "gara". Nel canale 11 la Rai sperimenterà il digitale di seconda generazione. Nella banda UHF sono pianificate 19 frequenze per le tv nazionali, compresa quella che comporrà la prima rete Rai insieme a due canali VHF, il 5 e il 9. Più tre frequenze al Dvb-h. Alle 24 reti nazionali si affiancano 13 frequenze riservate alle tv locali, cui si aggiungono le nove da 61 a 69, che però potrebbero essere liberate per assegnarle alle Tlc. Restano altre cinque frequenze libere
Qua ci sono novità sostanziali... la Rai razionalizza l'uso delle frequenze ed il mux1 sarà presente solo su 3 frequenze (due in vhf e una in uhf) invece delle 5 attuali. Oltre al fatto che il 6 va effettivamente al Dab.
Però non mi trovo coi conti che fanno. 19+3 fa 22, non 24 come dicono loro. E lo stesso per le locali, 13+9 fa 22 e non 24 come invece era venuto fuori da altri pdf dell'agcom.
Poi, se effettivamente restassero fuori 5 frequenze (ma dove?) non si capisce perchè non le abbiano riservate (dal 64 al 69) all'internet mobile, invece di assegnare tutte le frequenze dal 61 al 69 col rischio poi di doverle ritirare dopo il 2015.
 
Ultima modifica:
Tra l'altro, facendo i conti, con 24 frequenze nazionali in uhf si troverebbero perfettamente con le esigenze. Infatti, considerato che Europa7 resta fuori da questo conto perchè si tiene l'8, ci troviamo con:
Rai 5, Mediaset 5, Timb 3, ReteA 2, Dfree 1, Retecapri 1, La3 1, Tivuitalia 1, Dividendo 5 (perchè una è in vhf) = 24.

Adesso bisogna solo attendere conferme.
 
Il Piano prevede 57 canali per la tv. Otto sono nella banda VHF, di cui uno, il 12, riservato alla radio digitale Dab, con il 6 e il 10 d'appoggio (due mux assicurati). L'8 è per Europa 7, il 7 è per la "gara". Nel canale 11 la Rai sperimenterà il digitale di seconda generazione. Nella banda UHF sono pianificate 19 frequenze per le tv nazionali, compresa quella che comporrà la prima rete Rai insieme a due canali VHF, il 5 e il 9. Più tre frequenze al Dvb-h. Alle 24 reti nazionali si affiancano 13 frequenze riservate alle tv locali, cui si aggiungono le nove da 61 a 69, che però potrebbero essere liberate per assegnarle alle Tlc. Restano altre cinque frequenze libere
Quindi, il piano di assegnazione prevede per la banda VHF:
VHF E5-E9: mux RAI 1
VHF E11: RAI per sperimentazione DVB-T2 (ma è un mux ulteriore, a parte tutto il resto? forse sì, perchè a carattere sperimentale e non c'entra con l'E7 da assegnare col beauty-contest)
VHF E12, ma anche E6-E10 per il servizio DAB radiofonico (quindi l'E10 non è più per il dividendo)
E dove la Rai ha attivato il mux 1 sull'E6? Deve cambiare frequenza? Ma forse no, perchè si parla dei canali E6 e E10 come di appoggio all'E12 in modo tale da avere 2 mux assicurati per ogni zona (e quindi dove è già usato l'E6 per il mux RAI, sarà attivato l'E10)
VHF E7 per il dividendo (+ altre 4 frequenze in UHF)
VHF E8 per Europa7.

Poi, si parla di 24 reti nazionali in UHF e cioè appunto:
anassimenes ha scritto:
Tra l'altro, facendo i conti, con 24 frequenze nazionali in uhf si troverebbero perfettamente con le esigenze. Infatti, considerato che Europa7 resta fuori da questo conto perchè si tiene l'8, ci troviamo con:
Rai 5, Mediaset 5, Timb 3, ReteA 2, Dfree 1, Retecapri 1, La3 1, Tivuitalia 1, Dividendo 5 (perchè una è in vhf) = 24.
Poi, per le tv locali, ci sarebbero 13+9=22 frequenze (comprese le 9 da 61 a 69).
Quindi in tutto saremmo a: 24(naz.) + 22(locali) = 46.
Ma essendo 49 le frequenze in UHF, ne rstano altre 3 e non 5 (?).
Ma non è escluso che ci sia qualche inesattezza (anzi più di qualcuna in questo articolo)
 
