Agcom: via libera alla piattaforma TivùSat

Se hai il codice fiscale, allora hai anche una residenza in Italia. Residenza che però non è detto che sia l'unica o quella prevalente.
Diciamo che dovrebbero chiedere il numero di riferimento, come da pagamento della tassa per il possesso della TV, verificando anche che sia pagata per l'anno in corso. Questo, naturalmente, non te lo chiedono in fase di attivazione, nè l'AGCOM o qualche associazione consumatori ha pensato di "esaminare" la strana anomalia.
Inoltre, la smart card non è di proprietà dell'utente e serve unicamente per accedere a programmi legalmente visibili sul terrritorio italiano. Non dovrebbe neppure essere consentito portarla all'estero, forse c'è anche scritto.
:eusa_think:
 
I diritti valgono relativamente all'area di diffusione per la quale sono stati acquistati, mentre la popolazione non c'entra niente.
...insomma, un'altra delle cose che l'esperta AGCOM dovrà, con calma, studiare e scoprire.

Si farà come in Svizzera. Ove il titolare della smart card, residente in Svizzera e in regola con l'abbonamento, si impegna ad utilizzarla nel luogo di residenza oppure in una dimora provvisoria, anche all'estero. Comunque è un problema secondario. Nessuno ti controlla alla frontiera. Basta che all'estero non vi sia un mercato cladestino di smart card italiane. A nessuno importa per le poche smart card utilizzate da un residente in Italia che si trova all'estero. Diverso sarebbe se si trattasse di italiani con residenza all'estero perchè sarebbero molti di più.
 
Tuner ha scritto:
Se hai il codice fiscale, allora hai anche una residenza in Italia. Residenza che però non è detto che sia l'unica o quella prevalente.
Legalmente parlando, questa visione non e' che sia completamente corretta... il sillogismo "codice fiscale - residenza" non e' sostenibile...:)

Dall'Agenzia delle Entrate:

http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/connect/Nsi/Servizi/Codice+fiscale+-+tessera+sanitaria/
Il codice fiscale viene attribuito tramite richiesta telematica all'Agenzia delle Entrate:

* per i neonati da parte del Comune (al momento dell’iscrizione nell’Anagrafe dei residenti)
* per i cittadini italiani residenti all’estero da parte dei Consolati
* per gli stranieri dagli Sportelli Unici per l’Immigrazione (SUI) e dalle questure.

I cittadini ancora sprovvisti del codice fiscale possono presentarsi all'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate con un documento di riconoscimento; per gli stranieri, occorre passaporto o permesso di soggiorno.

Messa in questo modo, l'identificazione di "Italiano" o "Residente in Italia" (avente diritto alla visione) potrebbe essere interpretata differentemente...
 
Tuner ha scritto:
Se hai il codice fiscale, allora hai anche una residenza in Italia.
Come già detto da eragon, avere il codice fiscale italiano non significa avere la residenza in Italia.
Ad esempio un cittadino francese che risiede nel suo paese può avere un codice fiscale italiano perché ha un attività nel nostro paese.

Se la residenza (o almeno il domicilio) in Italia è indispensabile per Tivusat allora possedere il solo codice fiscale non credo sia sufficiente per ottenere l'attivazione della carta ;)
6367W ha scritto:
Comunque è un problema secondario. Nessuno ti controlla alla frontiera.
Come stiamo dicendo, il problema non è l'acquisto ma piuttosto l'attivazione della carta.
Se uno non ha residenza in Italia, dovrebbe dichiarare il falso per attivare la scheda, con tutto ciò che ne potrebbe conseguire :icon_rolleyes:
 
Al codice fiscale italiano, anche se indirettamente (cioè l'indirizzo non è desumibile dal CF stesso), è sempre correlato un indirizzo.
Ergo, i CF sono agganciati ad altre banche dati.
Perchè mai un cittadinio straniero che magari ha casa in Italia e paga il canone per il possesso della TV in Italia non dovrebbe essere possibile attivare la card di TiVùsat con cui vede una parte delle stesse cose diffuse tramite segnale terrestre?
Ripeto per l'ultima volta... i diritti di diffusione che le emittenti comprano sono per base geografica, non per nazionalità degli spettatori.

