ponci ponci ha scritto:
Una ricostruzione storica sull'evoluzione,ricordo da piccolo non c'erano i network le private............che età hanno gli impianti sono stati mai modificati.......quali sono le società che si occupano di manutenzione chi si occupò di trovare le postazioni..........insomma.................sono un cultore dell'argomento mi piacerebbe sapere qualcosa di più,che i soliti discorsi che si fan qui.
Ciao Ponci, mi chiedi di farti una storia di 30 anni, il che è un pò lunga da esprimere qui nel forum.
In breve, fino al 1990, le emittenti dichiaravano, con un semplice telegramma alla prefettura, l' accensione di un canale e la relativa trasmissione e/o occupazione della frequenza.
Nel giugno del 1990, essendo molte le emittenti ed i relativi contenziosi in tribunale, lo Stato ha obbligato un censimento di autodichiarazione delle frequenze occupate da ogni singola emittente, attribuendo a ciascuna un numero di concessione, valida sino a tutt' oggi e con controllo dei Ministeri di competenza locale. Da allora in avanti non si è potuto più attivare frequenze, ma bensì comprarle e/o scambiarle.
Dal 1990 ad oggi, essendo un lavoro remunerativo, molti si sono impersonati "tecnici" andando in giro con un semplice misuratore di campo, spillando soldi agli ignari imprenditori televisivi in cerca di trovare la via meno costosa per la sopravvivenza dei loro impianti.
Da un pò di anni, la situazione si è un pò complicata per i tecnici, in quanto la tecnologia avanzava a passi da gigante e occorreva una buona ottima dose di teoria elettronica con un' adeguata strumentazione costosa.
Infine, molti "impersonati tecnici" sono spariti, in quanto non riuscivano a rispondere alle esigenze di cui sono composte le nuove tecnologie di trasmissione e le strumentazioni adeguate. Non tanto per la strumentazione, ma quanto la preparazione tecnico/matematica adeguata.
Pertanto non si può più improvvisare, o si è tecnici veri, oppure è meglio cambiare settore (tipo rivendita, impianti TV e/o satellitari, etc.).