AGCOM, pubblicati i criteri del piano nazionale per le frequenze digitali (28/06/10)

Euplio ha scritto:
E' un tuo diritto poter vedere tutta l'offerta televisiva
Hai ragione ma in condominio, almeno nella maggioranza, difficilmente succede. Sono convinto che le locali perdono una discreta parte di ascolti per questo motivo, nel mio caso aspetto lo switch off per vedere cosa faranno(non pretendo che intevengano ora) nell'impianto dove abito. Allo stato attuale su circa una decina di mux delle locali ricevibili ( che ricevo con le antenne sul balcone) nella centralizzata ne entrano 3-4 di cui 2 sporadicamente e molto male. Comunque tornando all'argomento del thread speriamo trovino la soluzione migliore per le locali anche se la vedo dura
 
per convincere i tuoi condomini la prossima riunione di condominio falla a casa tua e gli fai vedere conm i loro occhi la differenza di ciò che vedi tu e quel che vedono loro con la centralizzata , e ricordagli che a breve diverrete all digital. :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Ma comunque credo che ti basti aspettare un altro pò , tanto a breve dovranno intervenire sull'antenna . :D ;) ;)
 
Janko ha scritto:
Frequenze, da un'indagine del ministero le Tv locali le usano a metà
http://www.digital-sat.it/new.php?id=22822
Numerosi studi dimostrano che l'italiano medio utilizza meno della metà delle capacità del proprio cervello. Varerei un decreto legge che autorizzi l'espianto del cervelli sottoutilizzati per produrre cibo in scatola per animali di qualità.
Tornando seri: io, editore televisivo, faccio tv per professione, quindi per guadagnare. A livello locale, guadagno sulla pubblicità che trasmetto, e che riesco a vendere perchè la mia tv è vista dagli spettatori, che sono la mia risorsa principale. Il mio scopo primario è aumentare gli spettatori, quindi.
Fin qui siamo tutti d'accordo?
Penso che sia semplice, chiaro, lineare...
Io so di poter contare su una media di 100 affezionati spettatori (tolti quelli che guardano le tv nazionali e chi non guarda la tv) che ho fidelizzato sul mio canale negli anni attraverso un'attenta gestione dei contenuti ed investimenti mirati, sostenibili, oculati.
Ora il ministero mi ha obbligato a convertire la mia frequenza in digitale, ha aumentato le tv nazionali assottigliando i miei spettatori, ha aumentato la concorrenza anche a livello locale, magari mi ha anche penalizzato dandomi una frequenza di serie B dalla copertura minore rispetto alla precedente, poi ha fatto un casino con LCN, tale che il mio canale, solitamente tra la 10° e la 16° posizione è stato spedito in fondo alla lista su un canale 800 e passa che è diverso per ogni decoder e quindi non posso neppure pubblicizzarlo. I clienti chiamano per sapere se trasmettiamo ancora e io non posso dire che di cercare pazientemente tra i numerosi doppioni di altre emittenti...
Praticamente un disastro che rischia di farmi chiudere.
Che soluzioni ho?
Mi rimbocco le maniche e ricomincio da capo?
Ok, allora imposto l'LCN su 83 in modo che almeno so dove mi trovano a casa, investo sui programmi, cercando di fare un canale appetibile, che uno lo guarda e trova una serie di programmi validi, uno di seguito all'altro, che possano accontentare un po' tutti, in modo che chi si ferma sul mio programma non sia invogliato a cambiare canale, magari possa anche decidere di inserirlo in una lista di preferiti perchè sa che qui c'è sempre qualcosa di decente da guardare, e quando il mio canale, il marchio su cui sto investendo, sarà nuovamente popolare allora gli sponsor torneranno e io potrò sanare i debiti e magari pensare anche ad un secondo programma...
Non sia mai, scellerato di un editore!
Tu così sprechi banda: è vietatissimo. Riempi, riempi tutto lo spazio che hai altrimenti ti espropriamo il canale.
Non importa se così spalmi su 5 canali i pochi soldi che puoi investire, non importa che gli spettatori son sempre 100 in tutto per cui ne avrai 20 per ogni canale se sei fortunato. Non importa che gli altri 4 canali viaggiano a caso sulla numerazione LCN in modo anonimo senza poter fidelizzare nessuno.
C'è un bel trucchetto che puoi fare: ripeti gli stessi contenuti con lo stesso marchio su più doppioni possibili così aumenti la possibilità che la gente ti trovi scanalando. Se hai bisogno di soldi fai un po' di televendite, e siccome il numero di telefono lo leggono anche se ha una pessima qualità, fanne una decina di canali di televendite.
Questo è il tuo futuro da editore locale: l'hanno stabilito per legge. Sopravvivi fin che puoi, se non rompi le balle alle nazionali un cantuccio te lo lasciano di certo. Poi nel 2015, quando tutto il sistema sarà andato a regime, allora potrai investire, potrai tornare a fare l'imprenditore serio, potrai tornare a guadagnare, sì, sì, dormi sonni tranquilli e... scusa già che ci sei potresti raccogliere il telecomando che mi è caduto a terra, è lì vicino a te, affianco ai tuoi piedi, se ti pieghi lo vedi subito... :doubt:
 
