aristocle ha scritto:
MdK2007 ha scritto:
Le reti SFN si possono fare benissimo per coprire tutto il territorio italiano, e questo anche in banda III, però quest'ultima deve essere strutturata in maniera diversa dall'attuale analogica. Pertanto la RAI, essendo la maggior utilizzatrice di banda III, non ce la fa a modificare i mega impianti entro la scadenza, per cui inizialmente opererà in quel modo.
Diversamente Europa 7 non ha niente, e quindi può tranquillamente pianificare e partire. Il problema è che forse vuole solo i soldi e di fare televisione non gli interessa niente, tanto le strutture che ha le utilizza abbondantemente per RAI e Mediaset e guadagna già parecchio.
Non dirlo a Liehberr, ti dirà che hai torto
Comunque concordo con Tuner sulla differenza tra teoria e pratica, ma qui si spendono fior di quattrini per consulenze radioelettriche di ingegneri e professori universitari, possibile che nel 2009 con software specifici e computer non si è in grado di fare un lavoro certosino?
Il problema non è che
non si possa tecnicamente fare una SFN nazionale in UHF o VHF, ma il problema è che quello che
stanno facendo è il solito pastrocchio all'italiana.. Non si può semplicemente decidere a livello ministeriale di trasformare la rete analogica (che vi ricordo risale agli anni '50 nel caso della Rai) in una moderna rete digitale in SFN lasciando tutta la responsabilità della realizzazione nelle mani dei tecnici, perchè tanto sono preparati e risolveranno i problemi...
Come dicevo prima nel 1999 la questione era stata affrontata seriamente.. era stato definito un piano a lungo termine, nel quale si rimodernava la rete di ripetitori, eliminandone quasi la metà nel caso della rai, e spostandone parecchi, soprattutto le postazioni "storiche" ad alta quota. Ogni postazione doveva trasmettere tutti i canali disponibili, eliminando la necessità di ricevere il segnale da più postazioni, ( tipicamente la rai da una postazione, mediaset e il resto da un altra). Ovviamente si creavano delle zone in cui il segnale non veniva ricevuto, che dovevano essere coperte con dei gap filler, piccoloe postazioni di bassa potenza che coprono zone limitate.
Il piano avrebbe richiesto un lungo tempo di realizzazione, almeno 6-8 anni, ma partendo nel 2000, avremmo avuto ai giorni nostri la migliore rete televisiva europea.
Poi.... cambiò il governo. Al nuovo ministro non interessavano i piani a lunga scadenza, ma la priorità fu di trasmettere subito in digitale, mantenendo in vita l'arcaica rete trasmittente italiana, totalmente inadatta nel 2009 a essere convertita in SFN.
Riguardo a Europa 7... beh, anch'io sono convinto che a Di Stefano importi poco trasmettere, ma ciò non cambia i fatti: ha una concessione per la trasmissione
analogica a copertura nazionale. A parte il fatto che a swith off avvenuto in VHF trasmettererà solo la rai, e quindi non ha senso investire ora in infrastrutture in VHF ed essere costretto poi a cambiarle fra qualche anno e poi se vuole avere un minimo di visibilità deve trasmettere dalle stesse postazioni rai, da quelle cioè in cui sono puntate attualmente le antenne VHF. DA considerare poi la VHF ha una banda di 7 mhz, contro gli 8 dell'UHF e soprattutto soffre di grossi disturbi a causa della propagazione, quindi anche se tecnicamente possibile è improponibile realizzare una rete VHF in SFN
MdK2007 ha scritto:
Per quanto riguarda il fattore fondamentale, è il rapporto minimo che due segnali in MFN devono avere per una visione non interferita. Tale valore può scendere fino a 10 dB, ossia basta che la differenza tra 2 segnali sia di 10 dB, che il prevalente si vede tranquillamente. In SFN due sincronizzati possono essere uguali...
No, non è esattamente così... il segnale interferente ti induce un grosso C/N nel segnale diretto; se quest'ultimo è debole, un abbassamento del C/N ti pregiudica la visione. Anche in SFN un segnale che arrivi sfasato a causa della notevole distanza fra le due postazioni viene visto come un segnale interferente..