Sono davvero dispiaciuto per quello che vi accade. Cerco di dare un contributo, vedendo le cose dall'esterno.
La premessa doverosa è che, come Techno sa, sono il primo a rimanere stupito del sistema informatico di MP. Lo considero davvero un implicito invito per malinenzionati, perché oltretutto dà al cliente onesto un senso di malriposta sicurezza.
Detto questo, purtroppo non si può dare a MP alcuna reale responsabilità in merito alla truffa avvenuta: mettere le mele fuori dal negozio non significa che il fruttivendolo è corresponsabile col ladro che le prende. Nemmeno nei confronti di terzi, ahimè.
Purtroppo ancora, temo che "disattivazione" e "blocco totale" siano, per gli effetti prodotti, esattamente la stessa cosa. Quando MP parla di disattivazione, a questo si riferisce, e la carta dei servizi le dà ragione, lo dico con un certo malessere. Inoltre, la scelta della figura giuridica del comodato vi rende responsabili, nel momento in cui avete fornito il numero di tessera a terzi, di non aver ben viglilato sul bene a voi affidato. Sia chiaro, non potevate assolutamente saperlo, chi immaginava? Però, a posteriori, temo che così sia.
Sul credito, ci sono 3 situazioni diverse:
- il credito precaricato all'acquisto, se presente: si configura come "bonus" elargito da MP, ed è quindi inesigibile;
- il credito "truffaldinamente" caricato: non è mai esistito, e non potete esigerlo da MP. Potete chiedere un risarcimento al truffatore, che io accompagnerei con annesso esposto-denuncia;
- in casi misti, resta una parte di credito che VOI avevate caricato. Questo, a mio parere, lo potete esigere. Non c'è ragione infatti che, laddove il comportamento di terzi abbia portato a disattivazione della tessera, a voi non debba essere restituito quanto "imprigionato" dalla (legittima, ahinoi) reazione di MP. Né vale la mancata cautela da comodatari: le obbligazioni nate non hanno nulla a che vedere col contratto di comodato sottostante, che riguarda un BENE, e non i servizi acquistati. A mio parere, quindi, è vostro diritto richiedere a MP la restituzione, anche sotto forma di credito SU ALTRA SCHEDA, di quanto pagato e reso "inerte" da comportamenti illeciti di altri.
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