digNotini ha scritto:
Numerosi studi dimostrano che l'italiano medio utilizza meno della metà delle capacità del proprio cervello. Varerei un decreto legge che autorizzi l'espianto del cervelli sottoutilizzati per produrre cibo in scatola per animali di qualità.
Tornando seri: io, editore televisivo, faccio tv per professione, quindi per guadagnare. A livello locale, guadagno sulla pubblicità che trasmetto, e che riesco a vendere perchè la mia tv è vista dagli spettatori, che sono la mia risorsa principale. Il mio scopo primario è aumentare gli spettatori, quindi.
Fin qui siamo tutti d'accordo?
Penso che sia semplice, chiaro, lineare...
Io so di poter contare su una media di 100 affezionati spettatori (tolti quelli che guardano le tv nazionali e chi non guarda la tv) che ho fidelizzato sul mio canale negli anni attraverso un'attenta gestione dei contenuti ed investimenti mirati, sostenibili, oculati.
Ora il ministero mi ha obbligato a convertire la mia frequenza in digitale, ha aumentato le tv nazionali assottigliando i miei spettatori, ha aumentato la concorrenza anche a livello locale, magari mi ha anche penalizzato dandomi una frequenza di serie B dalla copertura minore rispetto alla precedente, poi ha fatto un casino con LCN, tale che il mio canale, solitamente tra la 10° e la 16° posizione è stato spedito in fondo alla lista su un canale 800 e passa che è diverso per ogni decoder e quindi non posso neppure pubblicizzarlo. I clienti chiamano per sapere se trasmettiamo ancora e io non posso dire che di cercare pazientemente tra i numerosi doppioni di altre emittenti...
Praticamente un disastro che rischia di farmi chiudere.
Che soluzioni ho?
Mi rimbocco le maniche e ricomincio da capo?
Ok, allora imposto l'LCN su 83 in modo che almeno so dove mi trovano a casa, investo sui programmi, cercando di fare un canale appetibile, che uno lo guarda e trova una serie di programmi validi, uno di seguito all'altro, che possano accontentare un po' tutti, in modo che chi si ferma sul mio programma non sia invogliato a cambiare canale, magari possa anche decidere di inserirlo in una lista di preferiti perchè sa che qui c'è sempre qualcosa di decente da guardare, e quando il mio canale, il marchio su cui sto investendo, sarà nuovamente popolare allora gli sponsor torneranno e io potrò sanare i debiti e magari pensare anche ad un secondo programma...
Non sia mai, scellerato di un editore!
Tu così sprechi banda: è vietatissimo. Riempi, riempi tutto lo spazio che hai altrimenti ti espropriamo il canale.
Non importa se così spalmi su 5 canali i pochi soldi che puoi investire, non importa che gli spettatori son sempre 100 in tutto per cui ne avrai 20 per ogni canale se sei fortunato. Non importa che gli altri 4 canali viaggiano a caso sulla numerazione LCN in modo anonimo senza poter fidelizzare nessuno.
C'è un bel trucchetto che puoi fare: ripeti gli stessi contenuti con lo stesso marchio su più doppioni possibili così aumenti la possibilità che la gente ti trovi scanalando. Se hai bisogno di soldi fai un po' di televendite, e siccome il numero di telefono lo leggono anche se ha una pessima qualità, fanne una decina di canali di televendite.
Questo è il tuo futuro da editore locale: l'hanno stabilito per legge. Sopravvivi fin che puoi, se non rompi le balle alle nazionali un cantuccio te lo lasciano di certo. Poi nel 2015, quando tutto il sistema sarà andato a regime, allora potrai investire, potrai tornare a fare l'imprenditore serio, potrai tornare a guadagnare, sì, sì, dormi sonni tranquilli e... scusa già che ci sei potresti raccogliere il telecomando che mi è caduto a terra, è lì vicino a te, affianco ai tuoi piedi, se ti pieghi lo vedi subito... :doubt:
Ricordando che il Ministero non ha obbligato nulla, ma una legge Europea... diciamo che il tuo discorso potrebbe essere veritiero in parte, non sei obbligato a fare 5 canali, puoi benissimo sopravvivere come facevi prima e come desideri fare o per questioni economiche sei costretto a fare convivendo in un mux con altre tv locali, tanto per tua stessa ammissione non sei capace o non hai le possibilità di fare altri canali, perchè la banda sfruttabile deve essere persa? P.S. neppure deve essere riempita fino all'orlo, io ho sempre sostenuto che se una frequenza può ospitare 5 canali televisivi, un mux con un canale è sprecato, ma un mux con 6 canali dove potrebbero essrcene 5 in modo ottimale è abnorme, basta trovare un compromesso e unire 3 tv locali diverse ciascuna con un solo canale su un solo mux per usare quella banda senza "uccidere" nessuna tv locale.
 