...e stiamo perdendo tempo a parlare di un controllo farsesco (indirizzo e CF). Io direi che la richiesta di questi dati è utile soltanto a fini statistici visto che il CF non è segreto.
Se si fosse voluto prevenire l'abuso, la card non andava messa in bundle nella scatola del decoder bensì spedita all'indirizzo di chi ne faceva richiesta.
:evil5:
 
Tuner ha scritto:
Ripeto per l'ultima volta... i diritti di diffusione che le emittenti comprano sono per base geografica, non per nazionalità degli spettatori.
Se fosse cosi', cosa che anch'io penso sia la piu' probabile, automaticamente resterebbero tagliati fuori i cittadini italiani residenti all'estero...:(
 
Tuner ha scritto:
Non c'è proprio nessun legame consequenziale tra class action ed associazioni consumatori.
Essendo queste associazioni enti che si finanziano con fondi statali

Sei disinformato, non tutte, ad esempio l'Aduc no (ovviamente, come le onlus e come emergency, accetta il 5 per 1000, ci mancherebbe)

Tuner ha scritto:
, ed essendo la politica controllata da poteri lobbystici trasversali, scordarsi proprio che questi soggetti, al 100% "politici", svolgano un lavoro diverso da quello di far credere alla gente che siano li per tutelare i loro interessi collettivi, mentre in realtà sono una parte stessa del "muro di gomma".

Ah ... ho capito ... ok, si', si' ... i politici sono tutti uguali, e' tutto un magna magna, tutti ladri, la Montalcini e' uguale alla Carfagna, piove governo ladro ... ah ... si', tutto molto giusto. Ok, dai, chiudiamolo qui l'off-topic, tu hai ragione e io torto. Peccato che io ho un'esperienza diretta sul campo (perche' ne conosco qualcuno di questi signori) molto diversa, ma non importa, sicuramente e' come dici tu.

Adoc: http://www.newsfood.com/q/66c2696a/...one-delle-concorrenze-e-danno-ai-consumatori/

Adiconsum, Adusbef: http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-735105/autorita-tlc-tivusat-esame/

Altroconsumo: http://www.tuttoconsumatori.it/archivio/2009/07/altroconsumo_la_4.shtml
 
A cosa servono quei link? Che dimostrano?
Ne metto un altro paio allora, così, per rinfrescare la menoria su cosa successe e come andò a finire.:evil5:
http://punto-informatico.it/551539/PI/News/decoder-unico-adiconsum-denuncia-sky.aspx
http://www.ascii.it/sky_consumatori.htm

Se qualcuno NON è qualunquista è il sottoscritto, che si limita a parlare in virtù della storia pregressa dal suo punto di vista e spiegandone i motivi.
:evil5:

Il qualunquista potresti essere tu che, anzichè entrare nel merito e contestare le affermazioni nello specifico, mi cambi discorso e la butti in rissa, mi appioppi affermazioni mai fatte e le dai per assodate, insomma come fanno (abbi pazienza e non volermene), tutti quelli che pretendono di aver ragione ma che non avendo più argomenti per sostenere il contraddittorio passano ad attaccare direttamente la persona per screditarla.
:eusa_whistle:
 
Ultima modifica:
Allora mi permetto di riportare le tue precise parole, visto che il quote di sopra sembra non essere sufficiente.

Tuner ha scritto:
Non c'è proprio nessun legame consequenziale tra class action ed associazioni consumatori.

Visto che le associazioni dei consumatori hanno chiesto l'introduzione della class action, visto che le associazioni dei consumatori premono perche' la legge parta, non si capisce come si possa dire che non c'e' "legame consequenziale". Purtroppo, e presumo tu lo sappia, la class action QUANDO si potra' esercitare in Italia potra' essere promossa solo dalle associazioni dei consumatori. Certamente, e ne convengo, e' un limite (per carita', evitiamo l'analisi politica della legge sulla class action), pero' allo stato dei fatti se e quando partira' la class action gli unici che potranno promuoverla sono loro.