EliseO ha scritto:
Quindi, il piano di assegnazione prevede per la banda VHF:
VHF E5-E9: mux RAI 1
VHF E11: RAI per sperimentazione DVB-T2 (ma è un mux ulteriore, a parte tutto il resto? forse sì, perchè a carattere sperimentale e non c'entra con l'E7 da assegnare col beauty-contest)
VHF E12, ma anche E6-E10 per il servizio DAB radiofonico (quindi l'E10 non è più per il dividendo)
E dove la Rai ha attivato il mux 1 sull'E6? Deve cambiare frequenza? Ma forse no, perchè si parla dei canali E6 e E10 come di appoggio all'E12 in modo tale da avere 2 mux assicurati per ogni zona (e quindi dove è già usato l'E6 per il mux RAI, sarà attivato l'E10)
VHF E7 per il dividendo (+ altre 4 frequenze in UHF)
VHF E8 per Europa7.

Poi, si parla di 24 reti nazionali in UHF e cioè appunto:

Poi, per le tv locali, ci sarebbero 13+9=22 frequenze (comprese le 9 da 61 a 69).
Quindi in tutto saremmo a: 24(naz.) + 22(locali) = 46.
Ma essendo 49 le frequenze in UHF, ne rstano altre 3 e non 5 (?).
Ma non è escluso che ci sia qualche inesattezza (anzi più di qualcuna in questo articolo)
Per la precisione, in tutta la prima parte dell'articolo viene detto che in realtà il piano specifica soltanto le reti nazionali, e lascia tutto il resto delle risorse alle locali, senza specificare le frequenze, in modo da poter mantenere una certa flessibilità nei tavoli tecnici. Quei numeri messi un po' a caso (22 per le locali e 5 restanti) forse derivano dai conti imprecisi fatti dal giornalista (anche se un giornalista economico che non sa fare di conto fa un po' ridere...) perchè è probabile che nel piano non vengano indicati il numero preciso delle risorse per le locali.
IMHO, a parte le imprecisioni, la cosa certa è la spartizione nel modo sopra indicato della vhf e che ci saranno 24 reti in sfn (coordinate con gli accordi internazionali presi con gli altri paesi, quindi quelle non assegnate all'Italia verranno cambiate), poi, tutto quello che resterà libero (siano 22 o 25 mux) verrà lasciato alle locali, con la precedenza delle frequenze diverse dalla 61-69, le quali, qualora la richiesta di spazio per le locali fosse ridotta, verranno dedicate al dividendo esterno (se no nisba).
 
Questa spartizione della Vhf l'ha fatta qualcuno in preda alle allucinazioni, ;) vorrei sapere la vhf 13 destinata in precedenza al DAB a chi va ??? :eusa_think: :eusa_think: :eusa_think:
Qui si parla solo della 12 per la digitalizzazione delle Radio, e di qualche appoggio sul 6 e 10 .:5eek: .. e la 13 ????? :eusa_wall: :eusa_think: :lol: :lol: :lol:
 
Mah sinceramente a me 3 (4 contando il 13 che magari essendo fuori banda non lo hanno contato) frequenze sprecate per il DAB mi sembrano un po' troppe.. in alcune regioni (in Campania per esempio) ci hanno già schiaffato delle locali in VHF ora che fanno? Le fanno sloggiare per un servizio che resterà eternamente sperimentale?

Mah ce l'ha avrà imposto... ehm gentilmente chiesto l'Europa (richiesta così gentile che se non lo fai sono una multa di 50000 fantastiliardi al giorno da pagare :badgrin:) come del resto ha chiesto di buttare 1 ulteriore frequenza per il DVB-H (e una la dovremo lasciar vuota visto che tutte le compagnie telefoniche hanno già il loro MUX e quindi NESSUNO la comprerà!)
 
anassimenes ha scritto:
IMHO, a parte le imprecisioni, la cosa certa è la spartizione nel modo sopra indicato della vhf e che ci saranno 24 reti in sfn (coordinate con gli accordi internazionali presi con gli altri paesi, quindi quelle non assegnate all'Italia verranno cambiate)

Io la vedo più semplice: ci saranno N emittenti in k-SFN corrispondenti a quei soggetti che adesso hanno nelle aree di switch off una frequenza che dovrebbe spettare a uno stato straniero confinante in altre aree.