Boomer ha scritto:
....basta trovare un compromesso e unire 3 tv locali diverse ciascuna con un solo canale su un solo mux per usare quella banda senza "uccidere" nessuna tv locale.

Si...ma quale sono le parti interessate per attuare cio'?
Le Tv locali che debbono trovare un accordo o uno studio settoriale da parte del ministero?
Scusate....ma vado sovente in confusione con sto' bailamme delle concessioni....:D
 
Novram ha scritto:
Si...ma quale sono le parti interessate per attuare cio'?
Le Tv locali che debbono trovare un accordo o uno studio settoriale da parte del ministero?
Scusate....ma vado sovente in confusione con sto' bailamme delle concessioni....:D
Secondo me, in prima battuta dovrebbero essre le tv locali a rinunciare ad un mux in via esclusiva e ad associarsi tra loro, ma poichè la vedo difficile da realizzarsi, bisognerebbe trovare un metodo per stilare una classifica e consociare le ultime della lista. Purtroppo è il metodo la questione da risolvere. Comunque si potrebbero prevedere degli incentivi a chi decidesse di associarsi, dando loro una numerazione più "appetibile".
 
Capito il tuo punto di vista......
digNotini......cosa pensi in merito?
Quali sono le ulteriori problematiche.....oltre (se ve ne sono) quelle che hai esposto nel tuo post precedente?
 