Tuner ha scritto:
Essendo queste associazioni enti che si finanziano con fondi statali, ed essendo la politica controllata da poteri lobbystici trasversali, scordarsi proprio che questi soggetti, al 100% "politici", svolgano un lavoro diverso da quello di far credere alla gente che siano li per tutelare i loro interessi collettivi, mentre in realtà sono una parte stessa del "muro di gomma".
Tu definisci le associazioni dei consumatori al 100% politici e parte stessa del muro di gomma. Poi ti scandalizzi per il mio intervento? Mah. Io non la penso come te, penso che queste associazioni siano subissate di richieste di interventi (visto che in Italia le cose vanno come sappiamo) e hanno anche difficolta' a stare dietro a tutte, si beccano continuamente denunce (da parte delle societa' accusate) quando vanno in tv a fare le loro battaglie e sono sempre sulla breccia. Il "qualunquismo" e' non parlare delle loro battaglie e delle loro vittorie e uscirsene con espressioni del tipo "100% politici" e "fanno parte del muro di gomma". Non sono cosi' stupido da pensare che sia tutto rosa e fiori, ma ammetterai che le tue affermazioni sono troppo forti per non suscitare una risposta.

Tuner ha scritto:
Andarsi a vedere gli organigrammi di ADCONSUM e similari (non si creda che ce l'abbia con uno in particolare), scriversi i nomi dei "soggetti", eppoi fare una ricerchina su google... Basta ed avanza per capire da dove vengono e cosa facevano prima, e dove sono finiti dopo.
Tra l'altro da quest'altra frase tu espliciti la tua critica verso Adiconsum "e similari": che ci possano essere "reciclati" in queste associazioni come in qualunque azienda di grandi dimensioni chi lo mette in dubbio, ma questa frase e' degna di servizi di Report che indagano su ben altri soggetti, non credo ad oggi si possa dire che eventuali reciclati costituiscano un serio problema per le associazioni dei consumatori.

Stavolta ho usato solo tue affermazioni, a meno che qualcuno col tuo account si e' loggato e ha modificato il tuo post. Certo, nel post hai scritto tante altre cose, ma sono queste quelle che ti contesto (e che difatti avevo quotato), mica le altre. Perche' poi qui dentro non sei l'unico. Criticare nel merito le iniziative delle associazioni dei consumatori e' certamente legittimo, e se vuoi parlare di ritardi o iniziative poco incisive potrei anche concordare, pero' buttare tutto alle ortiche con definizioni come "100% politiche" e "parte del muro di gomma" non mi trova d'accordo, anche perche', per esperienza diretta, la battaglia contro certe ingiustizie politiche e contro ben altri muri di gomma io la vedo con i miei occhi tutti i giorni e so il sacrificio che costa.
 
Ultima modifica:
Tuner ha scritto:
Perchè mai un cittadinio straniero che magari ha casa in Italia e paga il canone per il possesso della TV in Italia non dovrebbe essere possibile attivare la card di TiVùsat con cui vede una parte delle stesse cose diffuse tramite segnale terrestre?
Forse non sono stato chiaro ma per me è ovvio che un cittadino straniero residente in Italia, e che paga il canone, può attivare una carta Tivusat :eusa_think:

Tuner ha scritto:
Ripeto per l'ultima volta... i diritti di diffusione che le emittenti comprano sono per base geografica, non per nazionalità degli spettatori.
Perdonami ancora: magari non ci stiamo capendo ma quello che dici è proprio il problema avanzato dalle associazioni dei consumatori e cioè la mancanza di tutela del cittadino italiano NON residente in Italia che non può attivare una carta Tivusat, a differenza, per esempio, del cittadino svizzero non residente in Svizzera ;)
 
I cittadini svizzeri non residenti in svizzera, almeno formalmente, non possono usare la card. Ok?
;)

