Che titolo di studio avete?

relop.ing ha scritto:
@moky78

Ti capisco eccome!
Mia figlia ha preso la laurea triennale a Palermo, quella magistrale a Londra.
E' interprete simultanea italiano-inglese-spagnolo.
Quando è andata in Spagna per perfezionare lo spagnolo (2006) è rimasta a lavorare la, si è sposata la. Non vuol più tornare.
Sono costretto ad andare io da lei.

;)

Ti dico con sincerità che ha fatto benissimo.Mia cugina ha fatto lo stesso,ma da veterinaria.Io stesso se non avessi vincoli familiari qui "me iria echando para otro pais...."
Tornando in tema,
sono perito tecnico per le industrie elettriche ed elettroniche.
 
Ma... Io invece non condivido...
Nel senso che è una facoltà che fanno in tantissimi, c'è ovunque, è a numero aperto, è normale che non ci sia spazio per tutti....
la domanda non è numerosissima....
Uno quando sceglie (per passione) un determinato CdL sa a cosa va incontro...
Il discorso non vale solo per lingue ovviamente, ma anche Beni Culturali, Lettere Moderne, Scienze Politiche (dipende da come sei "agganciato"), Biologia
 
Non condividi perché non ne sai niente ne della facoltà ne di quello che si fa. Poi smettiamola col numero aperto perché il novanta per cento abbandona dopo il primo anno. La verità è che vi fa comodo pensarla così. Aperta a tutti? Quando avrai passato tutti gli scritti me lo saprai dire a quanti è aperta. Poi parleremo anche del fatto che la domanda non sia numerosissima. Non lo è per la miopia del mercato, che preferisce far fare un corsucolo ai lavoratori invece che affidarsi a dei professionisti titolati! poi paragonare lingue a biologia.. Lasciamo stare, per favore, solo chi sa la situazione può giudicare.
 
adriaho ha scritto:
vero... parlano cosi male degli istituti tecnici, e poi riguardo all'università si vanno a rinnegare le facoltà umanistiche

Vorrei intervenire sulla “vexata questio” liceo Sì, liceo No. Istituto tecnico Sì, Istituto tecnico No.
Al liceo si impara ad imparare. Avere studiato bene al liceo ti mette in tasca un lasciapassare per qualunque facoltà universitaria.
Primo fra tutti: si impara a scrivere bene in italiano e ad interpretare bene le frasi.
Se non si conosce bene la nostra lingua, come si può pretendere di conoscere le altre?
E non è questione di sapere il latino o il greco, o la storia e la storia della filosofia.
E’ l’insieme dello studio di queste materie che fa’ la differenza.
Basti dire che la Storia della Filosofia non è altro che la storia del pensiero occidentale dagli albori della civiltà. Si viene a scoprire passo-passo come si è formata la democrazia dalla polis greca sino ai giorni nostri.
Ora, se è vero, come è vero, che chi sceglie di proseguire gli studi in una facoltà universitaria umanistica perché vuol diventare professore di lettere, o di filosofia, o di storia, o vuol diventare archeologo, ecc. deve (non obbligatoriamente, ma) necessariamente provenire da un liceo, nelle professioni tecniche il discorso non cambia molto.
Faccio un esempio di cui posso parlare per conoscenza diretta.
Per diventare ufficiale di marina il percorso privilegiato (nel senso che si hanno più probabilità di riuscita) è di fatto questo:
  • iscriversi ad un liceo e frequentare i primi due anni, con medie alte;
  • fare domanda ed essere ammesso alla Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” di Venezia, dove si completeranno gli studi dei rimanenti tre anni sino al diploma;
  • Fare domanda per frequentare l’Accademia Navale; chi proviene dal "Morosini" ha la precedenza.
La scuola “Morosini” prevede soltanto due corsi: Liceo Classico (60% dei posti disponibili) e Liceo Scientifico (il rimanente 40%).
Superato il periodo dell’Accademia tutti gli ufficiali (Stato Maggiore, Armi Navali, Genio Navale, Sanità) provengono dal Liceo.
Sono tutti quanti tecnici! E che tecnici!
I famosi “mecca” (ingegneri meccanici) che formano la spina dorsale della Fiat provengono quasi tutti da un liceo. Lo stesso dicasi della OTO Melara, della Breda, della Fincantieri.
E là le raccomandazioni o i favoritismi non servono a nulla. Prendono i più bravi.
Io penso che gli Istituti Tecnici danno il grande vantaggio di metterti nelle condizioni di trovare un lavoro subito dopo il diploma (oggi solo in teoria). Se invece si sceglie di proseguire negli studi le cose si complicano e diventano obiettivamente più difficili.
Tutto il mio discorso, ovviamente, si basa su percentuali.
Percentualmente, per capirci, i migliori tecnici provengono dal liceo.
Questo non toglie che un bravo Geometra od un Perito elettrotecnico possano benissimo diventare dei bravi Ingegneri o Architetti, ecc. ecc.
;)
 
Da come la metti fai capire che un diplomato a un istituto tecnico non sappia scrivere l'Italiano...

