Il Presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport24.
Su Fernando Alonso.
Noi pensavamo ad Alonso già da circa due anni perché sapevamo che erano in scadenza i contratti dei nostri piloti alla fine dell’anno prossimo. Infatti il primo accordo con Alonso riguardava dal 2011 in poi, dal momento che alla fine di questa stagione che sta per iniziare entrambi i nostri avrebbero finito. Poi, devo dire che ci siamo resi conto nel corso di questa stagione, del 2009, di quanto era importante avere un pilota che fosse dentro la squadra, che dialogasse, che spingesse anche un po’, che non era Raikkonen. Raikkonen è un ragazzo che devo ringraziare per quello che ha fatto, perché ha vinto, ha vinto anche quest’anno, ma faceva difficoltà ad un lavoro di squadra, è un grande talento naturale ma non è un perfezionista. Poi abbiamo avuto il problema di Massa, quindi abbiamo dovuto aspettare, perché purtroppo eravamo molto molto preoccupati sul recupero di Massa, anzi in certi momenti addirittura qualcuno ci diceva che sarebbe stato impossibile. Credo che la decisione di Alonso sia una decisione presa per il pilota giusto, nel momento giusto, con uno che ha voglia di tornare a vincere anche lui. Noi per un anno non siamo stati competitivi, l’anno prossimo vogliamo esserlo con tutte le forze e credo che abbiamo una coppia veramente molto molto forte. Anche Felipe lo vedo completamente ripreso, voglioso. Sono molto fiducioso dei piloti.
L’insegna che c’è fuori, piazza Schumacher, resterà sempre o diventerà magari piazza Alonso?
Questa piazza è dedicata ad un campione che ha vinto come nessun altro con la Ferrari, grazie a una bellissima macchina, a una squadra competitiva e a delle sue straordinarie capacità. Ho sentito che c’è uno Schumacher che forse correrà con la Mercedes. Nella Ferrari succedono cose strane: nel 2008 abbiamo avuto per la seconda parte della stagione il gemello di Raikkonen che correva con il casco di Raikkonen, ma era il gemello. Adesso c’è il gemello di Schumacher. Quello vero, l’ha detto, l’ha ripetuto, aveva un contratto con noi, che lui sarebbe rimasto per tutta la sua vita con la Ferrari e quindi lui è una persona coerente. Al gemello, a 41 anni, gli è venuta una gran voglia di correre, gli auguro tutto il successo possibile, ma non gli potevamo offrire niente per farlo correre. Sono identici e credo che avrà come il gemello una gran voglia di vincere.
Tutti vedono questo ritorno come un bene per la Formula 1, per lei forse sarà diverso… Guarderà Schumacher con amore o con odio?
No, odio mai. Certamente vedere uno Schumacher, ripeto il gemello, con una tuta diversa dalla tuta rossa e non in una macchina rossa, credo che non solo a me, ma a tutti, farà un grande effetto. Detto questo la Ferrari rimane, la Ferrari va avanti, la Ferrari ha vinto nel 2007 uno straordinario campionato del mondo con Raikkonen senza Schumacher, stava per vincerlo, anzi Massa ha tagliato il traguardo campione del mondo nel 2008, abbiamo un pilota come Alonso che è stato campione del mondo nel 2005 e nel 2006, credo che tra veri campioni e potenziali campioni, abbiamo una squadra fortissima, giovane, dobbiamo guardare avanti, con tutto il rispetto per chi è stato e rimarrà una persona fondamentale nella storia sportiva della nostra azienda.
Con Schumacher vi siete visti per parlare?
No, mi ha telefonato e mi ha detto di questa sua grande voglia che gli è venuta dopo Abu Dhabi. Mi ha detto che non è ancora al 100% sicuro di farlo, ma il dottore gli ha detto che lo può fare, sta bene, lui sente una gran voglia dentro e quindi io rispetto il suo pensiero, anche perché non potrei offrirgli niente. Se lui decide di tornare a correre, è una sua decisione, lui corre e la Ferrari corre.
Valentino Rossi è mai stato vicino a correre davvero con la Ferrari?
No, assolutamente no, mai. Io ho una speranza e una convinzione per il futuro della F1, come spesso avveniva in passato, ad esempio quando abbiamo visto delle Ferrari gestite da una squadra americana, di poter avere una terza macchina in futuro, cosa che non è stata possibile quest’anno anche un po’ per la cocciutaggine di certe squadre. Questo permetterebbe, infatti, a molti giovani piloti che vogliono correre, di farlo, per il bene della F1. Non so quali siano le intenzioni di Rossi, non so nemmeno se noi nel 2011 saremo in condizione di offrirgli una macchina. Ne parleremo più avanti, quello che è certo è che Rossi è forte e gli auguro di vincere anche nel 2010 e poi vedremo cosa succederà.
Qual è il futuro dello sport in Italia, o c’è un’Italia futura?
Intanto faccio gli auguri a tutti, per una maggiore serenità, per un 2010, anche in termini di economia, di benessere generale, migliore, perché non dobbiamo dimenticarci che, purtroppo, molti hanno perso il lavoro e che c’è ancora una ripresa lenta. Spero, soprattutto, che ci sia un clima di dialogo, di rispetto, un linguaggio diverso, che il mondo della politica, che oggi è così distante dai problemi veri del paese, ci si avvicini, per il bene degli italiani. Per quanto riguarda lo sport, credo che, sia nel caso di calciopoli, che nel caso Formula 1, fortunatamente sono ere finite. Credo che quello che è avvenuto negli ultimi quasi due anni, in Formula 1, è stato molto brutto, è stato molto negativo, e sono felice che ci sia un’altra persona come Todt, che mi auspico affronti i problemi con serenità e spirito di squadra, ma che, soprattutto, riporti chiarezza nei regolamenti, chiarezza nella giustizia sportiva, stabilità di regolamenti, guardando al futuro, cercando un recupero, visto che, non a caso, molti grandi costruttori hanno lasciato, perché la Formula 1 non gli dava quella credibilità e quel ritorno di immagine che i forti investimenti richiedevano.