Naufragio all'isola del Giglio

alessandro21 ha scritto:
Ma è una cosa generica, nel senso che non saliresti su nessuna nave?

Comunque, l'incidente è provocato dall'uomo, non ha origini naturali, e non è causato dalla scarsa tecnologia..
al momento forse no, sulla nave in generale però :)
 
Un'altra chicca da rai2 che riportava la documentazione dei colloqui radio della capitaneria con la Concordia: Schettino chiese di far trainare la nave da una motovedetta!!
(Vabbe..sempre meglio che da un gommone...:icon_rolleyes: :icon_rolleyes: ).

Dato che si parla di semantica permettetemi di esprimere una mia opinione.
Orami è troppo tardi per modificare il vocabolario, ma ritengo sbagliata e fuorviante l'accezione in cui finora la Marina aveva inteso il termine inchino.
Inchino allude ad un gesto di deferenza e lo collego ad un atteggiamento di umiltà, mentre in pratica è (speriamo "era") affettazione e tronfio esibizionismo. Siete d'accordo?
 
permettetemi una piccola battuta, dovuta al "gossip" alquanto ridicolo che viene pubblicato sul corriere...

"Ricostruendo la serata di Schettino emerge quindi che almeno fino alle 21,05 il comandante sarebbe rimasto nell’esclusivo ristorante in compagnia della giovane moldava e del maitre, mangiando cibi prelibati e bevendo pregiato vino rosso. «Almeno un intero decanter», racconta il passeggero Fabbri. «Ridevano, c’era confidenza tra loro, grande allegria. Il vino? Non c’è dubbio che abbiamo bevuto, almeno tutto il decanter, le ultime gocce sono state versate nel bicchiere del comandante»"

link qui

se il maître è un maître serio, non ha vuotato una bottiglia di vino intera nel decanter, ma 1/3 della bottiglia al massimo... ;)
chiedo scusa ancora per la battuta, ma è il solito caso di notizia nella quale "tutto fa brodo"... :doubt:
 
sopron ha scritto:
Un'altra chicca da rai2 che riportava la documentazione dei colloqui radio della capitaneria con la Concordia: Schettino chiese di far trainare la nave da una motovedetta!!
(Vabbe..sempre meglio che da un gommone...:icon_rolleyes: :icon_rolleyes: ).

Dato che si parla di semantica permettetemi di esprimere una mia opinione.
Orami è troppo tardi per modificare il vocabolario, ma ritengo sbagliata e fuorviante l'accezione in cui finora la Marina aveva inteso il termine inchino.
Inchino allude ad un gesto di deferenza e lo collego ad un atteggiamento di umiltà, mentre in pratica è (speriamo "era") affettazione e tronfio esibizionismo. Siete d'accordo?
Se scrivi "Marina" ed intendi automaticamente quella Militare, ti tevo contraddire: da noi non si usa (non ci sarebbe alcun motivo). Si usa invece un "saluto alla voce" in occasione di una breve "accostata" quando due o più unità si "incontrano" in mare aperto o quando si rientra in porto da una missione.
Fare sfilare una nave “in parata” davanti ad un litorale non è di per sé un atto pericoloso.
Sono le modalità e le circostanze adoperate dal signor Schettino che ci gettano nello sconforto e ci fanno respingere “tout court” l’idea che si possa desiderare di passare non lontano dalla costa, per motivi commerciali o di promozione del marchio o per render lieta una dama.
Tuttavia io sono totalmente contrario all’uso e soprattutto all’abuso di quella che, a quanto pare, è diventata un’abitudine soprattutto se questa abitudine la si va ad esercitare nel Parco Marino più grande d’Europa.

In condizioni normali di “parata” il Comandante della nave deve controllare:
  • che la velocità della nave sia paragonabile a quella adoperata per le evoluzioni compiute dentro ed immediatamente fuori dai porti: 5-6 nodi (circa 11 km/h);
  • che il pescaggio o battente d’acqua sotto l’opera viva (chiglia) sia pari ad almeno tre volte il pescaggio (parte sommersa) della nave;
  • che non ci sia presenza di scogli e di piccole imbarcazioni (da diporto e/o da pesca) lungo la rotta e sottocosta, difficilmente rilevabili dal radar di navigazione, proprio perchè la "restituzione" dell'eco del radar è disturbata dalla presenza della vicina costa.