Fidati che conosco gente diplomata al classico che non sa scrivere l'italiano, o nell'esporre un testo siamo a livelli terra-terra.

E una questione di trovare l'insegnante decente e l'alunno motivato...

Non so il latino? e chi se ne frega! almeno so a che serve il condizionale :lol:

Poi ancora una domanda irrisolta... Tutti sti geni spingono per far fare studi classici alle superiori, denigrando OTTIMI istituti tecnici (gia il fatto di essere MOLTI meno alunni è un enorme vantaggio per docenti e allievi), e poi quando si è alla scelta dell'università sempre sti geni vanno a denigrare gli studi classici a favore di studi tecnici o scientifici... Nulla in contrario con le facoltà tecniche/scientifiche, ma non capisco il perchè denigrare gli istituti tecnici, e poi denigrare le facoltà umanistiche...
Semplicente io sto facendo un percorso inverso ma più efficace a mio modo di vedere...
Se vai a parlare a un quindicenne di democrazia greca della polis, e degli organi della democrazia degli antichi, quello ti dice :che palle. Io la democrazia greca l'ho studiata a 20 anni e con motivazione, la stessa con il quale ho studiato progettazione elettrica a 15 anni.

Poi in vari casi è vero vanno avanti i migliori, ma è anche vero che in moltissimi casi i migliori se la pigliano in un posticino
 
Ultima modifica:
No per carità non ne faccio mai questioni personali:)

stefano 91: ti dico una cosa personale... L'anno scorso ho cominciato scienze della comunicazione ed eravamo in 130... Siamo rimasti una trentina...
 
La fa il mio ex coinquilino, si diploma il prossimo anno e non sa cosa sia un libro... Diplomato ad un istituto tecnico privato con 68...
 
oh stefano!!! scuola privata!! eh grazie al ......!

se andavo a scuola privata mi davano 100 e lode eh!
 
Ultima modifica:
adriaho ha scritto:
No per carità non ne faccio mai questioni personali:)
Noooo!?
adriaho ha scritto:
stefano 91: ti dico una cosa personale... L'anno scorso ho cominciato scienze della comunicazione ed eravamo in 130... Siamo rimasti una trentina...

Se prima eravate in 130 a ballare l'Hully gully, adesso siete in 30 a ballare l'Hully gully!
(canzone scritta da Edoardo Vianello per Rita Pavone ed arrangiata da Ennio Morricone) :D
Chiedo perdono per l'OT.
 
Ma è anche sbagliato parlare a percentuali, perché è sempre sbagliato generalizzare. Dire che sempre e comunque un liceo è meglio perché ti insegna ad imparare fa ridere. Io sto nella scuola da anni, posso dire che non è mai la scuola che fa lo studente. Io ho fatto la sperimentazione erica (per chi non sa, e sono molti, trattasi di sperimentazione linguistica in istituto tecnico commerciale), all'esame di italiano ho preso 30 (scritto e orale). Ho visto tanti piangere per un 18 diplomati al classico! Il fatto di avere la forma mentis è un preconcetto: si impara sempre allo stesso modo, se ci sono persone che ti motivano e naturalmente se hai predisposizione alla disciplica. Ma non è certamente il tipo di scuola. E di sicuro non è il caso di creare studenti di serie a e b in base alle scelte. Ci sono ottimi tecnici che si distinguono a livello nazionale per l'offerta formativa e pessimi licei.
 
Diplomato come geometra con 100/100, adesso sono al secondo anno della triennale di informatica (Trento)

Onestamente comunque, se posso dire la mia, non condivido in pieno le discussioni sugli istituti tecnici. E' vero che mediamente offrono una preparazione inferiore rispetto ai licei, ma generalizzare mi pare eccessivo, dato che nel proseguimento degli studi contano moltissimo anche le motivazioni personali.
 
