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hal06969 ha scritto:
No! Col digitale è diverso: se interferiscono.. scompare tutto!!!
--bé si parla in questo caso di interferenza distruttiva ma sempre una porcheria rimane! come ho gia detto in altre nazioni per chi si comporta cosi sporcando un bene pubblico come l'etere c'é la galera!
 
eragon ha scritto:
Se non si innesca un meccanismo tipo domino in cascata, chi puo' andare avanti da solo senza incontrare blocchi da parte di terzi, sicuramente andra' avanti...

Ma...
immagina che la TV X non lasci la sua ex frequenza a seguito del ricorso, la TV Y che doveva prenderla, a questo punto restera' anch'essa sulla sua vecchia frequenza, la TV Z pure... e cosi' via, come in una reazione a catena che alla fine potrebbe sconvolgere quasi tutte le assegnazioni e lo switch-off dell'area tecnica...;)
Anche qui mi sembra uno scenario un po irrealistico, dopo lo switch off cadono le concessioni e chi vuole accendere in digitale deve farlo sulla frequenza assegnatagli, non può farlo sulla vecchia frequenza ;)
 
gherardo ha scritto:
--bé si parla in questo caso di interferenza distruttiva ma sempre una porcheria rimane! come ho gia detto in altre nazioni per chi si comporta cosi sporcando un bene pubblico come l'etere c'é la galera!

Ecco! Appunto!!
Sarà più facile colpire e perseguire i comportamenti illeciti di chi deturba il pubblico "etere"!!!
 
sailorman ha scritto:
Anche qui mi sembra uno scenario un po irrealistico, dopo lo switch off cadono le concessioni e chi vuole accendere in digitale deve farlo sulla frequenza assegnatagli, non può farlo sulla vecchia frequenza ;)

Quoto in pieno!!

E la legge è legge (anche se siamo in Italia!!!!)
 
eragon ha scritto:
Se non si innesca un meccanismo tipo domino in cascata, chi puo' andare avanti da solo senza incontrare blocchi da parte di terzi, sicuramente andra' avanti...

Ma...
immagina che la TV X non lasci la sua ex frequenza a seguito del ricorso, la TV Y che doveva prenderla, a questo punto restera' anch'essa sulla sua vecchia frequenza, la TV Z pure... e cosi' via, come in una reazione a catena che alla fine potrebbe sconvolgere quasi tutte le assegnazioni e lo switch-off dell'area tecnica...;)

Le concessioni altrui regolarmente assegnate in base al nuovo PNAF saranno valide finché il PNAF o la concessione (più facile il primo) non verrà sospeso o annullato.

Se non si ottiene una delle due cose, sarà il nuovo assegnatario in digitale della frequenza X a poter ricorrere in via cautelare e a poter far eseguire la sentenza in via coattiva (se i carabinieri hanno altro da fare, va bene anche la polizia giudiziaria. :D

Non ci si può far giustizia da sé.

O si avrà in mano un provvedimento direttamente e immediatamente efficace che ti permette di resistere o si dovrà per forza spegnere la propria TV analogica.

Edit: qualche correzione sparsa. La questione di fondo è che lo stato di diritto prevede alcuni passaggi e se da una parte fan quel che vogliono, noi non possiamo fare altrettanto danneggiando dei terzi che non c'entrano.
 
Ultima modifica:
paolo-steel ha scritto:
Per quanto riguarda la discordanza tra le date secondo me è un errore sulla G.U. ma non correggono tanto sanno già che non sarà quella ..ne l'altra...:D :D :D

Eh no!

Le date della GU sono legge dello stato!

Non ci sono storie che tengano: o rifanno la legge o dal 15 ottobre al 27 novembre si digitalizza!

Chiaro il concetto???

PS: frega nulla se le operazioni tecniche inizieranno il 25 ottobre!!! la legge dice che dal 15 ottobre si inizia e si finisce il 27!
 
L_Rogue ha scritto:
Le concessioni altrui saranno valide finché il PNAF non verrà sospeso o annullato.

Se non si ottiene una delle due cose, sarà il nuovo assegnatario in digitale della frequenza X a poter ricorrere in via cautelare e a poter far eseguire la sentenza in via coattiva (se i carabinieri hanno altro da fare, va bene anche la polizia giudiziaria. :D

Non ci si può far giustizia da sé.

O si avrà in mano un provvedimento direttamente e immediatamente efficace che ti permette di resistere o si dovrà per forza spegnere la propria TV analogica.

Giustappunto!!!

Bravo L-Rogue!
 
hal06969 ha scritto:
Se vogliono fermare l'off devono fare un'altra legge!!! (lo abbiamo visto, non è impossibile, ma.. mica così semplice!)

Uhm... no. ;)

Gli basta un provvedimento sospensivo del procedimento amministrativo di assegnazione frequenze e spegnimento emanato da un giudice amministrativo.

Così fermi tutto in attesa della decisione finale, qualunque essa sia.

Però, per ottenerlo, ci devono essere evidenti possibilità di fondatezza del proprio ricorso e che nel caso si prosegua con le procedure si subiscano danni.