digNotini ha scritto:
Numerosi studi dimostrano che l'italiano medio utilizza meno della metà delle capacità del proprio cervello. Varerei un decreto legge che autorizzi l'espianto del cervelli sottoutilizzati per produrre cibo in scatola per animali di qualità.
Tornando seri: io, editore televisivo, faccio tv per professione, quindi per guadagnare. A livello locale, guadagno sulla pubblicità che trasmetto, e che riesco a vendere perchè la mia tv è vista dagli spettatori, che sono la mia risorsa principale. Il mio scopo primario è aumentare gli spettatori, quindi.
Fin qui siamo tutti d'accordo?
Penso che sia semplice, chiaro, lineare...
Io so di poter contare su una media di 100 affezionati spettatori (tolti quelli che guardano le tv nazionali e chi non guarda la tv) che ho fidelizzato sul mio canale negli anni attraverso un'attenta gestione dei contenuti ed investimenti mirati, sostenibili, oculati.
Ora il ministero mi ha obbligato a convertire la mia frequenza in digitale, ha aumentato le tv nazionali assottigliando i miei spettatori, ha aumentato la concorrenza anche a livello locale, magari mi ha anche penalizzato dandomi una frequenza di serie B dalla copertura minore rispetto alla precedente, poi ha fatto un casino con LCN, tale che il mio canale, solitamente tra la 10° e la 16° posizione è stato spedito in fondo alla lista su un canale 800 e passa che è diverso per ogni decoder e quindi non posso neppure pubblicizzarlo. I clienti chiamano per sapere se trasmettiamo ancora e io non posso dire che di cercare pazientemente tra i numerosi doppioni di altre emittenti...
Praticamente un disastro che rischia di farmi chiudere.
Che soluzioni ho?
Mi rimbocco le maniche e ricomincio da capo?
Ok, allora imposto l'LCN su 83 in modo che almeno so dove mi trovano a casa, investo sui programmi, cercando di fare un canale appetibile, che uno lo guarda e trova una serie di programmi validi, uno di seguito all'altro, che possano accontentare un po' tutti, in modo che chi si ferma sul mio programma non sia invogliato a cambiare canale, magari possa anche decidere di inserirlo in una lista di preferiti perchè sa che qui c'è sempre qualcosa di decente da guardare, e quando il mio canale, il marchio su cui sto investendo, sarà nuovamente popolare allora gli sponsor torneranno e io potrò sanare i debiti e magari pensare anche ad un secondo programma...
Non sia mai, scellerato di un editore!
Tu così sprechi banda: è vietatissimo. Riempi, riempi tutto lo spazio che hai altrimenti ti espropriamo il canale.
Non importa se così spalmi su 5 canali i pochi soldi che puoi investire, non importa che gli spettatori son sempre 100 in tutto per cui ne avrai 20 per ogni canale se sei fortunato. Non importa che gli altri 4 canali viaggiano a caso sulla numerazione LCN in modo anonimo senza poter fidelizzare nessuno.
C'è un bel trucchetto che puoi fare: ripeti gli stessi contenuti con lo stesso marchio su più doppioni possibili così aumenti la possibilità che la gente ti trovi scanalando. Se hai bisogno di soldi fai un po' di televendite, e siccome il numero di telefono lo leggono anche se ha una pessima qualità, fanne una decina di canali di televendite.
Questo è il tuo futuro da editore locale: l'hanno stabilito per legge. Sopravvivi fin che puoi, se non rompi le balle alle nazionali un cantuccio te lo lasciano di certo. Poi nel 2015, quando tutto il sistema sarà andato a regime, allora potrai investire, potrai tornare a fare l'imprenditore serio, potrai tornare a guadagnare, sì, sì, dormi sonni tranquilli e... scusa già che ci sei potresti raccogliere il telecomando che mi è caduto a terra, è lì vicino a te, affianco ai tuoi piedi, se ti pieghi lo vedi subito... :doubt:
Dipende sempre da quello che trasmetti caro dignotini. E' chiaro che ora ci sono più nuovi canali e aumenterà la concorrenza, ma qui patiranno tutti i canali, non solo quelli locali, ma anche le 6 reti generaliste rai e mediaset.
Ripeto: dipende sempre dai programmi che si trasmette, è chiaro che se una rete trasmette il 60% di telepromozioni, cartomanzia e simili rischia di più, quindi il consiglio che vi do a voi editori:
AUMENTATE LA QUALITA' DEI VOSTRI PROGRAMMI e cercate di inserire il vostro canale sugli spazi liberi che ci sono (magari dal 10 al 20, visto che certe reti del gruppo espresso non dovrebbero essere li). ok? Basta che non mi incasinate lcn, sennò tutte le volte devo rompermi le scatole per fare la risintonizzazione, per fortuna che sono giovane e ho esperienza nel campo, ma per un vecchietto di 70/80/90 anni la vedo MOOOOOOOOOOOOLTO DURA.
Quindi editori di reti locali RI-GUAR-DA-TE-VI!
Saluti
 