Tutte e tre quelle condizioni sono state disattese e sovvertite:
  1. la velocità della nave (per ammissione dello stesso signor Schettino) era pari a 15 nodi (circa 28 km/h);
  2. il pescaggio, che per navi di quelle dimensioni è normalmente pari a circa 5 metri, nella motonave Concordia (per di più con baricentro molto alto e sopra la linea di galleggiamento che implica un difficile trasferimento della quantità di moto) è pari a circa 8 metri; quindi il signor Schettino ha volutamente “sfidato la sorte” più di una volta (anche qui per sua stessa ammissione) poiché sapeva già (sia dalle carte che dall’ecoscandaglio) che così vicini alla costa 24 metri di “fondo” non esistono da nessuna parte.
Inoltre, la rotta normale è quella che passa a W del Giglio fra l’Arcipelago Toscano ed il Canale di Corsica.
La motonave Concordia, invece, è stata fatta passare ad E del Giglio in un “corridoio” stretto e pericoloso (il canale del Giglio) fra Giannutri, Giglio ed il promontorio dell’Argentario, generalmente con fondale basso e con presenza di scogli sommersi ed affioranti (segnalati sulle mappe).
 
relop.ing ha scritto:
.
...Inoltre, la rotta normale è quella che passa a W del Giglio fra l’Arcipelago Toscano ed il Canale di Corsica.
La motonave Concordia, invece, è stata fatta passare ad E del Giglio in un “corridoio” stretto e pericoloso (il canale del Giglio) fra Giannutri, Giglio ed il promontorio dell’Argentario, generalmente con fondale basso e con presenza di scogli sommersi ed affioranti (segnalati sulle mappe).

...Apprezzo moltissimo la disamina quotata; mi soffermo esclusivamente sulla circostanza che, se è vero che la Costa Concordia ha effettuato 52 passaggi di fronte all'Isola del Giglio (una volta nell'estate del 2009, in vacanza sull'isola, ho "ammirato" anche io un passaggio di una nave da crociera, non posso affermare che fosse stata la Concordia, nel braccio di mare tra l'Argentario ed il Giglio), ciò sta a significare credo che la rotta ad ovest, non è che sia poi così tanto utilizzata o no?
 
Normalmente le rotte utilizzate sono anche le più brevi (è una questione economica: costo della navigazione/tempi di consegna).
Nel caso di una nave da crociera quest'aspetto potrebbe essere posto in secondo ordine (agli ospiti a bordo si dovrebbe pur concedere il tempo di "assaporare" dei divertimenti presenti sulla nave).
Ma "Costa Crociere", a parer mio, ha varcato abbondantemente il limite della decenza.
In queste ore si stanno studiando delle limitazioni adeguate da imporre a questo tipo di navigazione sotto costa, tenendo conto di tantissime esigenze sia riguardo alla sicurezza, sia riguardo al rispetto della natura e dell'ambiente.
In Italia, unico paese al mondo, esiste anche un problema di competenze nei riguardi delle acque litoranee (le cosiddette brown water): a parer mio (e non solo) ci sono troppi controllori, ciascuno con la sua bella flottiglia di motovedette e con una incredibile dispersione di risorse sia umane che economiche:
  • Guardia Costiera (Corpo della Marina Militare);
  • Guardia di Finanza;
  • Carabinieri;
  • Polizia di Stato.
Ne consegue che ci sono tratti di costa "supersorvegliati" ed altri molto meno.
Inoltre il Codice Internazionale di Navigazione prescrive che l'alt od il cambio rotta ad una nave (di qualunque nazionalità) possa essere imposto soltanto da una nave militare comandata da un Ufficiale della Marina da Guerra (che in Italia si chiama Marina Militare).
Le motovedette della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia di Stato non sono comandate da un ufficiale della marina da guerra.
 
Ultima modifica:
Ringrazio relop per la spiegazione.

Questa accezione del termine inchino l'ho appresa solo in seguito all'incidente. Non mi riferivo ai militari, sono sicuro che non fanno queste "bravate" ;)
Per quanto riguarda la Marina (ed anche i Vigili del fuoco e la Polizia municipale) sono sempre confuso perché essi sono "parzialmente" civili ma allo stesso tempo "parzialmente" militari.. ;) ad es. Schettino, pur non appartenendo alla MM, dovette (o avrebbe dovuto) sottostare agli ordini impartiti dai militari. Non mi è mai chiaro fino a qual punto una persona appartenente alle categorie professionali sopra citate sia "militarizzata".
Penso che questa vicenda decreterà la fine di questa usanza...con buona pace dei turisti che desiderano svegliarsi la mattina e vedere San Marco fuori dall'oblò, ad un palmo dal naso ;)
Vedi com'è la vita? i non addetti ai lavori (io), per ammirare De Falco hanno avuto bisogno di Schettino.
Grazie per i tuoi interventi che mi hanno fatto scoprire ed apprezzare un mondo a me sconosciuto (pur vivendo a pochi metri dal mare!!).
Restano le riflessioni sul perché si debba sempre aspettare il compiersi di una tragedia per poter appena incominciare a pensare di modificare certi comportamenti convalidati dalla tradizione, nonché le riflessioni sulla natura umana e il desiderio di superare i propri limiti:
"Molte sono le cose deinà, ma non esiste nulla che sia più deinòn dell'uomo" (Sofocle)


[Segnalo un video trasmesso da Rai1 in cui una signora del personale, sempre "in nomine Schettini", imponeva ai passeggeri, già dotati di salvagente, di rinchiudersi nei loro alloggi...ignari che così facendo avrebbero raggiunto la loro tomba].