8. Uso nel domicilio di vacanza e all’estero
Il titolare con residenza principale in Svizzera può utilizzare la scheda all’indirizzo in Svizzera indicato sul modulo di richiesta e, in aggiunta, al suo domicilio di vacanza e all’estero.
Nel momento in cui trasferisce la residenza principale all’estero, il titolare ha l’obbligo di restituire la scheda.

http://www.srgsat.ch/xportal/tools/getPortalDoc.aspx?docID=99
 
Tuner ha scritto:
I cittadini svizzeri non residenti in svizzera, almeno formalmente, non possono usare la card. Ok?
;)
No, i cittadini svizzeri residenti all'estero possono richiedere ufficialmente la carta ;)
Quelle che riporti sono le condizioni per i residenti in Svizzera mentre per i non residenti la procedura è differente:

"Cittadini svizzeri residenti all‘estero : Richiedere la documentazione per l‘ordinazione
Hai la cittadinanza svizzera e risiedi all’estero? Allora richiedi la documentazione per ordinare la scheda. (Al di fuori della Svizzera la scheda Sat Access può essere rilasciata soltanto ai cittadini svizzeri residenti all’estero.)"

https://www.broadcast.ch/ordercard.aspx

Per la cronaca, in questo stesso forum c'è una discussione, ora chiusa, in cui si parlava di questo argomento :D
http://www.digital-forum.it/showthread.php?t=44353&highlight=svizzera
 
Ultima modifica:
Le affermazioni ai 2 link mi sembrano in palese conflitto tra loro.
Resta il fatto che se sei all'estero non dovresti poter assistere ad eventi per cui il broadcaster ha diritti solo per il paese dove li ha richiesti.
...oppure puoi assistere ad eventi (es. tramite rai international) che in Italia sono invece in esclusiva di un altro provider.
Probabilmente, l'esigenza per gli svizzeri nasce dal fatto che criptano h24, anche su eventi per cui non avrebbero motivo di farlo.
;)
 
Un paradigma qualunque

toop ha scritto:
Ah ... ho capito ... ok, si', si' ... i politici sono tutti uguali, la Montalcini e' uguale alla Carfagna, ...

Ecco, nel caso qualcuno cercasse un perfetto esempio di qualunquismo da portare a scuola lunedì.

Buona domenica a tutti.

Nicky
 
Ciao Nicky,

sinceramente non ho capito se hai apprezzato la mia ironia e vuoi portarla a scuola come esempio o se non l'hai capita ...

... spero la prima, ma in questo caso la lezione dovresti farla sull'ironia e non sul qualunquismo ... ah, e questo non e' sarcasmo, e' solo un sottotitolo ;P
 
La Rai rischia una megasanzione dall'Agcom per la sua 'uscita' da Sky

http://www.digital-sat.it/new.php?id=19660

"l'Agcom ha ritenuto di poter ravvisare nell'avvio delle trasmissioni di Tivùsat alcune criticità sotto il profilo del rispetto degli obblighi del servizio pubblico, in quanto non avrebbe dato informazione agli abbonati Rai dell'impossibilità, a decorrere dal 1 agosto 2009 della visione integrale dei tre canali generalisti di servizio pubblico sulla piattaforma di Sky Italia ". Non solo. La Rai "avrebbe operato "un eccesso di criptaggio" nell'ultimo periodo " (oscurando all'improvviso molte trasmissioni) e "che le modalità messe in atto per garantire l'universalità del servizio pubblico non apparirebbero rispettose del contratto di servizio"