Le emittenti locali hanno commesso e, cosa ancor più grave, continuano a commettere errori grossolani.:icon_twisted:

1 - IL PALINSESTO , si comportano come se fosse un loro segreto, non lo pubblicano in nessun modo e non hanno capito l'utilità dell'EPG nel Dtt, infatti le tv che ricevo io e che utilizzano l'Epg sono solo quelle del Mux di Napoli Canale 21. :mad: :eusa_naughty:
2 - ORARI , non sono mai puntuali, iniziano spesso la prima serata quasi agli stessi orari delle Nazionali, quando cioè nessuno più va a vedere ciò che trasmettono, che può anche essere migliore, in alcuni casi, di ciò che viene trasmesso dalle grandi. :sad:
Secondo me le locali, per fare vera concorrenza a queste che iniziano la prima serata alle 21.10 ( quando va bene:5eek: ) dovrebbero iniziare la loro alle 20.30, al massimo alle 20.50 .

Insomma anticipare la prima serata , e pubblicizzare il Palinsesto.
 
stefio ha scritto:
Le emittenti locali hanno commesso e, cosa ancor più grave, continuano a commettere errori grossolani.:icon_twisted:

1 - IL PALINSESTO , si comportano come se fosse un loro segreto, non lo pubblicano in nessun modo e non hanno capito l'utilità dell'EPG nel Dtt, infatti le tv che ricevo io e che utilizzano l'Epg sono solo quelle del Mux di Napoli Canale 21. :mad: :eusa_naughty:
2 - ORARI , non sono mai puntuali, iniziano spesso la prima serata quasi agli stessi orari delle Nazionali, quando cioè nessuno più va a vedere ciò che trasmettono, che può anche essere migliore, in alcuni casi, di ciò che viene trasmesso dalle grandi. :sad:
Secondo me le locali, per fare vera concorrenza a queste che iniziano la prima serata alle 21.10 ( quando va bene:5eek: ) dovrebbero iniziare la loro alle 20.30, al massimo alle 20.50 .

Insomma anticipare la prima serata , e pubblicizzare il Palinsesto.
appunto, è per questo che si devono riguardare.
 
Sul palinsesto sono perfettamente d'accordo poichè non lo pubblicano. molte tv locali magari sul sito web ce l'hanno che si puo scaricare... ma molte magari hanno anche il teletext e non lo utilizzano a dovere. Poi mi ricordo una volta che ho mandato un email a telecity per chiedere il loro palinsesto e me l'hanno mandato ma mi hanno anche scritto che sarebbe stata l'ultima volta poichè non hanno tempo... ma come? Avete un dominio per il sito web e non ne aprofittate?
E poi se uno non sa cosa fanno su uan tv locale come possono dire che nessuno li segue? Se non so cosa fate...
 
Le TV locali nel passaggio al digitale rischiano di finire gravemente danneggiate...

Ed e' una semplice questione di matematica...

In analogico, all'interno dello stesso bacino d'utenza, c'erano 40/50 canali a dir tanto, quindi una TV locale si trovava 1 contro 40/50... in altre parole uno spettatore aveva 40/50 scelte alternative.