[La nave sta scendendo di 1cm ogni mezz'ora].
 
sopron ha scritto:
Per quanto riguarda la Marina (ed anche i Vigili del fuoco e la Polizia municipale) sono sempre confuso perché essi sono "parzialmente" civili ma allo stesso tempo "parzialmente" militari.. ;) ad es. Schettino, pur non appartenendo alla MM, dovette (o avrebbe dovuto) sottostare agli ordini impartiti dai militari. Non mi è mai chiaro fino a qual punto una persona appartenente alle categorie professionali sopra citate sia "militarizzata".
Tutte le "polizie" (ad eccezione dei Carabinieri che sono anche "Polizia Militare", i quali una volta "appartenevano" all'Esercito ed adesso sono una Forza Armata autonoma, al pari delle altre tre) fanno parte delle Forze dell'Ordine. Le puoi distinguere perchè, oltre allo stemma del Corpo ed ai gradi, non portano MAI le stellette.

La Marina Militare, l'Esercito, l'Aeronautica Militare ed i Carabinieri invece fanno parte delle Forze Armate (portano le stellette).

Il Comandante di una nave passeggeri o da carico è contemporaneamente chi comanda sulla nave, il suo sindaco (puo' anche celebrar matrimoni) e l'Autorità più elevata ed indiscussa sulla nave stessa. Puo' anche decidere di mettere "ai ferri" un insubordinato od un malfattore in attesa del primo sbarco per affidarlo alla locale polizia.
La nave gode anche di "extraterritorialità" per cui il suolo della motonave Concordia (per esempio) è suolo italiano in qualunque parte del Mondo la nave si possa trovare.
Dal momento in cui il Comandante "abbandona" la nave (a prescindere dal motivo dell'abbandono) perde di colpo tutte le sue prerogative di comando e di controllo sul mezzo e sull'equipaggio (ecco perchè il C.te De Falco ha ricordato: adesso comando io).
Cosa ancor più grave (per la compagnia di navigazione): il relitto abbandonato diventa "res nullius". Chiunque possa esserne in grado, potrebbe appropriarsi sia del relitto che del contenuto ivi custodito.
 
sta diventando un reality

forse ha ragione mentana che ieri ha chiarito che non aprira' piu' con questa storia, ma si limitera' nel corso del giornale a dare le notizie importanti...non certo con chi era, se aveva un amante, se aveva bevuto ecc ecc evitiamo il gossipp e aspettiamo il processo...e poi dai questi giornali che ti vuoi aspettare se mandano in onda il filmato di una reception nel momento dell'impatto della nave spacciandolo x quello della concordia...beh diciamo alcuni giornali..non tutti....
 
Ancora grazie a relop per la sua lucida spiegazione e per il tempo che mi ha dedicato.

Il relitto è già stato ufficialmente dichiarato abbandonato?
 
@Sopron

No. Il relitto non è stato dichiarato "abbandonato".
Da non confondere con le operazioni che in atto si stanno compiendo per il recupero dei dispersi e dei deceduti (a carico della comunità) e con le operazioni di svuotamento (a carico della Compagnia di Navigazione) che si andranno a compiere sui serbatoi di carburante, a salvaguardia dell'ambiente.

Per il relitto leggi qui alle voci "Perdita, recupero o demolizione" e "Diritto italiano". Sono estremamentre sintetiche, ma esatte.
 
solo dopo aver svuotato il carburante e se, così facendo, la nave non si sbilanciasse al punto da inabissarsi, solo a quel punto la società proprietaria potrà decidere se recuperare qualcosa o demolire.
sempre che l'unica sostanza inquinante in una nave del genere sia il carburante soltanto...
vediamo come procede lo svuotamento del carburante, questo significa che le ricerche dei superstiti o vittime si sono già concluse.

certo che mi fa impressione vedere il filmatino con la signora che invitava i passeggeri (già provvisti di salvagente!!!!) a raggiungere le proprie cabine ed immaginare che dopo poco tempo -forse soltanto per un automatismo in caso di blackout- i ponti sarebbero stati sprangati :crybaby2:
 
E' una bruttissima storia, caro amico.

In Sicilia si dice (traduco) "il pesce incomincia a puzzare dalla testa".
Quando manca il "comando", il "rispetto delle regole" ed il "coordinamento" in una nave (come in tutte le altre comunità) è il caos!