Quindi nelle aree già switchate si tengono la frequenza attuale e nelle altre ne ricevono una nuova non depauperata dalla presenza delle TV straniere. In questo modo k >= 2 e abbiamo le nostre perfette k-SFN. Ci sarebbe qualche problema con la Corsica, ma si può sopravvivere. :D

Le locali si possono tranquillamente contendere anche le frequenze interferite come mi pare sia stato detto fin dall'inizio da tutti i soggetti coinvolti.
 
anassimenes ha scritto:
Te la canti e te la suoni da solo eh?!:icon_rolleyes: :icon_rolleyes: :icon_rolleyes:
Mi domando che utilità ci sia nello scrivere interventi come questo.
In ogni caso, generalmente nel conto delle frequenze disponibili non rientrano quelle in vhf, che, per evidenti problemi di cui tutti siamo a conoscenza (troppa propagazione, quasi impossibilità di fare una sfn), col digitale non riescono a dare una copertura equivalente all'uso del uhf. Quindi in tutto le frequenze dovrebbero essere 24 in uhf per le locali e 25 in uhf per le nazionali. Sul vhf c'è sostanzialmente il mux1 della rai in mfn. Al massimo, e solo nelle aree dove la rai era trasmessa in terza banda, in caso di eccessiva presenza di tv locali sono stati assegnati anche frequenze in vhf, ma quando non ricorrevano queste due condizioni si è preferito evitare. Se dai ad una locale una frequenza in vhf in una zona dove nessuna abitazione monta un'antenna vhf 3a banda, è come condannare quell'assegnataria al fallimento.:eusa_naughty: :eusa_naughty: :eusa_naughty:

OT: Non so se augurarmi che tu sparisca dal forum visto che sei l'unico a rispondermi, eppoi ti dai dello sciocco da solo dando retta a qualcuno a cui tu stesso dici essere autore di post inutili. Evidentemente ci sono persone a cui piace scrivere per occupare spazio, un po' come per i doppioni delle emittenti locali ;)

Dici che le vhf non rientrano nel computo delle frequenze disponibili salvo poi smentirti nel post successivo. Se ben ricordo ad oggi da quel poco che si sa in vhf è previsto un mux nazionale rai, un mux nazionale di europa 7 e forse un altro da mettere a gara.
Non so da che zona scrivi, ma qui a Milano dove sono io ci sono l'E6, l'E7, l'E11 e l'E10 su cui trasmettono mux locali in digitale e (a parte l'E10) gli altri entrano tutti con ottima qualità in un'antenna condominiale del E9 puntata su altra direzione. Forse queste tv locali ignorano gli evidenti problemi che comporta trasmettere in VHF? O forse, come ipotizzavo io, in molti casi il VHF si adatta alle esigenze delle tv locali e può essere una buona risorsa alternativa per razionalizzare lo spettro frequenziale disponibile?
Se le tv locali falliranno sarà più probabilmente a causa dell'aumento esponenziale dell'offerta di contenuti di qualità da parte di operatori nazionali.
 
anassimenes ha scritto:
Leggete questo articolo del Sole24ore
Cito alcuni passaggi salienti:
Sole24Ore ha scritto:
Il piano
Il Piano prevede 57 canali per la tv. Otto sono nella banda VHF, di cui uno, il 12, riservato alla radio digitale Dab, con il 6 e il 10 d'appoggio (due mux assicurati). L'8 è per Europa 7, il 7 è per la "gara". Nel canale 11 la Rai sperimenterà il digitale di seconda generazione. Nella banda UHF sono pianificate 19 frequenze per le tv nazionali, compresa quella che comporrà la prima rete Rai insieme a due canali VHF, il 5 e il 9. Più tre frequenze al Dvb-h. Alle 24 reti nazionali si affiancano 13 frequenze riservate alle tv locali, cui si aggiungono le nove da 61 a 69, che però potrebbero essere liberate per assegnarle alle Tlc. Restano altre cinque frequenze libere

Però non mi trovo coi conti che fanno. 19+3 fa 22, non 24 come dicono loro. E lo stesso per le locali, 13+9 fa 22 e non 24 come invece era venuto fuori da altri pdf dell'agcom.

L'articolo sui numeri non è molto chiaro.
Tra l'altro già l'esordio è un po' paradossale: Il Piano prevede 57 canali per la tv [...] di cui uno riservato alla radio digitale. ;)

L'unica interpretazione possibile che mi sono dato per far quadrare i conti è la seguente: la parte citata prima esamina il VHF poi l'UHF. Di quest'ultimo (49 frequenze in totale) se consideriamo solo le cifre di dettaglio (19 nazionali + 3 DVB-H + 13 locali + 9 tra 61-69 + 5 libere) la somma da proprio i 49 canali disponibili in UHF. Il dato di 24 nazionali non può quindi essere riferito solo all'UHF ma sembra la somma di mele e pere. :doubt:

[Edit: mi ero perso un +5 nella somma :)]

