Milazzo e Croazia e Slovenia che hanno detto?
Tralasciando qualche parte:
L’Italia ha comunicato al gruppo il 1° dicembre che tutti i trasmettitori televisivi interferenti sono stati dismessi, tranne nelle Marche, dove lo spegnimento è stato completato tra il 9 e il 16 Gennaio. Le frequenze disattivate: 21, 23, 28, 29, 31, 33, 34, 39, 41, 45, 53, 59.
Le rilevazioni della Slovenia hanno confermato il livello di interferenza più basso e che lo switch-off è efficace.
La Croazia, a seguito delle misurazioni effettuate,
ha rilevato bassi livelli di interferenze nelle regioni D5 (relativa a Friuli Venezia Giulia e Veneto) e D9 (relativa alla Puglia).
Tuttavia non ha potuto confermare i risultati degli spegnimenti per Emilia-Romagna, Abruzzo e Molise a causa dell’influenza dei trasmettitori televisivi nelle Marche che non erano ancora disattivati.
La Croazia ritiene che, a causa delle condizioni atmosferiche difficili per le misure del territorio e sfavorevoli alla propagazione del mare, i risultati siano preliminari e non decisivi ed effettuerà misure supplementari per confermare lo spegnimento e monitorare lo sviluppo della situazione delle interferenze TV.
L'Italia dovrebbe fornire l'elenco dei trasmettitori che sono stati dismessi nelle regioni con i dati aggiuntivi: Nome/ Posizione (coordinate GPS) / Numero del canale / Rete Id / Id del programma / Numero della frequenza spenta o cambiata, dal momento che queste informazioni possono aiutare a determinare disturbi corrispondenti risolti e rilevare i segnali provenienti dall’Italia.
Inoltre é stato sottolineato che il disturbo sulla frequenza 57 (da parte di Retecapri in Istria) é rimasto invariato
È stato ricordato che, come dichiarato nella relazione del RSPG,
lo switch-off dei canali usati da Slovenia e Croazia copriva solo la protezione di frequenze coordinate a livello internazionale in realtà gestite dalle amministrazioni vicine.
L'uso da parte dell’Italia di altri canali per i quali i paesi limitrofi hanno diritti in conformità con gli accordi bilaterali e internazionali, anche se questi non sono attualmente in funzione, è aumentato.
In particolare, la Croazia ha sottolineato che ci sono alcuni nuovi casi di disturbo sui canali coordinati croati previsti per il rilascio dei 700 MHz (ad esempio Ch 23, 43, 46 in D5,. 29, 43 a D9, etc.)
È chiaro che in futuro in Adriatico, praticamente al 100%, ci sarà un secondo "piano di compensazione", in Friuli Venezia-Giulia, Veneto e Puglia
In Croazia si sono fatti furbi

Sono stati piuttosto precisi, anche nel questionario per la banda dei 700 Mhz; in breve hanno affermato che il tempo per la transizione dei loro mux dipenderà molto dalla lentezza italiana
Nei prossimi mesi
con l'aumentare della propagazione dei segnali, oltre alla Croazia, bisognerà verificare con la
Slovenia, come già sostenuto giustamente più volte e
Malta, in quanto secondo me si rifarannno vivi i disturbi sporadici del 38 dalla Sardegna e del 45 siciliano