Naufragio all'isola del Giglio

Qualcuno non sarà d'accordo con me, ma io resto fermamente convinto che se si fosse trattato di "un'estemporanea manovra a rischio", piuttosto che di un'abitudine pericolosa (bravata) assurta a routine, non sarebbe accaduto nulla. Se la manovra fosse stata chiesta ed autorizzata, non avrebbe avuto senso che, per più di un'ora dall'impatto, dalla nave si rispondesse alla capitaneria cercando di nascondere la natura del problema e non si lanciasse il segnale di soccorso. http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2012/01/17/pop_dialoghi.shtml http://www.ilfattoquotidiano.it/201...ave-ingovernabile-stato-ammutinamento/184211/
L'indole umana può darmi una spiegazione del come sia potuto accadere l'incidente, non riesco invece a trovare (e scusare) nulla riguardo ai comportamenti tenuti dal momento dell'impatto a seguire da parte di chi ha il comando.
Il comando, non è solo un fatto "tecnico" ma un qualcosa che richiede caratteristiche psicoattitudinali. Puoi avere tutte la conoscenze specifiche di questo mondo ed anche tutto il carisma necessario a dirigere un gruppo di persone, ma se un dato livello di stress ti manda in "corto circuito", il comando non fa per te.




Se7en ha scritto:
mi attirerò le ire e i dissensi di tutti, però...
mi sembra assurdo che un comandante di una nave da molti anni, con atteggiamento irreprensibile, all'improvviso... cambia rotta per un motivo stupidissimo, mette a rischio una megastruttura da 4300 persone, non dà allarmi, non consente di mettere tutti in salvo, scappa via prima che tutti scendano dalle scialuppe, poi, arrivato a terra, tenti la fuga, dica un sacco di cavolate ai tg e tenti di occultare prove e insabbiare le cose...
cioè questo qui all'improvviso in 2 ore è completamente impazzito?
 
Ultima modifica:
3750... ha scritto:
Replo.ing, ci dai un tuo parere su questa ricostruzione? :icon_rolleyes:

Questa "ricostruzione", secondo me è esatta.
La nave ha "scarrocciato" (quello che nell'articolo è detto "scodando") in seguito al cambio repentino di direzione ed ha impattatto con lo scoglio nella sezione poppiera dell'opera viva.
E' un problema collegato al "trasferimento della quantità di moto" (meccanica razionale del 2° anno di Ingegneria).
In sostanza una nave (che galleggia su un supporto fluido - il mare) dotata di una certa velocità - si parla di 15 nodi - e con una massa enorme - 112.000 t - che dà "tutta la barra a dritta" vede puntare effettivamente la prora a dritta, ma "scarroccia" di poppa a sinistra. Ecco perchè lo scoglio è stato intercettato da circa metà nave e per diversi metri verso poppa.
E' un effetto simile (ma enormemente più potente e devastante) alla "derapata" automobilistica.
 
Tuner ha scritto:
L'indole umana può darmi una spiegazione del come sia potuto accadere l'incidente, non riesco invece a trovare (e scusare) nulla riguardo ai comportamenti tenuti dal momento dell'impatto a seguire da parte di chi ha il comando.
Il comando, non è solo un fatto "tecnico" ma un qualcosa che richiede caratteristiche psicoattitudinali. Puoi avere tutte la conoscenze specifiche di questo mondo ed anche tutto il carisma necessario a dirigere un gruppo di persone, ma se un dato livello di stress ti manda in "corto circuito", il comando non fa per te.
hai ragione al 100% su quello che hai detto, ma io la vedevo in maniera leggermente diversa.
oltre al comportamento inqualificabile del comandante successivamente (cioè la sua "fuga"), su cui non ci si può esprimere, è il suo comportamento a bordo che mi lascia perplesso.
cioè... mi sembra assurdo che dopo un'ora, con la nave adagiata sullo scoglio, continua ad invocare il guasto tecnico... credo che il guasto tecnico c'era sul serio e non si è reso conto dell'entità del disastro... forse la strumentazione non era capace di dare più informazioni su stato dello scafo, sull'eventuale isolamento delle camere o sui sistemi di sicurezza in generale... forse anche il suo staff non era proprio all'altezza di aiutarlo: forse ha pensato che l'evacuazione, comunque necessaria, non era prioritaria in quel momento... avrà pensato che prima o poi sarebbe riuscito a raddrizzare la nave, o che la strumentazione avrebbe ripreso a funzionare...
poi forse... quando ha capito che non c'era più nulla da fare e la nave prendeva "una brutta piega" (scusate il doppio senso) ha fatto evacuare tutti, comportandosi in un modo che definire pessimo è un complimento.

come nota polemica aggiungo che comunque con tutti gli interessi in gioco in questa storia, forse è meglio che la colpa sia del "solo" comandante... non oso immaginare cosa succederebbe alla "costa crociere" se fosse realmente un errore tecnico la causa e le conseguenze del disastro... :icon_rolleyes:
 
Tuner ha scritto:
Il comando, non è solo un fatto "tecnico" ma un qualcosa che richiede caratteristiche psicoattitudinali. Puoi avere tutte la conoscenze specifiche di questo mondo ed anche tutto il carisma necessario a dirigere un gruppo di persone, ma se un dato livello di stress ti manda in "corto circuito", il comando non fa per te.


Questa te la quoto, anche se a ben vedere contiene una contraddizione in termini: il carisma di un Comandante proviene anche e soprattutto dalla sua enorme resistenza allo stress.
Gli Ufficiali si portano appresso per tutta la vita un "numerino" (che praticamente non muta mai) è il valore trascritto in cifre della sua "attitudine al comando".
 