Stefano91 ha scritto:
La fa il mio ex coinquilino, si diploma il prossimo anno e non sa cosa sia un libro... Diplomato ad un istituto tecnico privato con 68...
questo la dice lunga su quanto se ne sappia sull'argomento, altrimenti non si paragonerebbe il privato italiano al pubblico.
 
the_ggs ha scritto:
Diplomato come geometra con 100/100, adesso sono al secondo anno della triennale di informatica (Trento)

Onestamente comunque, se posso dire la mia, non condivido in pieno le discussioni sugli istituti tecnici. E' vero che mediamente offrono una preparazione inferiore rispetto ai licei, ma generalizzare mi pare eccessivo, dato che nel proseguimento degli studi contano moltissimo anche le motivazioni personali.
Ma cosa vuol dire inferiore? Semplicemente offrono percorsi diversi! Ma non scherziamo. Perché non si fa il latino? E al liceo non si da diritto ed economia se non in qualche sperimentazione, così come ai tecnici si studia letteratura e due lingue straniere (al liceo classico una se non sperimentale). Sono percorsi diversi, è il preconcetto (di origine del ventennio) che i tecnici siano b e i licei a che deve sparire! Se foste nella scuola capireste e ne avreste prova.
 
moky78 ha scritto:
Ma è anche sbagliato parlare a percentuali, perché è sempre sbagliato generalizzare. Dire che sempre e comunque un liceo è meglio perché ti insegna ad imparare fa ridere. Io sto nella scuola da anni, posso dire che non è mai la scuola che fa lo studente. Io ho fatto la sperimentazione erica (per chi non sa, e sono molti, trattasi di sperimentazione linguistica in istituto tecnico commerciale), all'esame di italiano ho preso 30 (scritto e orale). Ho visto tanti piangere per un 18 diplomati al classico! Il fatto di avere la forma mentis è un preconcetto: si impara sempre allo stesso modo, se ci sono persone che ti motivano e naturalmente se hai predisposizione alla disciplica. Ma non è certamente il tipo di scuola. E di sicuro non è il caso di creare studenti di serie a e b in base alle scelte. Ci sono ottimi tecnici che si distinguono a livello nazionale per l'offerta formativa e pessimi licei.

Con tutto il rispetto e la considerazione per ogni tipo di studio (e per te) io sono fortemente convinto del contrario: è proprio la scuola che fa lo studente, la serietà, la preparazione e la dedizione degli insegnanti, la disciplina e l'ampio ventaglio di conoscenze messe a disposizione. E cosa sennò. Questo non toglie che chi non vuol studiare esce asino da qualunque scuola.
Sei tu che tendi a generalizzare: il tuo percorso (ottimo) non è un riferimento universale. Casomai direi "la classica eccezione che conferma la regola".
;)
 
moky78 ha scritto:
Ma cosa vuol dire inferiore? Semplicemente offrono percorsi diversi! Ma non scherziamo. Perché non si fa il latino? E al liceo non si da diritto ed economia se non in qualche sperimentazione, così come ai tecnici si studia letteratura e due lingue straniere (al liceo classico una se non sperimentale). Sono percorsi diversi, è il preconcetto (di origine del ventennio) che i tecnici siano b e i licei a che deve sparire! Se foste nella scuola capireste e ne avreste prova.

Sono daccordo con te. Sono percorsi diversi. Non si tratta di superiore od inferiore.
Però, vedi moky, diritto ed economia li puoi studiare dopo. Il latino no.
L'errore (madornale) è considerare le materie come numeri. Là si fa' quello, invece qui si fa' questo.
Se, poi, mi dici che il latino non serve a niente.......non possiamo comunicare oltre. ;)
 
Ahahahaha il latino si può studiare come qualsiasi materia! O prima o dopo non fa differenza. Tanto che c'e il corso di latino base in qualunque. Facoltà di lettere seria. Ma per favore! Smettiamola! Ma venite nelle scuole che ci sono qui! Nei tecnici che ci sono qui che vanno sui giornali un anno si e l'altro pure prima di giudicare. E quando dico che non è la scuola che fa lo studente non parlo degli insegnanti, parlo proprio del tipo di scuola. Un liceo non fa di te uno studente migliore solo perché è un liceo! Sono tutte scuole valide e tutte scuole scarse ma non perché si chiamino licei o Iti o ITC ma per quello che ogni singolo istituto è in quanto tale, non perché si chiama liceo o no! E infatti l'Italia è l'unica che ha questa distinzione. Una mia collega bravissima è insegnante di disegno e storia dell'arte e ha fatto ragioneria. Secondo come la si pensa non poteva avere le qualità giuste per l'accademia perché non proveniva da un Liceo artistico, e invece non solo insegna, ma fa anche mostre. Smettiamola con questi classismi ridicoli e inutili.
 
@moky78

Ti posso dire, con cognizione di causa, che la distinzione alla quale ti riferisci, non esiste solo in Italia. Io ho studiato in un liceo in Francia. Pure la sono matti?
Si è vero, pure a nuotare si può imparare dopo. Però, nel frattempo, il mare lo puoi solo guardare.
Continui a considerare le materie come numeri da sommare di volta in volta alla bisogna. E parli "ex unum pluribus".
Cara moky, ti puoi sgolare quanto vuoi. Non c'è trippa per gatti. ;)
 
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