Un'altra cosa poi non mi è chiara: si dice che il Piano è stato stilato rispettando il "recepimento" dell'intesa con la UE (immagino sia l'Adriatic Agreement) ma nel contempo aprendo la strada al futuro per l'utilizzo dei canali dal 61 al 69 per gli operatori telefonici. Ma allora come possono esserci 24 reti nazionali disponibili in UHF con parità di copertura e su frequenze coordinate a livello internazionale se già 4 di quelle con tali caratteristiche ricadono nell'intervallo 61-69? :doubt:

Vedremo quando pubblicheranno il Piano...
Saluti
 
Ultima modifica:
L_Rogue ha scritto:
Io la vedo più semplice: ci saranno N emittenti in k-SFN corrispondenti a quei soggetti che adesso hanno nelle aree di switch off una frequenza che dovrebbe spettare a uno stato straniero confinante in altre aree.

Quindi nelle aree già switchate si tengono la frequenza attuale e nelle altre ne ricevono una nuova non depauperata dalla presenza delle TV straniere. In questo modo k >= 2 e abbiamo le nostre perfette k-SFN. Ci sarebbe qualche problema con la Corsica, ma si può sopravvivere. :D

Le locali si possono tranquillamente contendere anche le frequenze interferite come mi pare sia stato detto fin dall'inizio da tutti i soggetti coinvolti.
Bisogna solo stare a vedere. Per come la vedo io, almeno dai toni che aveva l'articolo del Sole24, si è di fronte ad una regolamentazione definitiva, e a questo punto sarà una tabula rasa piuttosto che una situazione riempita da cerotti, anche perchè, obligatoriamente, dovranno ritornare anche sulle assegnazioni già fatte in campania e nel lazio, perchè là quattro frequenze pulite in uhf per il dividendo e l'ulteriore frequenza per il dvb-h, al momento, non ci sono. Quindi, trovandosi a disfare, non ci mettono nulla a cambiare i canali che non rispettano gli accordi internazionali.
TNG ha scritto:
L'unica interpretazione possibile che mi sono dato per far quadrare i conti è la seguente: la parte citata prima esamina il VHF poi l'UHF. Di quest'ultimo (49 frequenze in totale) se consideriamo solo le cifre di dettaglio (19 nazionali + 3 DVB-H + 13 locali + 9 tra 61-69) la somma da proprio i 49 canali disponibili in UHF. Il dato di 24 nazionali non può quindi essere riferito solo all'UHF ma sembra la somma di mele e pere.

Un'altra cosa poi non mi è chiara: si dice che il Piano è stato stilato rispettando il "recepimento" dell'intesa con la UE (immagino sia l'Adriatic Agreement) ma nel contempo aprendo la strada al futuro per l'utilizzo dei canali dal 61 al 69 per gli operatori telefonici. Ma allora come possono esserci 24 reti nazionali disponibili in UHF con parità di copertura e su frequenze coordinate a livello internazionale se già 4 di quelle con tali caratteristiche ricadono nell'intervallo 61-69?
L'accordo con la UE è quello per il dividendo, non credo si riferisca all'Adriatic Agreenment. Io però non mi trovo coi tuoi conti: 19 + 3 + 13 + 9 = 44, non 49. Comunque arrovellarsi a fare questi conti serve a poco. Quello che si è capito è che le reti nazionali con pari capacità di coopertura e coordinate a livello internazionale saranno 24, poi, come arrivano a questa cifra a questo punto lo scoprireremo la settimana prossima, come ha anticipato Giosco.
digNotini ha scritto:
OT: Non so se augurarmi che tu sparisca dal forum visto che sei l'unico a rispondermi, eppoi ti dai dello sciocco da solo dando retta a qualcuno a cui tu stesso dici essere autore di post inutili. Evidentemente ci sono persone a cui piace scrivere per occupare spazio, un po' come per i doppioni delle emittenti locali

Dici che le vhf non rientrano nel computo delle frequenze disponibili salvo poi smentirti nel post successivo. Se ben ricordo ad oggi da quel poco che si sa in vhf è previsto un mux nazionale rai, un mux nazionale di europa 7 e forse un altro da mettere a gara.
Non so da che zona scrivi, ma qui a Milano dove sono io ci sono l'E6, l'E7, l'E11 e l'E10 su cui trasmettono mux locali in digitale e (a parte l'E10) gli altri entrano tutti con ottima qualità in un'antenna condominiale del E9 puntata su altra direzione. Forse queste tv locali ignorano gli evidenti problemi che comporta trasmettere in VHF? O forse, come ipotizzavo io, in molti casi il VHF si adatta alle esigenze delle tv locali e può essere una buona risorsa alternativa per razionalizzare lo spettro frequenziale disponibile?
Se le tv locali falliranno sarà più probabilmente a causa dell'aumento esponenziale dell'offerta di contenuti di qualità da parte di operatori nazionali.
[OT]Caro collega utente, io partecipo ai forum da circa dieci anni, e nel particolare scrivo qua da oltre quattro anni, quindi, francamente, puoi augurarti ciò che vuoi, ma finchè l'amministratore di questo forum, col quale sono in ottimi e costanti rapporti, non avrà da ridire nulla sulla mia presenza qui, puoi stare certo che non asseconderò le tue preghiere.