In pratica il giudice deve valutare se il tempo che passa tra la richiesta del provedimento cautelare e la sentenza definitiva (che si pensa sarà a tuo favore) non finisca per frustrare l'esercizio del tuo diritto.

In definitiva, se aspettare la sentenza finale ti costa più che non fare affatto causa, anche se hai ragione.

Prima sottolineavo il fatto che non è poi così pacifico e chiaro che le TV locali abbiano ragione sulla violazione del 33% delle frequenze a loro riservate e nemmeno sui danni che le frequenze "qualitativamente" peggiori potrebbero creare loro.
 
Ultima modifica:
L_Rogue ha scritto:
Uhm... no. ;)

Gli basta un provvedimento sospensivo del procedimento amministrativo di assegnazione frequenze e spegnimento emanato da un giudice amministrativo.

Così fermi tutto in attesa della decisione finale, qualunque essa sia.

Però, per ottenerlo, ci devono essere evidenti possibilità di fondatezza del proprio ricorso e che nel caso si prosegua con le procedure si subiscano danni.

In pratica il giudice deve valutare se il tempo che passa tra la richiesta del provedimento cautelare e la sentenza definitiva (che si pensa sarà a tuo favore) non finisca per frustrare l'esercizio del tuo diritto.

In pratica, se aspettare la sentenza finale ti costa più che non farla affatto, anche se hai ragione.

Prima sottolineavo il fatto che non è poi così pacifico e chiaro che le TV locali abbiano ragione sulla violazione del 33% delle frequenze a loro riservate e nemmeno sui danni che le frequenze "qualitativamente" peggiori potrebbero creare loro.

Non lo so, sai?

E se loro non emettono il PNAF e fanno come nel Lazio?
In fondo il piano frequenza non è indispensabile per l'off.

Di certo c'è che le date dello switch-off sono fissate per legge!

Le frequenze proposte non vanno bene? Intanto si parte e poi carabinieri e polizia giudiziaria metteranno i sigilli ai ripetitori che interferiscono..

Secondo te chi ci rimette? Le locali o le grandi?

Certo. .è probabile che i nostri politici, tra elezioni e non voler scontentare nessuno, facciano un'altra legge e si rinvii tutto (in fondo cosa ci vuole a fare una legge? 2 righe in GU!)
 
hal06969 ha scritto:
E se loro non emettono il PNAF e fanno come nel Lazio?

Il PNAF già c'è. E' qui.

Sono le singole concessioni per area a non essere state ancora rilasciate.

Secondo te chi ci rimette? Le locali o le grandi?

I cittadini.

Ogni spesa ulteriore per rinvii, contributi, mancate aste, ecc, ecc, chi credi che la pagherà alla fine?

sailorman ha scritto:
Scusa la domanda: ma cosa significa frequenze qualitativamente peggiori? A cosa si riferisce?

Si intendono tutte le frequenze non coordinate internazionalmente e eventualmente soggette a interferenze dalle tv estere, come se adesso ci curassimo dei nostri vicini... :eusa_wall:
 
L_Rogue ha scritto:
Il PNAF già c'è. E' qui.

Sono le singole concessioni per area a non essere state ancora rilasciate.
Mi correggo: non il PNAF, ma la concessione delle frequenze che derivano da esso.
Il tavolo tecnico credo servisse per trovare un accordo su quali potessero essere.
Non lo hanno trovato?
Il documento Rai ben noto dimostra che le grandi hanno già le idee chiare su come hanno intenzione di digitalizzare.
Io penso che loro lo faranno a meno che non intervenga una nuova lege a rinviare tutto!

Che ci rimettano i cittadini?
Beh.. abbastanza normale.
Che i costi li paghino i cittadini? In Italia è scontato!!!:crybaby2:
 
L_Rogue ha scritto:
Si intendono tutte le frequenze non coordinate internazionalmente e eventualmente soggette a interferenze dalle tv estere, come se adesso ci curassimo dei nostri vicini... :eusa_wall:
Oltre a quella che conosco io (il 39 da Valcava) quali altre frequenze sono in quella condizione? (a me sembra solo quella, non ho sentito parlarne di altre)

PS. : Attenzione ! parlo solo per l'area tecnica 3, visto che il problema è nato per le locali di quest'area ;)
 
sailorman ha scritto:
Oltre a quella che conosco io (il 39 da Valcava) quali altre frequenze sono in quella condizione? (a me sembra solo quella, non ho sentito parlarne di altre)

PS. : Attenzione ! parlo solo per l'area tecnica 3, visto che il problema è nato per le locali di quest'area ;)

Il problema viene sempre sbandierato dalle associazioni di categoria come se fosse un problema nazionale, fatto che non è.

Sai quanto frega alle TV locali dell'Umbria del coordinamento internazionale o a quelle della Sicilia del 39 della TSI?

Ho sempre considerato questa opposizione altamente pretestuosa.