Cherchez la femme? (dicono)
Il a bu? (dicono)
Certamente Bacco e Venere possono ridurre l'uomo in cenere!
 
micra ha scritto:
forse ha ragione mentana che ieri ha chiarito che non aprira' piu' con questa storia, ma si limitera' nel corso del giornale a dare le notizie importanti...non certo con chi era, se aveva un amante, se aveva bevuto ecc ecc evitiamo il gossipp e aspettiamo il processo...e poi dai questi giornali che ti vuoi aspettare se mandano in onda il filmato di una reception nel momento dell'impatto della nave spacciandolo x quello della concordia...beh diciamo alcuni giornali..non tutti....
Per quanto mi riguarda, tolgo il forse, non mi piacciono i processi in tv, ma soprattutto la spettacolarizzazione degli eventi tragici in tv, ho seguito pochissimo il caso Avetrana, e seguo pochissimo questo della nave.
Chissà quanti gossip, plastici, o registrazioni audio ci propineranno nei prossimi giorni, tutta roba che non mi interessa, per me paghi chi ha sbagliato e basta.
Non mi piace lo sfruttamento da parte dei mezzi televisivi, ma nemmeno la morbosità della gente (di quella gente che sgomita, o si sporge dai finestrini per guardare le vittime di un incidente, o quegli idioti che andavano in gita ad Avetrana)
 
eh sì... riducono l'uomo in cenere ma rischiano di abbrustolire anche innocenti :(

quando si scopre il calderone le sorprese non finiscono mai, nel senso che ci sono ancora troppi interrogativi e zone d'ombra...
al di là del fuori rotta in riferimento al quale il responsabile è noto, bisognerà valutare il comportamento dei singoli ufficiali, se hanno impartito direttive efficaci o fuorvianti mentre il capo era sotto shock e solo formalmente al comando.
e come già ebbi occasione di dire, questa volta bisogna dare spiegazioni convincenti perché sono coinvolti altri Paesi.

Ma se Schettino, abbandonando la nave, perse automaticamente il comando, non sarebbe stato meglio far salire sulla nave un altro comandante, piuttosto che tentare di convincerlo telefonicamente (ormai era fuso, non so se potrà essere punito per gli atteggiamenti avuti DOPO l'impatto, forse lo considereranno incapace di intendere e volere). Nella mia fantasia (non posso permettermi altro) mi sarei immaginato un comandante bello fresco, scelto in base alla vicinanza al luogo dell'incidente (non ci sarebbe stato il tempo per selezioni in base al curriculum), il quale salisse sulla nave con nervi saldi...senza "perdere tempo" nel tentare di far recuperare il senno a Schettino, ormai ridotto a bambino che si nasconde nell'angolino a piangere per la malefatta. Forse si è commesso un errore nel continuare a volersi rapportare con Schettino, anziché rimpiazzarlo all'istante. E' solo un'idea eh ;)

Comunque un passo alla volta: ora l'essenziale è asportare il carburante il prima possibile, mi sembra avessero già iniziato ma subito sospeso.
 
Il pattugliatore d’altura della Marina Militare Orione è partito il 18 mattina dalla base di Augusta, in Sicilia, alla volta dell’Isola del Giglio.
L’unità della M.M., con capacità antinquinamento, è stata inviata nell’area marina del Parco Naturale dell’Arcipelago Toscano, per svolgere attività di sorveglianza e prevenzione dell’inquinamento delle acque marine da idrocarburi.
L’Orione, in caso di necessità e qualora disposto dalle Autorità competenti, potrà subito intervenire a supporto delle operazioni per la prevenzione del rischio di inquinamento delle acque marine relativamente al sinistro marittimo della Nave da Crociera Costa Concordia.

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relop.ing ha scritto:
Il pattugliatore d’altura della Marina Militare Orione è partito il 18 mattina dalla base di Augusta, in Sicilia, alla volta dell’Isola del Giglio.
L’unità della M.M., con capacità antinquinamento, è stata inviata nell’area marina del Parco Naturale dell’Arcipelago Toscano, per svolgere attività di sorveglianza e prevenzione dell’inquinamento delle acque marine da idrocarburi.
L’Orione, in caso di necessità e qualora disposto dalle Autorità competenti, potrà subito intervenire a supporto delle operazioni per la prevenzione del rischio di inquinamento delle acque marine relativamente al sinistro marittimo della Nave da Crociera Costa Concordia
A che servono quei getti laterali? :eusa_think:
 
Salve. Mi risulta che stamattina sia partita un'unità oceanografica da Trieste per andare a "misurare" i microspostamenti della nave e prevederne il comportamento. Confermi amico relop? ascolterò il TgR delle 19.30 per verificare se ho capito bene ;)

Grazie per le foto! spruzzi d'acqua... non credo per arginare liquido inquinante...sarebbe efficace?
 
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