Anche se francamente non meriti alcuna risposta, per correttezza ti spiego il mio messaggio. Ho parlato di "inutilità" in quanto ritengo decisamente inutile fare cose tipo il "Totomux", il "totofrequenze" o il "TotoLCN", che purtroppo in questo forum sembrano andare molto di moda. E' inutile perchè dubito che al ministero si vengano ad informare su questo forum prima di prendere certe decisioni, quindi scrivere i papielli del tipo "Io farei...." elencando frequenze e mux a vanvera, IMHO, è di una inutilità mostruosa. Poi se ti piace sei libero di sbizzarrirti quanto vuoi. Ti ho risposto non perchè mi piace rispondere, anzi, cerco sempre di rispondere su topic in cui sono preparato o interessato, e non scrivo vaccate del tipo "facciamo i mux a 6K":5eek: :5eek: :5eek: :5eek: , ma semplicemente per dirti che normalmente, a parte l'eccezione di Europa7 e del canale 7 che verrà messo all'asta, fino a questo momento quando si è parlato di reti sfn nazionali si è sempre fatto il conto sulla IV e V banda UHF, il VHF è sempre stato considerato un di più, usato principalmente dalla Rai e da qualche mux locale "sfortunato" (a cui a questo punto revocheranno la concessione, visto la spartizione del VHF). Il punto è che, mio caro collega, sei tu ad ignorare la differenza che corre tra sfn e mfn, in mfn le frequenze del VHF sono sicuramente migliori del UHF perchè arrivano più lontano, ma fare una SFN in questo caso diventa impossibile. E' per questo che in zone che non hanno ancora fatto lo switch-off, come milano, vanno benissimo (perchè sono in MFN), ma dove si è fatto il passaggio completo al digitale, generalmente si è preferito non assegnarle, a meno di casi di emergeza (e generalmente ad emittenti che avevano un unico impianto autorizzato), proprio perchè era impossibile coordinare più impianti in SFN.
In ogni caso, se mi sono corretto subito dopo, è perchè leggendo l'articolo del Sole24ore che ho linkato nel messaggio successivo, sono venuto a conoscenza di ulteriori elementi.

Comunque, segnati bene questo intervento perchè non otterrai più nessun altro messaggio da me, e francamente se non la smetti di scrivere stronzate dubito che ne riceverai anche da altri utenti.:eusa_naughty: :badgrin:
 
anassimenes ha scritto:
L'accordo con la UE è quello per il dividendo, non credo si riferisca all'Adriatic Agreenment.
Ma l'articolo parla anche di frequenze coordinate a livello internazionale quindi non credo si riferisse semplicemente al dividendo.

anassimenes ha scritto:
Io però non mi trovo coi tuoi conti: 19 + 3 + 13 + 9 = 44, non 49.
Scusa mi sono perso, nello scrivere la somma (e fortuna che rileggo tre volte!), il +5 della frase finale dell'articolo (Restano altre cinque frequenze libere). Credo che il senso dei numeri dati da chi ha stilato l'articolo fosse quello, rimane il fatto che non era per nulla chiaro.

Saluti
 
L_Rogue ha scritto:
C'era stato persino il vostro blackout telefonico durante l'annuncio. E' un presagio dell'Apocalisse! ;)
Vogliono anticipare il completamento al 2011 solo per evitare ogni possibile illazione che colleghi il passaggio al digitale col misterico evento "2012". :D

L_Rogue ha scritto:
IMO, è inutile proseguire con congetture basate sulla stampa, quando il piano verrà reso pubblico la prossima settimana.
Era solo per correggere un errore di scrittura. Per il resto si discute di quello che si sa al momento...

Saluti
 
Si appunto, vediamo di darci una bella calmata.
Salire in cattedra e prendersi a momenti a male parole per un toto-frequenze mi sembra francamente ridicolo. :evil5:
Credo che ognuno di noi/voi abbia di meglio da fare, no? ;)
 
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