Che la RAI abbia giocato sporco l'abbiamo detto in tanti. Pero' non mi auguro un multone per la RAI, in tutta onesta'. Mi augurerei invece un compromesso, ovvero una piccola multa + alcuni interventi corretti sul fronte servizi e trasparenza da parte della RAI per il nuovo TivuSat. Cio' che la RAI dovrebbe fare e':
* trasmettere in simulcrypt gli stessi canali anche in NDS qualora Sky ne faccia richiesta, senza vincoli di esclusiva ma senza pretendere alcunche' da Sky (che in cambio non chiederebbe soldi per la codifica NDS)
* smettere di criptare anche cio' che puo' non essere criptato
* immettere in commercio CAM CI (non CI+) a basso costo (max 40 euro) con tessera tivusat, magari prevedendo ulteriori agevolazioni per chi e' in regola col pagamento del canone
* consentire l'attivazione della card via internet
* impegnarsi con gli abbonati ad offrire un servizio di trasmissione via sat per un periodo di almeno 10 anni dal momento dell'acquisto della cam + card
* rilasciare la sola card gratuitamente a chi e' in regola col pagamento del canone
* garantire una qualita' per la trasmissione via tivusat almeno pari a quella via digitale terrestre, garantendo un'offerta equivalente (a meno dei tg regionali)
* agevolare le condizioni per i produttori per l'adozione della codifica TivuSat

Fatto tutto cio' una "multina" potrebbe bastare. Falla passare gratis alla RAI no, dobbiamo smettere di premiare i furbi e chi agisce con scarsa trasparenza, questo vale per i soggetti privati figuriamoci per quelli pubblici e in una situazione di duopolio.
 
toop ha scritto:
http://www.digital-sat.it/new.php?id=19660



Che la RAI abbia giocato sporco l'abbiamo detto in tanti. Pero' non mi auguro un multone per la RAI, in tutta onesta'. Mi augurerei invece un compromesso, ovvero una piccola multa + alcuni interventi corretti sul fronte servizi e trasparenza da parte della RAI per il nuovo TivuSat. Cio' che la RAI dovrebbe fare e':
* trasmettere in simulcrypt gli stessi canali anche in NDS qualora Sky ne faccia richiesta, senza vincoli di esclusiva ma senza pretendere alcunche' da Sky (che in cambio non chiederebbe soldi per la codifica NDS)
* smettere di criptare anche cio' che puo' non essere criptato
* immettere in commercio CAM CI (non CI+) a basso costo (max 40 euro) con tessera tivusat, magari prevedendo ulteriori agevolazioni per chi e' in regola col pagamento del canone
* consentire l'attivazione della card via internet
* impegnarsi con gli abbonati ad offrire un servizio di trasmissione via sat per un periodo di almeno 10 anni dal momento dell'acquisto della cam + card
* rilasciare la sola card gratuitamente a chi e' in regola col pagamento del canone
* garantire una qualita' per la trasmissione via tivusat almeno pari a quella via digitale terrestre, garantendo un'offerta equivalente (a meno dei tg regionali)
* agevolare le condizioni per i produttori per l'adozione della codifica TivuSat

Fatto tutto cio' una "multina" potrebbe bastare. Falla passare gratis alla RAI no, dobbiamo smettere di premiare i furbi e chi agisce con scarsa trasparenza, questo vale per i soggetti privati figuriamoci per quelli pubblici e in una situazione di duopolio.

La Rai ha fatto tutto nel ripetto delle regole,è ancora presente sulla piattaforma satellitare ed è questa l'unica cosa importanta.Questa istruttoria non serve a nulla e credo che la chiuderanno senza dannegiare la Rai che ha fatto tutto secondo le regole,quindi non sarebbe neanche giusto penalizzarla in alcun modo.
 
E' totalmente inutile che Murdoch ed il suo amico/socio DeBenedetti continuino a sobillare tutti i loro adepti, quando si prende in quel posto ad agitarsi non si fa altro che contribuire ad aumentare il piacere di chi ti stà dietro :D
 
toop ha scritto:
Fatto tutto cio' una "multina" potrebbe bastare. Falla passare gratis alla RAI no, dobbiamo smettere di premiare i furbi e chi agisce con scarsa trasparenza, questo vale per i soggetti privati figuriamoci per quelli pubblici e in una situazione di duopolio.
Già che ci siamo facciamola pure a SKY...è da un pezzo che fa come gli pare con decoder unici e CAM non rilasciate.
Ma facce ride ...:D
 
Indietro
Alto Basso