I problemi di fondo sono sempre stati gli stessi per la nostra area:

1) mantenere la quota pubblicitaria analogica delle TV locali più grandi (cosa impossibile con l'aumentata offerta nazionale digitale);

2) farci stare tutte le TV locali con concessione regionale o pluriregionale sull'area padana + quelle piccole, stante la corrispondenza 1 frequenza analogica = 1 MUX digitale.

Dato che nell'area le TV regionali vanno in SFN si avrebbe una situazione di questo tipo quando arrivi alle TV più piccole, provinciali o pluriprovinciali:

Numero totale frequenze
[meno]
Numero freq. nazionale in SFN
[meno]
Numero freq. regionali in SFN
[meno]
freq. assegnate al dividendo, alla banda larga, a questa e a quella sperimentazione tecnica
[uguale]
frequenze disponibili per le altre locali

Se quest'ultimo numero è inferiore al numero delle locali più piccole, nascono i problemi.

Perciò si era prospettato di creare dei consorzi multi-TV e dare loro una sola frequenza su cui mettere un canale.

Il problema, si sa, è la corrispondenza 1 frequenza analogica = 1 mux, ma pare che le locali non ci abbiano fatto molto caso all'inizio degli switch off e anzi abbiano pensato di poterci guadagnare.

Si chiama miopia imprenditoriale.

Adesso, come se ne esce non lo so, senza riazzerare tutto e ripartire con un sistema di assegnazioni differente.

Se non lo fanno, si finirà come prima con l'avere un sistema di base integrato da sentenze giudiziarie e da una o due leggine ad hoc emanate per sistemare le situazioni più spinose.

Classica soluzione all'italiana. :evil5:
 
sailorman ha scritto:
Oltre a quella che conosco io (il 39 da Valcava) quali altre frequenze sono in quella condizione? (a me sembra solo quella, non ho sentito parlarne di altre)

PS. : Attenzione ! parlo solo per l'area tecnica 3, visto che il problema è nato per le locali di quest'area ;)
Tutte quelle frequenze provenienti dall' Italia (Da: Como, Varese, Penice, ecc) che sono ricevibili a Lugano, Locarno, ecc
A Lugano arrivan quasi solo segnali da Varese: http://www.otgtv.it/lista.php?code=SZ98&posto=Lugano
A Locarno prendon tutti i segnali di Verbania (Stresa, Cannobio, ecc): http://www.otgtv.it/lista.php?code=SZ99&posto=Locarno
 
L_Rogue ha scritto:
Il problema viene sempre sbandierato dalle associazioni di categoria come se fosse un problema nazionale, fatto che non è.

Sai quanto frega alle TV locali dell'Umbria del coordinamento internazionale o a quelle della Sicilia del 39 della TSI?

Ho sempre considerato questa opposizione altamente pretestuosa.

I problemi di fondo sono sempre stati gli stessi per la nostra area:

1) mantenere la quota pubblicitaria analogica delle TV locali più grandi (cosa impossibile con l'aumentata offerta nazionale digitale);

2) farci stare tutte le TV locali con concessione regionale o pluriregionale sull'area padana + quelle piccole, stante la corrispondenza 1 frequenza analogica = 1 MUX digitale.

Dato che nell'area le TV regionali vanno in SFN si avrebbe una situazione di questo tipo quando arrivi alle TV più piccole, provinciali o pluriprovinciali:

Numero totale frequenze
[meno]
Numero freq. nazionale in SFN
[meno]
Numero freq. regionali in SFN
[meno]
freq. assegnate al dividendo, alla banda larga, a questa e a quella sperimentazione tecnica
[uguale]
frequenze disponibili per le altre locali

Se quest'ultimo numero è inferiore al numero delle locali più piccole, nascono i problemi.

Perciò si era prospettato di creare dei consorzi multi-TV e dare loro una sola frequenza su cui mettere un canale.

Il problema, si sa, è la corrispondenza 1 frequenza analogica = 1 mux, ma pare che le locali non ci abbiano fatto molto caso all'inizio degli switch off e anzi abbiano pensato di poterci guadagnare.

Si chiama miopia imprenditoriale.

Adesso, come se ne esce non lo so, senza riazzerare tutto e ripartire con un sistema di assegnazioni differente.

Se non lo fanno, si finirà come prima con l'avere un sistema di base integrato da sentenze giudiziarie e da una o due leggine ad hoc emanate per sistemare le situazioni più spinose.

Classica soluzione all'italiana. :evil5:

E se invece al Ministero e all'AGCOM si impuntassero finalmente e non concedessero nulla ai piccoli?
 
hal06969 ha scritto:
E se invece al Ministero e all'AGCOM si impuntassero finalmente e non concedessero nulla ai piccoli?

Le assegnazioni verranno fatte.

Poi aspetteranno i ricorsi e gli assestamenti conseguenti.

E' così che si otterrà il sistema ibrido di cui parlavo.

E non dipende nemmeno dal governo in carica, perché questa confusione ce l'abbiamo da almeno vent'anni e non c'è traccia di provvedimenti pianificatori seri da nessuna parte.
 
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