Abu Dhabi, Preview: Passerella per Button. Sfida Vettel-Barrichello, Ferrari e McLaren in lotta per il 3° posto
Ad Abu Dhabi, città ubicata nel Golfo Persico che conta poco meno di un milione e mezzo di abitanti, tutto è pronto per accogliere festosamente i bolidi della F.1 in occasione dell’ultimo appuntamento del Mondiale 2009.
Contrariamente ai desideri del gran capo della FOM Bernie Ecclestone, negli Emirati Arabi Uniti non ci sarà alcun titolo da assegnare, visto che Jenson Button e il team Brawn Grand Prix hanno la matematica dalla loro parte avendo formalizzato quanto si poteva facilmente prevedere nel Gran Premio del Brasile andato in scena lo scorso 18 ottobre a Interlagos.
Al di là della comprensibile determinazione del neocampione, sicuramente intenzionato a chiudere una stagione indimenticabile con una performance all’altezza delle aspettative proprie e della squadra nel ricco emirato alla prima presa di contatto col Circus, a tenere banco toccherà soprattutto alla sfida tra Sebastian Vettel e Rubens Barrichello, in lizza per la piazza d’onore nella classifica piloti, e naturalmente al duello McLaren-Ferrari nell’accesa rincorsa al terzo posto costruttori.
L’alfiere della Red Bull è riuscito a sopravanzare il rivale della Brawn grazie al piazzamento a ridosso del podio conquistato all’autodromo José Carlos Pace, potendo quindi candidarsi al ruolo di vice iridato 2009. Non devono tuttavia ingannare le affermazioni di Vettel, secondo cui un secondo o un terzo posto in graduatoria non costituiscono gran differenza, anche perché il fenomeno di Heppenheim sa bene che una vittoria ad Abu Dhabi garantirebbe alla compagine diretta da Dieter Mateschitz ulteriore clamore in vista di un 2010 potenzialmente in grado di riportare la Red Bull ai vertici della F.1. Barrichello ha perso nel suo Brasile ogni residua speranza di inseguire il sogno di laurearsi campione del mondo, ciononostante tenterà in ogni modo di rendere ancora più importanti le celebrazioni in casa Brawn terminando in seconda posizione nella ‘generale’ alle spalle del compagno di colori Button.
Nell’estenuante lotta per la supremazia tra le squadre, la scuderia di Woking ha concretizzato a Interlagos il sorpasso ai danni del Cavallino costringendo i ferraristi ad inseguire con un solo punto di distacco. Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen, gli ‘attori’ più credibili nel finale di stagione per quanto concerne il confronto tra McLaren e Ferrari, si vedranno costretti a caricarsi sulle spalle il peso dei rispettivi teams con l’obiettivo di assicurarsi un posto al sole dietro Brawn e Red Bull. Improbabile a questo punto una rimonta della Toyota, che dovrebbe ottenere una sonante doppietta ad Abu Dhabi con il duo Trulli-Kobayashi per poter agguantare il gradino basso del podio costruttori in caso di disfatta di McLaren e Ferrari. La compagine nippo-tedesca si troverà piuttosto a guardarsi dagli assalti di Williams, Bmw e Renault, pronte a concentrare gli ultimi sforzi sulla tappa mediorientale allo scopo di ritagliarsi scampoli di gloria al termine di una stagione nel complesso avara di soddisfazioni.
Indipendentemente dai ragionamenti suggeriti dalla classifica, in Ferrari non mancherà la voglia di ben figurare considerando le tante attività messe in piedi dalla scuderia di Maranello vicino al circuito permanente progettato dall’architetto tedesco Hermann Tilke sull’isola artificiale di Yas Marina: il ‘main sponsor’ dell’evento è infatti la compagnia aerea di bandiera Etihad, guarda caso partner commerciale del Cavallino, mentre proprio nei dintorni dell’impianto sorge un parco tematico in grado di accompagnare l’appassionato visitatore all’interno di un viaggio nella storia della celebre Casa automobilistica emiliana. In vista della prima edizione del Gran Premio di Abu Dhabi, meritano inoltre la dovuta attenzione i cosiddetti ‘outsiders’, segnatamente Fernando Alonso e Nico Rosberg piuttosto che Mark Webber e Jarno Trulli, chiamati ad una prova d’appello capace di conferire ulteriore significato alla stagione di ognuno.
La F.1 lavora ormai da tempo in ottica 2010, eppure nell’esclusivo emirato sarà possibile vedere in azione per l’ultima volta (almeno fino a nuovo ordine) il sistema di recupero dell’energia cinetica, la Bmw impegnata nella massima serie per monoposto e il duo Raikkonen-Fisichella in tuta rossa prima dell’atteso passaggio di consegne con l’inedita coppia Massa-Alonso, da attuarsi entro pochi mesi.
Il disegno del circuito di Yas Marina non sembra al momento aver risvegliato gli entusiasmi dei piloti, soprattutto se paragonato a templi della velocità del calibro di Spa, Monza, Suzuka e Interlagos, ma i gestori dell’impianto sono ben consci degli interessi commerciali ravvisati dal ‘carrozzone’ F.1 alla vigilia del battesimo nell’ex protettorato britannico che ricevette la piena sovranità nel lontano 1971.