Il problema della RAI purtroppo è il "carrozzone" che è troppo "alberato". Quando fanno una diretta, il segnale deve arrivare a Torino, da lì deve arrivare a Roma, dove supervisori verificano e registrano per l'archivio, autority ed altro, poi ritorna a Torino per l'emissione, e tutto questo perchè ci deve essere la possibilità che, per un qualsiasi motivo, il segnale vanga "bloccato" a Roma con l'interruzzione del collegamento sotto la responsabilità di qualche "alto in grado".
In tutti questi passaggi obbligatori, basta che il "mangiapane" di turno si dimentichi a Roma di qualche adattamento sulla modalità di trasmissione, ed ecco che il segnale ritorna a Torino chissà in quale modo.
Nella concorrenza invece arriva in sede e parte.
Per non parlare poi dei tanti canali acquisiti dalle emittenti private per il DTT, che continuano a trasmettere l'emittente originaria (a pagamento) per l'impossibilità di portarli nelle loro postazioni. Inoltre, sempre per il "carrozzone", non è possibile alimentarli con le loro trasmissioni perchè gli standard qualitativi e di sicurezza del ripetitore privato non permettono al personale RAI di accedervi e di riporre le loro apparecchiature.
Le nazionali private invece se ne fregano. Arrivano nel ripetitore privato acquisito, installano una ricezione satellitare dal canale di servizio, ed alimentano il ripetitore servendo l'utenza. Nel contempo vedono come fare per portarlo nei loro ripetitori, ma intanto funzionano e vanno avanti.
La RAI invece no ! E tutto questo perchè ??? Perchè non hanno tecnici che si "arrotolano le maniche" e lavorano sul campo, ma sono tanti professori che devono solo "guardare" qualcuno a cui hanno dato l'appalto.
Purtroppo, sembra strano ma è la realtà.