E' una contraddizione in termini se il carisma è verificato, ma un conto è apparire ed un altro essere. Ne conosco di persone... che appaiono carismatiche a chiacchiere, salvo poi dimostrarsi codarde nelle situazioni più impegnative.
;)
 
In linea di massima, comunque, non è la prima volta che ci si avvicina troppo alla costa per salutare queste isole e stavolta si è andato ben oltre non rispettando ciò che è palesamente indicato da sempre anche nelle carte nautiche anche la presenza di questo grosso scoglio, quindi in parole semplici questa tragedia, poteva essere benissimo evitata, comunque non è escluso che presto vengano indacati anche altri responsabili così mi è sembrato di sentire ieri al Tg, e non ci si fermi solo al comandante della nave, presto i riscontri dalla scatola nera daranno i suoi effetti e mi auguro in punizioni severissime, perchè non si può mettere a rischio di vita i passeggeri per queste cose così elementari, il comportamento del capitano ma anche di altri a mio avviso è stato troppo inconsciente ed è giusto che paghino le loro gravi colpe e responsabilità. :mad:
 
E' esattamente quello che era circolato nei giorni scorsi. Però non immaginavo un tono così duro dell'ufficiale della Guardia Costiera da Livorno.
Da rimanere di ghiaccio...
 
Da quanto ascoltato ieri sera sembra che le scialuppe funzionino (si sgancino) solo se la nave è bella dritta, ma se è inclinata servono a poco anzi qualcuna sembra sia caduta in testa alle persone. Magari in futuro si potrà ripensare il posizionamento delle scialuppe in modo che non si trasformino in proiettili vaganti.
Dicevano che tutti gli annunci non provenissero dal comandante ma da suoi delegati. Anche questo è strano. E trovo strano anche che quelli che non sono pratici di marina debbano saper interpretare il significato dei vari fischi e magari contare fino a 7 per capire di abbandonare la nave :icon_rolleyes: perché suppongo che 6 fischi alludano ad altro e 5 ad altro ancora...
 
scusate, fra le tante domandine fantasiose...e se avesse voluto di proposito compiere una strage? questa mi è venuta in mente ora, dopo aver guardato negli occhi il tipo...scusate ancora l'arditezza della domanda.
 
alex86 ha scritto:
E' esattamente quello che era circolato nei giorni scorsi. Però non immaginavo un tono così duro dell'ufficiale della Guardia Costiera da Livorno.
Da rimanere di ghiaccio...

Come pensavi che si dovesse comportare un Ufficiale di Marina in simili circostanze?
Nota la capacità di sintesi del Comandante Di Falco già a poche decine di minuti dall'accaduto. Nota come i comandi impartiti a Schettino siano stati chiari, precisi, univoci.
Questo è un esempio lampante di carisma (vero) acquisito attraverso l'esercizio del comando di unità sempre più complesse.
 
Ho sentito ora la telefonata postata qui sopra: Schettino non è normale! gli hanno fatto le analisi per accertare la presenza di qualche sostanza stupefacente?
 
relop.ing ha scritto:
Come pensavi che si dovesse comportare un Ufficiale di Marina in simili circostanze?
Nota la capacità di sintesi del Comandante Di Falco già a poche decine di minuti dall'accaduto. Nota come i comandi impartiti a Schettino siano stati chiari, precisi, univoci.
Questo è un esempio lampante di carisma (vero) acquisito attraverso l'esercizio del comando di unità sempre più complesse.
Da rimanere di ghiaccio non era rivolto al comandante Di Falco, ma alla situazione in generale.

Però, perdonami, se la biscaggina la stavano usando per far scendere i passeggeri in fila indiana, come faceva Schettino a risalire da lì? Ormai la frittata Schettino l'aveva fatta...
 
@sopron
secondo me è semplicemente sotto shock, come forse lo è tuttora.
 
Credete che una persona normale, senza allenamento, sia in grado di scendere da una biscaggina? con l'augurio che essa fosse proprio aderente alla parete della nave altrimenti devi essere un circense :icon_rolleyes:

mahh dalla telefonata più che percepirlo sotto shock mi sembrava intento a minimizzare...forse ha subito "rimosso" perché alla madre disse Ok tutto a posto, tutto si è risolto.
Io mi concentrerei anche su quelli che lo hanno abilitato al comando...sono altrettanto pericolosi...
 
I comandi si impartiscono richamando completamente l'attenzione, quindi, indicando in sequenza ed in modo elementare tutte le operazioni che devono essere compiute.
Oserei dire, inappuntabile.

alex86 ha scritto:
Però non immaginavo un tono così duro dell'ufficiale della Guardia Costiera da Livorno.
Da rimanere di ghiaccio...
 
Tuner ha scritto:
E' una contraddizione in termini se il carisma è verificato, ma un conto è apparire ed un altro essere. Ne conosco di persone... che appaiono carismatiche a chiacchiere, salvo poi dimostrarsi codarde nelle situazioni più impegnative.
;)

Leggo soltanto adesso, a causa del cambio pagina.

Non ne farei una questione di Accademia (della Crusca). Tuttavia credo che tu stia scambiando la "fama" (che potrebbe essere anche immeritata) col carisma che è ben altro.
 
Mi sembra che quelli che sono scesi con la biscaggina ce l'abbiano fatta tutti o quasi tutti. Per forza doveva essere bella aderente, essendo la nave inclinata ad 80°
La Capitaneria di porto, i carabineri, etc. hanno fatto un ottimo lavoro a prenderli con le motovedette da quel lato e portarli al porto.
 
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