Ora, allo switch-off ci saranno 200-300 canali digitali ricevibili... e' evidente che una TV locale, se continuasse trasmettendo 1 SOLO CANALE, dopo si troverebbe 1 contro 200/+... cioe' uno spettatore avra' piu' di 200 alternative.:5eek:

Quindi e' ovvio che la concorrenza in questo modo sarebbe falsata, e le vecchie emittenti TV analogiche a questo punto devono per forza aumentare il numero dei loro canali per mantenere una presenza sul mercato con una proporzione il piu' simile possibile a quella di prima (1:40/50), e cosi' sopravvivere economicamente (es. spazi pubblicitari a disposizione da vendere).

Se non si manterranno proporzioni abbastanza simili a quelle precedenti, le TV locali IMHO avranno tutti i diritti di sentirsi danneggiate.
 
non condivido

X Eragon

... se uno in analogico fa un solo canale, con i soldi che ha non è detto che abbia la possibilità di farne altri, e poi perche ? solo perche invece di 30 tv se ne trova contro 300 ? :eusa_naughty: Se questa tv è una buona emittente crearne altre può significare ridurre la spesa possibile per l'acquisto di contenuti pregiati e abbassare di conseguenza la qualità dei suoi programmi. :5eek:

Ad esempio un editore ha 100 da spendere , se li spende per una tv li usa così : 30 per autoproduzioni, 40 per film, 20 per serie e soap, 10 per le news; in questo caso prenderà film anni 80 , telefilm anni 90 , ecc. .
Se farà altre tv, con sempre 100 da spendere, sembra ovvio che varieranno le quantità sopra descritte, perchè magari vorrà fare un canale tematico di Documentari, o di Video Musicali e passerà dai film anni 80 a quelli anni 50 - 70, dai telefilm anni 90 a quelli anni 60 - 70, abbassando la qualità del trasmesso sulla tv principale.;)

Se un editore vuol fare più emittenti per ampliare il suo mux l'unica cosa che guarda è la tasca, ed è giusto così, non certo il numero delle emittenti concorrenti. :eusa_naughty: :eusa_naughty: :eusa_naughty:
 
eragon ha scritto:
Le TV locali nel passaggio al digitale rischiano di finire gravemente danneggiate...

Ed e' una semplice questione di matematica...

In analogico, all'interno dello stesso bacino d'utenza, c'erano 40/50 canali a dir tanto, quindi una TV locale si trovava 1 contro 40/50... in altre parole uno spettatore aveva 40/50 scelte alternative.

Ora, allo switch-off ci saranno 200-300 canali digitali ricevibili... e' evidente che una TV locale, se continuasse trasmettendo 1 SOLO CANALE, dopo si troverebbe 1 contro 200/+... cioe' uno spettatore avra' piu' di 200 alternative.:5eek:

Quindi e' ovvio che la concorrenza in questo modo sarebbe falsata, e le vecchie emittenti TV analogiche a questo punto devono per forza aumentare il numero dei loro canali per mantenere una presenza sul mercato con una proporzione il piu' simile possibile a quella di prima (1:40/50), e cosi' sopravvivere economicamente (es. spazi pubblicitari a disposizione da vendere).

Se non si manterranno proporzioni abbastanza simili a quelle precedenti, le TV locali IMHO avranno tutti i diritti di sentirsi danneggiate.

Scusami, ma questo mi pare il discorso che fanno i tassisti.

Guai ad aumentare le licenze, ma poi a Malpensa o in Stazione Centrale, i taxi disponibili non sono mai abbastanza e ti tocca armarti di pazienza e fare delle belle code.

Chi vive a Milano sa di cosa parlo.

L'aspetto principale nella transizione al digitale è l'aumento della proposta di contenuti, non il mantenimento del rapporto tra TV locali e nazionali.

Tanto più che la maggior parte dei dipendenti delle locali, come indicato nel rapporto FRT, lavoro comunque nelle locali sane finanziariamente, perché nessuno, penso, è stupido. Ci si deve arrivare in qualche modo alla fine del mese, no?

In tutta questa discussione nessuno pare tenere in alcun conto ciò che pensano gli utenti.
 
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