Mi pare che stiamo dicendo in fondo la stessa cosa.
La tecnologia fa parte della F1 e non possiamo certamente toglierle quell'aspetto verticistico e mitizzante che è il principale richiamo per il grande pubblico. Al di la del fatto che la gente capisca o meno di cosa sta parlando, sono i dati tecnici "super" e le prestazioni "mozzafiato" che fanno da richiamo e non si può certo pensare che la gente resterebbe affascinata da F1 con a bordo meno tecnologia di quanta ce n'è su un auto di serie.
Peraltro, in una corsa di Kart c'è agonismo da vendere e pure abilità di guida, ma si tratta di corse che non costitiscono un richiamo per il grande pubblico, nemeno in TV.
D'altra parte non possiamo pretendere che la gente segua i GP di F1 facendo salire gli share se non succede mai nulla di interessante nelle corse, o che non capisce quel che succede per colpa di troppe regole e tattiche.
Bisogna accettare l'idea che negli sport motoristici il mezzo vincente sarà sempre prevalente sull'abilità di guida, sempre più determinate man mano che il mezzo diventa prestazionale ed estremo, come del resto è sempre stato sin dalle origini delle corse automobilistiche. Pensare di ridimensionare le F1 fino a che prevalgano le doti di pilotaggio non ha senso, anche perchè dovremmo allora livellare tutte le monoposto alle stesse prestazioni, con la conseguenza che i costruttori (e molti sponsors) se ne andrebbero ed avremmo allora semplici scuderie, come avviene nelle serie minori.
Il punto è che la tecnologia in F1 deve essere libera, anzi vanno posti paletti che siano utili a svilupparla e non a standardizzare le cose. Come ho già scritto, se devo avere una F1 più ecologica posso imporre una drastica riduzione dei consumi, poi si vedrà chi è stato più bravo a risolvere il problema. Dovendo ridurre i consumi del 30% automaticamente si andrà più piano.
Piuttosto che un'ala mobile o gomme che si degradano, imponiamo un'aerodinamica che non rovini i flussi a chi segue ed aumentiamo la trazione autorizzando gomme più larghe, in modo che le traiettorie possano essere più di una. Anzichè complicare le regole e variarle ogni "due per tre" al punto da renderle difficili perfino agli addetti, semplifichiamole, rendiamole stabili, così anche l'ultimo spettatore capirà cosa succede e si vincerà in pista per mezzo dell'auto e del pilota, piuttosto che hai box per opera degli "strateghi".

La tecnologia fa parte della F1 e non possiamo certamente toglierle quell'aspetto verticistico e mitizzante che è il principale richiamo per il grande pubblico. Al di la del fatto che la gente capisca o meno di cosa sta parlando, sono i dati tecnici "super" e le prestazioni "mozzafiato" che fanno da richiamo e non si può certo pensare che la gente resterebbe affascinata da F1 con a bordo meno tecnologia di quanta ce n'è su un auto di serie.
Peraltro, in una corsa di Kart c'è agonismo da vendere e pure abilità di guida, ma si tratta di corse che non costitiscono un richiamo per il grande pubblico, nemeno in TV.
D'altra parte non possiamo pretendere che la gente segua i GP di F1 facendo salire gli share se non succede mai nulla di interessante nelle corse, o che non capisce quel che succede per colpa di troppe regole e tattiche.
Bisogna accettare l'idea che negli sport motoristici il mezzo vincente sarà sempre prevalente sull'abilità di guida, sempre più determinate man mano che il mezzo diventa prestazionale ed estremo, come del resto è sempre stato sin dalle origini delle corse automobilistiche. Pensare di ridimensionare le F1 fino a che prevalgano le doti di pilotaggio non ha senso, anche perchè dovremmo allora livellare tutte le monoposto alle stesse prestazioni, con la conseguenza che i costruttori (e molti sponsors) se ne andrebbero ed avremmo allora semplici scuderie, come avviene nelle serie minori.
Il punto è che la tecnologia in F1 deve essere libera, anzi vanno posti paletti che siano utili a svilupparla e non a standardizzare le cose. Come ho già scritto, se devo avere una F1 più ecologica posso imporre una drastica riduzione dei consumi, poi si vedrà chi è stato più bravo a risolvere il problema. Dovendo ridurre i consumi del 30% automaticamente si andrà più piano.
Piuttosto che un'ala mobile o gomme che si degradano, imponiamo un'aerodinamica che non rovini i flussi a chi segue ed aumentiamo la trazione autorizzando gomme più larghe, in modo che le traiettorie possano essere più di una. Anzichè complicare le regole e variarle ogni "due per tre" al punto da renderle difficili perfino agli addetti, semplifichiamole, rendiamole stabili, così anche l'ultimo spettatore capirà cosa succede e si vincerà in pista per mezzo dell'auto e del pilota, piuttosto che hai box per opera degli "strateghi".
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