L_Rogue ha scritto:
Scusa, ma paragonare il titolo di un thread a uno spot professionale destinato a informare l'utenza...
Professionale forse è una parola grossa; il paragone non è peregrino se riferito ai limiti di "spazio" che in entrambi i casi obbligano a sintetizzare. Inoltre negli spot si tende a preferire la semplicità e l'immediatezza per cercare di far arrivare il messaggio al maggior numero di persone.
L_Rogue ha scritto:
Guarda che il problema di cui si discuteva negli ultimi giorni non dipendeva dall'impianto a regola d'arte degli utenti, ma dallo spegnimento del MUX A da Valcava, con relative zone d'ombra (vedi email di cmanson).
Cmanson parlava di alcuni condomini in un comune del lecchese (quale?) che, a quanto ho capito, non ricevono proprio i segnali della Rai neppure in analogico e che per ovviare al problema hanno sfruttato il segnale in arrivo da Valcava. C'è quindi un problema di copertura preesistente (per tutto il paese o solo per quei condomini?) in una zona in cui, se non sbaglio, il segnale analogico della Rai è garantito da una serie di piccoli ripetitori.
Come già detto (oltre che da me anche da Stefano G e dalla stessa risposta della Rai) il canale 64 da Valcava è stato attivato non per risolvere eventuali problemi di copertura ma in quanto la Rai era "obbligata" ad iniziare la sperimentazione delle trasmissioni in digitale in vista della futura conversione (altrimenti non sarebbe mai stato attivato nulla da Valcava).
L_Rogue ha scritto:
E' come se la Telecom chiudesse una centrale per aprirne un'altra più nuova e si lasciasse dietro una zona non più coperta senza dirlo (magari l'ha pure fatto).
No il paragone è corretto perché sia RaiWay che Telecom sono operatori di rete e si occupano solo di gestire la loro rete invece tu "pretendi" che RaiWay si debba occupare di verificare i singoli impianti di ricezione degli utenti quando questi non fanno parte della sua rete. RaiWay deve solo garantire la copertura, così come Telecom, ad esempio, si occupa dell'ampliamento delle zone raggiunte dall'adsl. La possibilità di ricevere il segnale in una zona coperta è compito dell'utente che deve avere un impianto adatto alla sua ricezione, nello stesso modo in cui per avere l'adsl oltre alla copertura (garantita dall'operatore di rete) l'utente deve dotarsi di un modem e di un impianto (ad esempio dotarsi di filtri, verificare la presenza di un centralino) con le specifiche adatte.
L_Rogue ha scritto:
Fino alla Sentenza della corte costituzionale 12/5/1988 n. 535 c'erano due interpretazioni ben distinte tra tassa di possesso e canone di servizio, non per niente si è dovuti arrivare fin lì.
Prendo per buono anche se dire che c'erano due interpretazioni non significa che una fosse prevalente rispetto all'altra. Il testo legislativo mi sembra che faccia riferimento, da sempre, al possesso di apparecchi (purtroppo) e che l'altra interpretazione nasca per giustificare il mancato pagamento del canone a fronte di un non utilizzo del servizio.
L_Rogue ha scritto:
Be', a dire la verità la RAI ha anche un contratto di servizio pubblico (scaduto e prorogato?) da rispettare, a differenza degli altri operatori.
Garantire la copertura non significa verificare, di casa in casa, che tutti i potenziali telespettatori vedano i canali Rai.
L_Rogue ha scritto:
Ho già scritto che anche se ci fossero delle motivazioni tecniche per non affiancare la trasmissione del MUX A da Valcava e dalle postazioni ex RaiDue, mancherebbe sempre l'informazione in merito al cambiamento.
Una volta chiarito che Valcava non serve a risolvere problemi di copertura ma solo a fornire un servizio aggiuntivo a quel punto la Rai lo utilizza come meglio crede e nello specifico ha deciso di ampliare l'offerta perché il servizio pubblico è garantito dagli altri canali in analogico/digitale.
L_Rogue ha scritto:
Non è che mediaset si sia comportata meglio per l'informazione, anche questo l'ho già scritto, ma almeno il ch. 39 è ancora su con lo stesso MUX e chi lo riceveva lo riceve ancora.
Mediaset in questa fase si può permettere di sprecare banda perché si è mossa prima nel garantirsi frequenze da utilizzare in vista della coesistenza dei due sistemi. La Rai si è mossa in ritardo e senza particolari incentivi e quindi ora ha meno risorse in eccesso disponibili.
L_Rogue ha scritto:
Se è così da Penice ci dovrebbe arrivare solo il "
provvisorio" MUX1 in UHF, perché da lì si trasmette in analogico VHF-I che sarà dismesso. Ci stiamo proprio girando in tondo su questa faccenda...
Scusa ma forse non ho inteso bene quello a cui facevi riferimento. Avevo letto "problemi di coordinamento" in riferimento alle reti SFN e non capivo che attinenza avesse col Mux1 che a regime, stando alle info attuali, dovrebbe essere implementato ovunque in MFN in banda VHF III, utilizzando 3/4 frequenze diverse (con l'aggiunta in alcune zone del ch UHF per garantire temporaneamente chi era sprovvisto di antenne in banda III).
L_Rogue ha scritto:
Se accendono in VHF-III anche da lì, che diamine l'abbiamo fatto a fare lo switch over con l'accensione del canale in UHF? Tanto valeva partire direttamente in VHF-III, all'incirca come ha fatto Mediaset passando dal ch. 45 al 49. Sì, lo so, si sarebbero dovute metter su antenne di III etc, etc, ma farlo adesso o tra un anno, che cambia?
Per te magari non cambia niente ma per altri si. Non è probabilmente il caso di Milano e zone limitrofe ma come diceva Stefano G ci sono anche ampie zone, nell'area interessata dal prossimo switch off, sprovviste di banda III.
Il doppione provvisorio del Mux 1 in banda UHF serve a evitare, a breve, ulteriori disagi per queste persone ma l'obiettivo finale è che tutti si debbano dotare anche di un'antenna in banda III perché questa dovrebbe essere la configurazione finale (salvo le solite considerazione sul concetto di temporaneo

)
Naturalmente se uno deve comunque chiamare l'antennista allora potrebbe valutare fin da subito l'installazione di un'antenna in banda III nel caso ne sia sprovvisto ovvero dovrebbe essere l'antennista a suggerirlo all'utente spiegando a cosa rischia di andare in contro se non la monta. Certo che se la situazione è incerta fino all'ultimo giorno (salvo modifiche, infatti, si sa che si dovrà avere anche un'antenna in banda III ma non si sa ancora di preciso da dove verranno irradiati i segnali in tale banda) è difficile muoversi in anticipo.
L_Rogue ha scritto:
Altra domanda da profano: come limiti le propagazioni del segnale in pianura per evitare le sovrapposizioni "involontarie" delle aree?
Risposta da profano: i segnali elettromagnetici non si propagano allo stesso livello all'infinito ma si attenuano con l'aumentare della distanza quindi, a spanne, se si riduce la potenza di emissione si riduce anche l'area coperta. Questo non significa che si riesca ad eliminare completamente i segnali in una certa zona ma almeno si può fare in modo che arrivino talmente deboli da non creare particolari problemi di interferenza.
Saluti